Me against the world
Bipersonale di Dave Calver e Carlo Alberto Rastelli a cura di Pietro Di Lecce.
Comunicato stampa
I personaggi di Dave Calver stravolgono l'immaginario collettivo, con dei chiari riferimenti al pop surrealism l'artista crea un mondo parallelo molto simile a quello dei cartoni animati dove gli oggetti prendono vita e la natura fa da protagonista.
Dave Calver ha un naturale approccio con il disegno minuzioso, ricco di particolari, la maggior parte delle sue opere sono realizzate a matita, crea lavori in bianco e nero o a colori, illustrazioni raffinate e scanzonate ma che hanno lo scopo di estraniare lo spettatore dalla realtà rappresentata da un mondo completamente differente da come lo si vede quando si è bambini, un mondo in catene dove si devono seguire delle regole e molto spesso la voglia di fantasticare viene messa da parte per affrontare i problemi della quotidianità.
I ritratti di Carlo Alberto Rastelli sembrano portare in sé – nella loro comica beffardaggine, nella loro carne putrescente – il paradosso intero del postmodernismo. Il soggetto si manifesta e allo stesso tempo si annichilisce nella sua postura innaturale, nel vuoto in cui è collocato, risucchiato. È evidente come l’artista si accanisca in senso letterale sulla sua creatura, rifletta attorno ad essa, la inquadri, la dipinga, le dia una vita. La soggettività stessa di Rastelli si rovescia dentro le sue figure fantastiche, tramite una pittura a olio iperrealista e morfologicamente ridondante (frutto di un costante approccio alla maniera fumettistica). Le tonalità di marcio si palesano su una ricca scala cromatica dai toni freddi, che l’artista affronta con una rigorosità tecnica non comune. Il verde è il colore principale di questi volti, carne marcescente e labbra livide che si dispiegano in sorrisi laconici, occhi sfuggenti che si estremizzano in orbite vuote.