Daniel Libeskind – Disegni architettonici

Informazioni Evento

Luogo
ERMANNO TEDESCHI GALLERY
Via Del Portico D'ottavia 7, Roma, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

Lunedì-venerdì: h. 10:00 - 13:00 e 15:00 - 19:00
Sabato e domenica su appuntamento

Vernissage
11/03/2013

ore 11.30

Contatti
Email: info.roma@etgallery.it
Artisti
Daniel Libeskind
Generi
architettura, personale, disegno e grafica

La mostra riunisce 52 disegni originali che risalgono a 8 diversi progetti di Libeskind realizzati per la Germania, l’Italia, la Polonia, gli Usa e l’Inghilterra, inclusi i lavori più rappresentativi dell’artista, ossia il Museo Ebraico di Berlino (2001) e il Master Plan di Ground Zero (2003).

Comunicato stampa

Lunedì 11 marzo, alle ore 18.30, la Ermanno Tedeschi Gallery di Roma inaugurerà la mostra dell’architetto Daniel Libeskind intitolata “Never Say the Eye is Rigid: Architectural Drawings of Daniel Libeskind” (Mai dire che l’occhio è rigido: disegni architettonici di Daniel Libeskind). Nel cuore dell’Antico Ghetto ebraico, in via del Portico d’Ottavia 7, la star internazionale dell’architettura sarà presente per illustrare i suoi disegni che hanno generato alcune delle opere architettoniche più famose del mondo.
Libeskind è una figura internazionale dell’architettura e dell’urban design, conosciuto per aver introdotto una nuova visione critica dell’architettura con un approccio multidisciplinare. Nato in Polonia nel 1946 da genitori di origine ebraica, Libeskind è diventato cittadino americano nel 1965. La ricerca continua per allargare i confini dell’architettura riflette il suo profondo interesse e coinvolgimento nella filosofia, nell’arte, nella letteratura e nella musica. Punto fondante della sua filosofia è l’idea che ogni costruzione si evolva attraverso l’energia umana e che questa affronti con coerenza l’ampio contesto culturale in cui emerge. L’artista ha ricevuto numerosi premi e ha ideato progetti di fama mondiale. Tra questi, il Museo Ebraico di Berlino, inaugurato nel Settembre 2001 con grande apprezzamento del pubblico. Importanti sono anche i progetti in fase di realizzazione, come il Master Plan per l’area del World Trade Center a New York, Memory Foundations ora in costruzione, di cui è responsabile grazie alla vittoria del concorso nel Febbraio 2003.

La mostra – Never Say the Eye is Rigid

L’artista offre al pubblico una commistione di stili, tecniche e strutture. Ingloba dunque una serie di disegni dell’architetto, vere opere d’arte, che hanno portato alla realizzazione dei progetti concreti. Pertanto presenta una disparata selezione di edifici: da master plans a musei, da grattacieli a piccole ville. Tutti i lavori hanno però un elemento comune: un’intensità facilmente percepibile, una vera e propria irrequietezza che emerge dalle creazioni. Qualsiasi opera dell’architetto è capace di attirare sia gli occhi dei collezionisti e dei fan, sia quelli di passanti che di fronte ad una rappresentazione di magnifica architettura, non possono non considerare quei disegni, delle vere e proprie opere d’arte. La mostra racchiude più di quaranta disegni autografi, provenienti da otto diversi progetti architettonici realizzati dall’autore. Per capire meglio la sua tecnica e il suo estro, prendiamo ad esempio gli schizzi che hanno generato la realizzazione del Museo Ebraico di Berlino. Libeskind ha messo su carta, di getto, la genesi della sua idea architettonica. Con alcuni tocchi di penna e di matita, ha dato forma a quella che pochi mesi dopo, sarebbe stata la realizzazione dell’opera. Nei suoi bozzetti, trovano spazio anche i dettagli così da materializzare gli edifici del Museo Ebraico di Berlino ancor prima di aprire il cantiere. E’ per questo che attraverso le opere in mostra, i suoi progetti architettonici raccontano sempre e comunque, una storia artistica. Comprendere i disegni di Libeskind, vuol dire accedere, quindi, non solo alla disciplina architettonica, ma andare oltre la mera tecnica ed estetismo e avvicinarsi ad un entità vivente e attiva, con fisicità, corpo e anima, esattamente come un essere umano. La raccolta, ripercorre il percorso artistico e personale di Libeskind, a partire dai lavori degli anni ’70 e ’80, fino al maestoso progetto del World Trade Center di New York.

Ermanno Tedeschi e la Mapei portano le opere di Daniel Libeskind in “tour” per l’Italia

La mostra di Libeskind sarà un vero e proprio tour espositivo per l’Italia attraverso le Ermanno Tedeschi Gallery e grazie al prezioso contributo della Mapei, che da sempre sposa progetti di alto profilo culturale. All’inaugurazione di Roma seguiranno le esposizioni di Milano, nel prossimo maggio, e di Torino, nel prossimo settembre. Infine, il tour terminerà in Israele, alla Ermanno Tedeschi Gallery di Tel Aviv. Le opere torneranno poi a New York per una mostra complessiva. Quello del gallerista Ermanno Tedeschi e della Mapei è un progetto culturale di grande prestigio, che grazie ai tre spazi espositivi in Italia darà vita al primo tour italiano delle opere di uno dei più importanti architetti del mondo.