Marzia Gandini – Passengers
Nello spazio Progetto Esthia vengono presentate una serie di sculture in gesso, pigmenti e resina ecologica di Marzia Gandini. Come percepiamo noi stessi e come entriamo in relazione con gli altri è l’ambito in cui nasce questa ricerca.
Comunicato stampa
Nello spazio Progetto Esthia vengono presentate una serie di sculture in gesso, pigmenti e resina ecologica di Marzia Gandini. Come percepiamo noi stessi e come entriamo in relazione con gli altri è l’ambito in cui nasce questa ricerca.
La realtà visibile viene tradotta con la creta a cui seguono gli stampi in gesso con la tecnica della forma perduta. Impressioni di vita urbana si condensano nei “Passengers”, sculture realisticamente modellate che riportano ad una dimensione metropolitana e che possono essere liberamente composte nello spazio e disposte in relazione. La base sulla quale si trovano le figure serve anche come ambiente che viene da queste idealmente attraversato, tra le leggere tracce di organismi vegetali, impronte quasi fossili di un recente passato, a testimoniare l’eterno valore della natura. Figure simboliche della vita moderna, si affiancano e si avvicinano senza mai incontrarsi. “Passengers” nasce da un progetto di arte pubblica.
Anche in “Pool” la distanza tra le figure crea il campo che delimita l’opera. Pietre affioranti si delineano basse e ai due opposti margini sono chiuse dai due busti disposti sui lati. Corpi emersi e fermi in un reciproco guardarsi, in un’impossibile piscina naturale.
Un altro gruppo appartiene alla serie “Lost Garden”, un giardino ideale dove figure isolate o in coppia sembrano immerse in contemplazione o in un ideale silenzio. Anche qui delicati e rari elementi di vegetazione si fondono con le forme delle figure.
Opere su carta, disegni ed elaborazioni digitali, e oli completano il percorso.