Il Curatore giuridico
Palestra giurisdizionale è un’installazione di Anna Scalfi Eghenter attraverso la quale potersi esercitare in maniera propedeutica con i principi e i limiti del diritto.
Comunicato stampa
Se un lavoro artistico ha consistenza giuridica, chi ha gli strumenti per parlarne?
Nell’ambito della programmazione di Biennale Democrazia, il Dipartimento di Giurisprudenza in collaborazione con il CESAC (Centro Sperimentale per le Arti Contemporanee di Caraglio) promuove un workshop rivolto agli studenti incentrato intorno a un’opera dell’artista Anna Scalfi Eghenter.
Il Curatore giuridico. Esercitazione nella Palestra giurisdizionale* è un percorso che ha l’obiettivo di formare “curatori giuridici”, mediatori competenti coinvolti nella lettura e nell’analisi di un’installazione
che parla di leggi e norme.
Al centro dei lavori Palestra giurisdizionale, un lavoro artistico attraverso il quale potersi esercitare in maniera propedeutica con i principi e i limiti del diritto. L’opera realizzata nel 2012 nell’ambito dell’esposizione “Mente locale. Nuovi committenti per una mostra” è stata esposta per la prima volta presso il Filatoio di Caraglio. Ideata nell’ambito dell’attività del CESAC, diretto da a.titolo, e commissionata da un gruppo di visitatori, l’installazione esplora la sfera dell’etica sollevando questioni in merito ai temi della cittadinanza, della proprietà, della difesa, toccando le diverse tipologie del diritto: internazionale, amministrativo, penale, della famiglia e del lavoro.
Spostata da un centro d’arte a uno spazio ancora privo di una funzione definitiva ma all’interno di un nuovo Campus universitario, l’opera di Anna Scalfi Eghenter si offre come dispositivo
di riflessione e di significato che attraverso una serie di esercizi possibili interroga gli studenti e il pubblico in merito alla dimensione legale dell’esistenza, alla discrepanza tra dati di fatto
e disciplina giuridica.
Palestra giurisdizionale è un’installazione composta da 7 oggetti, ognuno dei quali propone una possibilità d’azione.
Res Communis Omnium
Una enclave di giurisdizione comportamentale, fuori dalla sovranità dello stato.
Le acque sono extraterritoriali a 200 miglia dalle coste, e dal 1982 sono regolate dalla Convenzione di Montego Bay come un “bene comune a tutti” anche degli Stati senza sbocco al mare, liberi
di navigarle e sorvolarle e attraversarle con costruzioni regolamentate dal diritto internazionale.
Possibilità di toccare un elemento non soggetto a proprietà.
Paesaggio privato
La terra può essere una proprietà, il paesaggio no.
La terra non può essere esteticamente privata. Il gesto percettivo è richiesto dall’Art. 9 della Costituzione italiana in cui la Repubblica tutela il paesaggio. Ma ambiente, urbanistica, edilizia sono disciplinate attraverso il diritto amministrativo. La targa può segnalare una eventuale compromissione di paesaggio e specificarne l’estensione.
Possibilità di candidare un punto di vista ai piedi del quale apporre la targa.
Famiglia irregolata
Un kit di vere per famiglia allargata, per i componenti di I, di II e di III generazione.
L’art. 29 della Costituzione italiana “NON” riconosce la famiglia come società naturale fondata sul matrimonio “RAPPORTI DI FATTO”, ordinato sull’eguaglianza morale e giuridica dei coniugi COMPONENTI, con i limiti stabiliti dalla legge a garanzia dell’unità familiare”
Possibilità per una famiglia “non disciplinata” di indossare le vere.
Chi non lavora non mangia
La relazione del Presidente della commissione, presentata alla presidenza dell’Assemblea Costituente il 6 febbraio 1947, la pagina 7 del Progetto di Costituzione della Repubblica italiana stampata come un attrezzo di lavoro. .”..il lavoro non si esplica soltanto nelle sue forme materiali, ma anche
in quelle spirituali e morali che contribuiscono allo sviluppo della società....”
Possibilità di ricevere un compenso per il lavoro di leggere il testo originale.
Violazioni ascendenti
Un patrimonio di gesti quotidiani può essere speso senza essere dilapidato.
Chiunque si sottragga agli obblighi di assistenza familiare inerenti alla potestà del genitore o alla qualità di coniuge, o fa mancare i mezzi di sussistenza ai discendenti di età minore o agli adolescenti incorre nella violazione dell’Art. 570 del codice penale italiano. Della legge vigente
in terra.
Possibilità di immaginare la propria presenza come nutrimento assimilato da un familiare.
Illegittima difesa
Una benda di protezione della mano per le arti marziali riporta i segni di una ferita.
L’Art. 11 della Costituzione proclama che “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”. Sono attualmente 31 le missioni militari all’estero a cui l’Italia partecipa impiegando circa 7.411 unità.
Possibilità di ricordare con un vicino le guerre in cui è coinvolto il Paese.
Meri fatti
L’attraversamento del confine determina la giurisdizione. Una parte di diritto accompagna la persona nella sua cittadinanza, nei diritti civili e politici di cui può godere. Acquisiti attraverso
il sangue del genitore, per ius sanguinis, o il territorio dove si è nati, per ius soli. In Italia la Legge 91 del 1992 indica come unico il principio dello ius sanguinis se non per figli di apolidi o ignoti.
Possibilità di considerare l’anomalia di chi nasce e cresce in Italia vivendo da straniero.
Anna Scalfi Eghenter usa la pratica artistica come uno strumento per intervenire nel laboratorio del reale. La formazione sociologica orienta la sua ricerca verso una sperimentazione organizzativa che incrocia le regole del campo con i confini dell’agire concesso. Artista indipendente, include
nel lavoro l’intero processo di costruzione, rapportandosi al territorio, alla produzione e alle istituzioni come elementi costitutivi del progetto stesso. Anna Scalfi Eghenter sta portando avanti il progetto From inside (I like the system), un programma di PhD alla Essex Business School.
a.titolo è un’organizzazione non profit costituita da un gruppo di curatrici, storiche e critiche d’arte – Giorgina Bertolino, Francesca Comisso, Nicoletta Leonardi, Lisa Parola e Luisa Perlo – con lo scopo di indagare e sperimentare le potenzialità dell’arte contemporanea nell’ambito della sfera pubblica e sociale. a.titolo cura progetti di arte pubblica e context specific, mostre, produzioni d’artista, campagne fotografiche e progetti video, workshop, conferenze e pubblicazioni, promuovendo
la relazione tra arte, territorio e comunità. Dal 2001 a.titolo è referente per Torino e il Piemonte del modello per la produzione di arte nello spazio pubblico Nuovi Committenti, finalizzato
alla produzione di opere d’arte commissionate direttamente dai cittadini per i loro luoghi di vita
o di lavoro. Nouveaux Commanditaires è stato concepito nel 1991 dall’artista François Hers, responsabile dei progetti culturali della Fondation de France (www.newpatrons.eu ). Dal 2009 a.titolo è stata incaricata della direzione artistica del CESAC, Centro Sperimentale per le Arti Contemporanee di Caraglio (Cn).
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