Flavio Favetti – Une éducation sentimentale
Si tratta di una serie di installazioni ispirate dall’omonimo romanzo di Gustave Flaubert, filo rosso per rappresentare le molteplici dimensioni dell’esperienza amorosa, filtrate dal proprio vissuto.
Comunicato stampa
Sabato 2 marzo 2013, alle ore 18.00 a Palazzo Malipiero di Venezia (fermata San Samuele, Calle Malipiero) viene inaugurata la mostra di Flavio Favetti Une éducation sentimentale, realizzata in collaborazione con A plus A - Centro espositivo sloveno e l’associazione Ottava traversa.
Si tratta di una serie di installazioni ispirate dall’omonimo romanzo di Gustave Flaubert, filo rosso per rappresentare le molteplici dimensioni dell’esperienza amorosa, filtrate dal proprio vissuto.
Per far questo, Flavio Favetti utilizza materiali semplici, poveri, spesso di riuso o di scarto. Legno, ferro, carta, vecchie fotografie, oggetti che si credevano perduti, altri trovati casualmente o cercati con frenesia tra i bauli dell’infanzia, ripescati tra mille cose, fatti dialogare seguendo nuove piste e vecchi pensieri, orme e sensazioni.
Favetti mette in scena le diverse sfaccettature del linguaggio amoroso, avvalendosi di una vasta gamma espressiva, compresi gli accenti più mediocri e volgari. E’ pertanto l’ironia che rende tutto più leggero e poetico, diventando una chiave per comprendere ed accettare i fenomeni del mondo. Un’ironia che si palesa nelle dichiarazioni, nei testi che contengono l’artificio letterario, portavoce di nascoste verità che di volta in volta si rivelano attraverso l’arte.
Flavio Favetti, di origine lombarda, vive nel borgo medievale di Canale di Tenno, in Trentino, da quando ha lasciato la sua professione di comunicazione d’impresa. La vocazione artistica gli ha permesso di trovare altri ritmi e la voglia di utilizzare i linguaggi artistici come modo di stare al mondo.
La mostra resterà aperta fino al 10 marzo. Durante l’inaugurazione le due Dj della crew Electronic Girls, B.E.A. e JeCri, realizzeranno un soundtrack con tappeti sonori rimixando un secolo e più di canzoni d’amore, da Marlene Dietrich a Nina Hagen, per lo meno.