Erman Izzi – I’m not That
Le opere, concepite per essere volutamente evocative, sono sospese tra la luce e l’ombra. In questi venti ritratti che Rita Bonomo vede “destinati a diventare una moltitudine”, Erman Izzi “mette in atto l’abile gioco del ricondurre il fruitore alla pratica del riconoscimento”.
Comunicato stampa
Le opere, concepite per essere volutamente evocative, sono sospese tra la luce e l’ombra. In questi venti ritratti che Rita Bonomo vede "destinati a diventare una moltitudine", Erman Izzi "mette in atto l’abile gioco del ricondurre il fruitore alla pratica del riconoscimento". In esse infatti l’osservatore è obbligato ad addentrarsi e a rintracciare un significato che “prima si nasconde nel gioco dello straniamento ed infine -sotto le mentite spoglie dell’oggetto feticcio- si restituisce.”
Durante la serata inaugurale di venerdì 15 marzo verrà allestito un set fotografico dove l'artista realizzerà alcuni ritratti in estemporanea.
Erman Izzi è nato a Foggia nel 1977 e si è diplomato in pittura presso l'Accademia di BB.AA. di Urbino nel 2005. Durante gli anni di studio la ricerca espressiva pittorica e la passione per la fotografia, costantemente accompagnata dall’interesse per l’arte cinematografica, hanno portato l'artista a lavorare contaminando e fondendo i linguaggi figurativi. Tra le sue opere si ricordano le stampe digitali su tela (plotter di grandi dimensioni) nelle quali l’intervento ad olio trasforma e ammorbidisce i netti controluce, facendo sì che le immagini emergano dal buio o appaiano come ectoplasmi su bianchi totali. I’M NOT THAT è l’ultimo lavoro realizzato da Erman Izzi.
L'esposizione resterà aperta fino al 14 aprile (aperta tutti i giorni, escluso lunedì). Il set fotografico resterà aperto per la creazione di nuovi ritratti.