Il Vecchio e Il Giovane 2011-2014
Attraverso questo percorso, il visitatore ha occasione di sperimentare l’arte al servizio dell’arte: un cammino figurato che vuole essere un omaggio alle bellezze della penisola raffigurate da “il Vecchio” e “il Giovane”, ossia da due generazioni differenti.
Comunicato stampa
Dal 23 Marzo al 7 Aprile presso le splendide sale affrescate di Palazzo Arese Borromeo a Cesano Maderno, si tiene la ottava mostra d’arte tour Italia “Il Vecchio e Il Giovane 2011-2014”, opere di Milo Lombardo e Luca Bonfanti realizzate sugli scritti del poeta Marcello Rossetti riguardanti le bellezze del nostro Paese: chiese e basiliche, trulli e palazzi, teatri e piazze, viali e stradine. Attraverso questo percorso, il visitatore ha occasione di sperimentare l’arte al servizio dell’arte: un cammino figurato che vuole essere un omaggio alle bellezze della penisola raffigurate da “il Vecchio” e “il Giovane”, ossia da due generazioni differenti. E’ un omaggio sincero alle bellezze della “Terra Italica”. Colori e forme, astrazioni e cromatismi innovativi: ciascuno secondo la loro personale ed originalissima sensibilità, i due artisti immortalano le bellezze dell’Italia. Sono cinquanta tele (venticinque per ciascun artista), ispirate a venticinque poesie dello scrittore Marcello Rossetti che canta nel suo stile “Il bel paese ch'Appennin parte e 'l mar circonda e l'Alpe”. Milo Lombardo e Luca Bonfanti rappresentano due generazioni che s’incontrano contemplando l’Italia. E Rossetti la canta. La mostra “Il Vecchio e Il Giovane” voluta dalla città di Cesano Maderno, vuole suggerire questo confronto generazionale al di là dell’effettiva differenza anagrafica. Ma la distanza anagrafica si annulla sulla tela: il “Vecchio” diventa “Giovane” per slancio e vitalità e il “Giovane” diventa “Vecchio” per saggezza e abilità pittorica. Perché nell’arte non esiste “Vecchio e Giovane”. Esiste solo “Il Bello”. Quel “Bello” che ci circonda e che tutto il mondo ci invidia. Il bello che Rossetti, imprenditore nella vita e poeta nella sua dimensione più intima, ci racconta in versi. Un progetto che canta e colora l’Italia e che non poteva non essere abbracciato dalla rivista “Tesori d’Italia” che dell’Italia si fa promotrice da sempre. Il progetto Il Vecchio e Il Giovane si arricchisce di nuova linfa artistica dal volere del suo curatore, che prende spunto dall’idea del Grande Genio di Leonardo, che voleva unire insieme tutte le arti senza far distinzione tra arte maggiore ed arte inferiore. Dall’antico concetto espresso dal Grande Maestro, il curatore ed il suo Staff umilmente, fanno proprio tale pensiero e portano sullo stesso piano in mostra l’arte Pittorica, la Scrittura, la Danza, la Musica e la Recitazione. Il progetto così si completa con le altre grandi arti, la Danza del Maestro Roger che ricrea attraverso l’emozioni del movimento del corpo, la nascita dell’opera d’arte di Milo e Bonfanti e i pensieri dello scrittore Rossetti; la musica del Maestro Colombo che attraverso lo studio delle opere dei due artisti e la lettura delle riflessioni dello scrittore, compone, crea, con le note, musica che spieghi e completi le stesse opere e vesta il movimento del danzatore; infine, ma non ultimo, la recitazione che dona voce al pensiero degli scritti di Rossetti e completa l’ammirare le tele esposte. Milo Lombardo è nato a Barletta nel 1941. Trasferitosi a Milano, ha potuto iscriversi alla libera Accademia di Nudo. Dall’iniziale figurativo classico, passa al periodo chiarista che dura fino al 1975. Da allora a oggi prosegue con il discorso pittorico di un figurativo moderno individualista. Contemporaneamente al discorso pittorico, Milo ha portato avanti anche quello scultoreo. Questo grande Artista ha al suo attivo più di centocinquanta mostre personali in Italia ed all’estero, e ben oltre diciotto monumenti pubblici sul nostro territorio Italia. Molte amministrazioni pubbliche e private (Chiese, Comuni, Musei) gli hanno commissionato opere pittoriche e scultoree. Partecipa da anni alle maggiori fiere internazionali d’arte contemporanea. Luca Bonfanti è nato a Desio (MB) nel 1973, ha mosso i suoi primi passi nel mondo dell’arte lontano dal contesto accademico o dalle elite del sistema dell’arte. Ha incominciato a bottega, seguendo gli insegnamenti di alcuni Maestri. L’esperienza diretta del mestiere lo ha svincolato da manierismi e accademismi, o peggio dalle mode, focalizzando la sua attenzione sul senso di una poetica originalmente individuale. La sua ricerca, la sua creatività e sensibilità, lo hanno spinto ad esprimersi con diversi linguaggi: ha iniziato con la musica, poi la fotografia per passare all’asprezza della materia nella scultura ed approdare infine alla delicatezza del colore dipinto con la pittura. La dimensione recondita e il guardarsi nel profondo dell’animo, per poi riportare fuori il proprio sentire, diventano condivisibili esperienze per l’altrui visione attraverso la contemplazione dell’opera. Le sue immagini – fotografiche, scultoree o pittoriche – fanno quindi da tramite e sono recipienti di immedesimazioni per i sentimenti di ciascuno dei possibili osservatori. Il segno pittorico, dalla marcata vocazione e ascendenza astratte, è nel tempo maturato e ha portato Bonfanti a trovare una predominante delicatezza in cui i cromatismi e le forme che descrivono si alleggeriscono in atmosfere oniriche e intime. Ha ottenuto riconoscimenti e premi in concorsi nazionali e internazionali. È membro degli artisti del “Museo della Permanente di Milano”, dell’Associazione Nazionale Fotografi Professionisti “Tau Visual” e dell’associazione International Advertising Association “IAA”. E’ Presidente dell’associazione artistica “art-lab” e titolare dell’agenzia di pubblicità “Bimage Communication.”(www.bimage.it" www.bimage.it).