Incontro con Italo Rota
L’architetto Italo Rota ci parlerà del “design” del vampiro offrendoci un’originale interpretazione del principe delle tenebre inteso come una figura immortale che viaggia nei luoghi e nelle epoche portando con sé ricordi delle sue vittime e curiosi souvenir dai propri viaggi.
Comunicato stampa
Proseguono gli incontri di approfondimento sulla mostra "Dracula e il mito dei Vampiri" ospitata alla Triennale di Milano fino al 24 marzo.
Aspettando il Salone del Mobile 2013, martedì 12 marzo alle ore 18.30 l'architetto Italo Rota ci parlerà del “design” del vampiro offrendoci un'originale interpretazione del principe delle tenebre inteso come una figura immortale che viaggia nei luoghi e nelle epoche portando con sé ricordi delle sue vittime e curiosi souvenir dai propri viaggi.
Come scegliere una nuova dimora è il titolo dell'installazione firmata dall'architetto e allestita all'interno della mostra dedicata a Dracula: una cassa che accoglie raffinati e rituali oggetti che arredano la dimora del vampiro.
Durante l'incontro Italo Rota ci illustrerà questi preziosi cimeli raccontandoci anche i luoghi frequentati dal re della notte.
Un'occasione che offrirà ai partecipanti nuovi spunti di lettura sui diversi ruoli che può assumere il personaggio di Dracula.
L'incontro è incluso nel biglietto d'ingresso alla mostra e durerà circa un'ora.
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LA MOSTRA
Le diverse declinazioni del fenomeno del vampirismo sono affrontate in tre sezioni principali: “La realtà dietro il mito”, a cura di Margot Rauch, conservatrice del Kunsthistorisches Museum di Vienna, da cui provengono una serie di eccezionali documenti storici e opere tra le quali il primo ritratto del conte Vlad, figura storicamente esistita nel XV secolo e associata a quella leggendaria di Dracula; “Bram Stoker: Dracula” in collaborazione con la Bram Stoker Estate, che propone una riflessione sul vampirismo nell'ambito letterario con particolare attenzione all'opera di Stoker approfondita attraverso taccuini e documenti del romanziere esposti per la prima volta in Italia; “Morire di luce: il cinema e i vampiri” a cura del critico cinematografico Gianni Canova che, attraverso manifesti originali e videoproiezioni ci immerge nella storia del vampirismo sul grande schermo, dalle prime pellicole in bianco e nero degli inizi del Novecento fino alle saghe degli ultimi anni. Particolare attenzione è rivolta al “Bram Stoker's Dracula” (1992) di Francis Ford Coppola, di cui sono presentati per la prima volta in Italia alcuni storyboards e la sceneggiatura originale. Per l'occasione si presenta al pubblico anche l'armatura indossata da Gary Oldman - su disegno della costume designer Ishioka Eiko - eccezionalmente ricostruita dai produttori hollywoodiani dell'originale.
La mostra è arricchita, poi, da due interessanti variazioni sul tema. La storica del costume Giulia Mafai offre un'interpretazione originale dell'identità del vampiro e, in particolare, della donna vampiro. Splendidi abiti di scena offrono un particolare sguardo sulla figura della “Donna vamp”, creatura che al vampiro al femminile - incarnato storicamente da Elizabeth Bathory e letterariamente da Carmilla - sovrappone il concetto di donna che distrugge attraverso il potere della seduzione.
Un'affascinante divagazione nel mondo della moda è quella che nasce dalla collaborazione con L'Uomo Vogue che presenta una selezione di riferimenti fashion al mondo degli un-deads attraverso le immagini di brand che hanno adottato lo stile dei vampiri divenendo cultori del genere: da Comme des Garçons, a John Galliano, da Alexander McQueen a Rick Owens fino alla recente interpretazione di Prada.
Il costume e la moda aprono le porte al “Design del Vampiro” attraverso un racconto per immagini delle dimore e dei luoghi frequentati dal re della notte, con una riflessione sul ruolo di Dracula come “costruttore di città” firmata dall'architetto Italo Rota.
Completa il percorso dell'esposizione uno speciale omaggio dedicato a Guido Crepax. In mostra diciotto disegni inediti che illustrano l’incontro tra Dracula e Valentina, una delle sue più celebri creature.