Francesco e Antonio Spagnulo
Una personale di sculture e installazioni di due raffinati artisti grottagliesi Francesco e Antonio Spagnulo.
Comunicato stampa
La Galleria “Vincenza” inaugura sabato 30 marzo 2013, nella cornice del Castello Episcopio a Grottaglie, una personale di sculture e installazioni di due raffinati artisti grottagliesi Francesco e Antonio Spagnulo.
La mostra, dal titolo “Contemporanea”, curata dalla Galleria “Vincenza”, e con il patrocinio della Città di Grottaglie, presenta dal 30 marzo 2013 al 01 maggio p.v. nelle sale del Castello Episcopio un importante nucleo di lavori della recente produzione dei due artisti.
Francesco e Antonio Spagnulo sono i due protagonisti di un sodalizio artistico che coniuga la competenza sui materiali e sui processi di tecnologia ceramica con un messaggio artistico ricco di contenuti e di riflessione. Il loro itinerario artistico si può riassumere nell’idea di arte per riflettere, per aprire uno squarcio sul mondo di oggi; sui suoi valori-non valori; il tutto accompagnato da uno spirito ironico intelligente e mai fuori posto e dall’accuratezza tecnica e di esecuzione propria dei grandi maestri, appresa ed affinata in anni di studio e di applicazione.
CONTEMPORANEA è il progetto della Galleria “Vincenza” per portare alla ribalta del pubblico, non solo locale, questi due artisti e le loro opere. È un progetto ambizioso, che parte dal locale, dal territorio e dai suoi linguaggi: la ceramica come strumento creativo e di espressione artistica, per smuovere le coscienze assopite dei più.
La mostra propone le opere più recenti di un sodalizio artistico che trova espressione, soprattutto, attraverso l’uso dei materiali ceramici. Francesco è artista e designer (esperto in scienza e tecnologia dei materiali e dei processi ceramici), Antonio è pittore, grafico e ceramista.
Le rispettive ricerche, in continuo approfondimento su tematiche, tecniche e materiali, attraverso gli studi accademici e la professione, si sviluppano come linguaggi propri dell'arte contemporanea.
La scelta del titolo “Contemporanea”, che potrebbe sembrare quasi un ossimoro, di fronte all’arte contemporanea caratterizzata da un’”apparente” facilità di esecuzione, vuole riportare l’attenzione sul saper fare, non finalizzato ad uno sterile virtuosismo esecutivo fine a se stesso, ma volto rivalutare e ridefinire il nuovo ruolo dell’arte quale “intruso etico”.