Claus Larsen – Grand Tour

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA ATLANTICA
Via Piave 35, Altavilla Vicentina, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

Da giovedì a sabato h. 16- 19 e su appuntamento

Vernissage
01/03/2013

ore 18

Contatti
Email: info@atlanticagalleria.it
Biglietti

ingresso libero

Patrocini

dall’Ambasciata di Danimarca

Artisti
Claus Larsen
Curatori
Ivan Quaroni
Generi
arte contemporanea, personale

Per l’occasione, l’artista presenta una ventina di nuove opere, tra oli su tela e su tavola, tempere all’uovo su carta, con l’aggiunta di due litografie con interventi serigrafici in tiratura limitata.

Comunicato stampa

La galleria Atlantica Arte Contemporanea presenta Grand Tour, mostra personale dell’artista danese Claus Larsen patrocinata dall’Ambasciata di Danimarca.
Per l’occasione, l’artista presenta una ventina di nuove opere, tra oli su tela e su tavola, tempere all’uovo su carta, con l’aggiunta di due litografie con interventi serigrafici in tiratura limitata.

Il Grand Tour, viaggio compiuto dai giovani dell’aristocrazia europea continentale a partire dal XVII secolo, compare, come termine, per la prima volta sulla guida The Voyage of Italy di Richard Lassels, edita nel 1670. Claus Larsen immagina un nuovo tipo di Grand Tour, una sorta d’immaginario itinerario metalinguistico che attraversa la Storia e la Geografia. Un viaggio a volo d’uccello, verrebbe da dire, nel senso che le più varie specie aviarie sono le dirette protagoniste delle sue opere, stilisticamente sospese tra Surrealismo e pittura di genere, tra citazionismo colto e levità pop.

Laureato in Medicina e chirurgia, con un curriculum d’illustratore scientifico (è autore e illustratore dell’Anatomia Artistica pubblicata da Zanichelli nel 2007) e una conclamata passione per la pittura rinascimentale, Claus nn è uno di quegli artisti capaci di ripercorrere la storia dell’arte a ritroso, interpretandone le tappe con uno sguardo nuovo e sognante, che traduce le suggestioni del passato in una grammatica fantastica di stringente attualità.
Come altri pittori del nostro tempo - da John Currin a Neo Rauch, Glenn Brown a Mark Ryden - Claus Larsen dimostra di aver profondamente compreso la lezione dei maestri. Non solo. Con la meticolosa acribia di un alchimista, ha imparato a preparare i colori alla maniera degli antichi, usando pigmenti naturali con i quali fabbrica tempere all’uovo e olii artigianali. Il suo non è un semplice espediente tecnico e nemmeno il capriccio di un pittore erudito. I colori vividi e brillanti dei suoi dipinti ottenuti proprio grazie a quelle tecniche, contribuiscono a creare una pittura ad altissima definizione, fatta di giochi ottici e trappole per lo sguardo. Non è un caso, infatti, che Claus Larsen sia anche un esperto di grafica tridimensionale, un tecnico digitale, stregato dalla più antica delle pratiche manuali. Distorsioni visive ed effetti paradossali degni di Escher sono, infatti, il fulcro intorno al quale l’artista declina molte delle sue immaginifiche visioni, sovente ambientate in un rigoglioso teatro naturale.

L’approccio di Larsen alla pittura è quello tipico dell’umanista, con competenze scientifiche che spaziano dalla chimica all’ottica, ma che integrano anche la conoscenza della storia dell’arte con un interesse, tutto contemporaneo, verso l’affabulazione e la fantasmagoria. Larsen è, infatti, un surrealista dei nostri tempi, un enigmista dell’immagine con una particolare predisposizione per l’allusione e la metafora, ma anche per l’affabulazione e la sovversione dei significati. Le sue opere suggeriscono sempre livelli multipli d’interpretazione.

Le opere di Grand Tour, popolate di pinguini, anatre, oche, pappagalli e germani reali che percorrono il globo lungo traiettorie imperscrutabili, compongono, in definitiva, l’affascinante racconto di un pellegrinaggio simbolico. Il volo degli uccelli diventa, allora, metafora di un nomadismo interiore che ci conduce, attraverso il groviglio delle metamorfosi estetiche e la fitta trama d’illusioni ottiche, verso le remote sorgenti dell’ineffabile e dell’indicibile. Quel luogo di segrete epifanie e turgide apparizioni che, a causa di un vocabolario limitato, ci ostiniamo a chiamare fantasia.

BIOGRAFIA

Claus Larsen nasce a Copenaghen nel 1954, giovanissimo si avvicina al mondo dell’arte e allo studio della pittura e già dal 1976 inizia la sua collaborazione con alcune gallerie della sua città. Contemporaneo è l’interesse per lo studio della medicina e nel 1987 completa i suoi studi e consegue la Laurea in Medicina e Chirurgia all’Università di Copenaghen. Si trasferisce in Italia a Milano per lavorare come illustratore medico/scientifico, sintetizzando in perfetta sintonia gli elementi acquisiti nel corso del suo percorso formativo. Dagli anni ‘90 in poi numerose e importanti sono le docenze a livello universitario nelle sedi di Milano, Bologna, Lucerna e Zurigo. Nel 2007 la pubblicazione con la casa editrice Zanichelli del testo “Anatomia artistica”, un volume che sfrutta la tecnologia digitale, ovvero la grafica tridimensionale. Il libro, con i suoi modelli virtuali volumetrici ed estremamente realistici, permette di ispezionare facilmente l’anatomia del corpo da vari punti vista. Dal 2007 al 2013 è presidente dell’AEIMS, l’Associazione Europea degli illustratori medici e scientifici e dal 2009 inizia la sua attività espositiva in Italia e all’estero con realtà affermate nel sistema dell’arte.