God is Her Deejay

Informazioni Evento

Luogo
DOROTHY CIRCUS - GALLERY
Via Dei Pettinari 76, Roma, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
20/04/2013

ore 19

Contatti
Email: info@dorothycircusgallery.com
Generi
arte contemporanea, collettiva

Con la mostra “God is Her Deejay” la Dorothy Circus Gallery richiama ancora una volta l’attenzione del suo pubblico verso il linguaggio femminile, capace di interpretare in tutti i campi dell’arte i sentimenti più profondi, talvolta seducendo e talvolta scioccando.

Comunicato stampa

“GOD IS HER DEEJAY”
From April 20th till June 9th 2013
Opening reception Saturday April 20th 2013
from 7:00 pm to 10:00 pm

Featuring
Sas Christian (USA) & Colin Christian (USA)
Afarin Sajedi (Iran) & Francesca Romana Di Nunzio (Italy)
During the opening event with D.C.G. guests, press and photographers
will attend the Artists Afarin Sajedi and Francesca Romana Di Nunzio.
In order to be part of Dorothy Circus Gallery scenery we invite our beloved guests
to have a Black, White and Red dress code.

The Exhibition “God is her Deejay” has, once again, the will to bring the public attention into the female language able to translate, sometime seducing, other times shocking, the message of the heart.
The artists featured: Sas & Colin Christian, Afarin Sajedi and Francesca Romana Di Nunzio, come from extremely different countries and culture backgrounds, USA, Iran, and Italy, but the female icon is always central in their artworks.
All of their characters look like extraterrestrials: in Afarin Sajedi’s art women are similar to an¬gels, always able of infinite patience, deep sacri¬fice and forgiveness.
Francesca Romana Di Nunzio’s sculptures, like egyptians divinities, underline the link with mother nature and its creatures, inviting us to consider animals as our own relatives.

Colin and Sas Christian’s characters express through the most electronic and modern vision the power of the beauty, most of all able to se¬duce, and their glowing girls always seems to be on earth to feed our souls with images of love and respect.
A modern God is in the air, playing with our lives, choosing his messengers, and Art keeps
on moving us, and teaching us how to find the
Greatness inside us, with the hyperrealistic crying eyes painted on Sas Christian’s canva¬ses, while Colin Christian’s 3D giant fiberglass dolls come out from the wall looking at us like Sphinx in a Barbie make-up.
Even in the deep blue echo of solitude and death, we can feel earth’s symphony of hope and rebirth whispered by Francesca Romana Di Nunzio’s heartbeating humanoid fishes and screamed by Afarin Sajedi’s shouted mouths.

via dei Pettinari 76 - 00186 Roma (RM) tel. 06 68805928
[email protected] - www.dorothycircusgallery.com

“GOD IS HER DEEJAY”
Dal 20 Aprile al 9 Giugno 2013
Opening reception sabato 20 Aprile 2013
dalle 19:00 alle 22:00

Artisti in mostra
Sas Christian (Stati Uniti) & Colin Christian (Stati Uniti)
Afarin Sajedi (Iran) & Francesca Romana Di Nunzio (Italia)
Saranno presenti l’artista iraniana Afarin Sajedi e
l’artista italiana Francesca Romana Di Nunzio.
Per una scenografia in armonia con il concept della Dorothy Circus Gallery
invitiamo i nostri gentili ospiti ad un dress code Bianco, Rosso e Nero e abito da cocktail.

Con la mostra “God is Her Deejay” la Dorothy Circus Gallery richiama ancora una volta l’atten¬zione del suo pubblico verso il linguaggio femmi¬nile, capace di interpretare in tutti i campi dell’ar¬te i sentimenti più profondi, talvolta seducendo e talvolta scioccando.
Gli artisti selezionati per questa mostra: Sas e Colin Christian, Afarin Sajedi e Francesca Romana Di Nunzio, hanno provenienze ed ori¬gini culturali molto diverse, eppure le loro opere hanno un elemento in comune: la donna, costan¬temente musa ed icona della loro arte.
I personaggi femminili rappresentati sono extra-terrestri: le donne dipinte da Afarin Sajedi sono simili ad angeli, dotati di forte pazienza, profon¬do sacrificio e perdono.
Le sculture di Francesca Romana Di Nunzio, come divinità egizie, sottolineano il legame con la madre terra e con le sue creature, ci invitano a guardare gli animali come a nostri simili. I personaggi di Colin e Sas Christian espri¬mono

attraverso un linguaggio estremamente moderno, quasi elettronico, la forza irresistibile della bellezza, più di tutte capace di sedurre e le
loro fanciulle iridescenti sembrano essere scese sulla terra da mondi alieni per conquistare, stu¬pire e ammaliare.
Un moderno Dio aleggia nell’aria, gioca con le nostre vite, scegliendo i suoi messaggeri, e così l’Arte continua ad emozionare, e a insegnarci come trovare la grandezza dentro di noi, attra¬verso gli iperrealistici occhi in lacrime dipinti sulle tele di Sas Christian, mentre le gigantesche bambole tridimensionali in vetroresina di Colin Christian escono fuori dalle pareti osservandoci come Sfingi truccate da Barbie.
perfino nel profondo e triste eco di solitudine e di morte, possiamo sentire la sinfonia di speran¬za e rinascita della terra, sussurrata dai pulsanti pesci umanoidi di Francesca Romana Di Nunzio e urlate dalle bocche chiuse di Afarin Sajedi.

via dei Pettinari 76 - 00186 Roma (RM) tel. 06 68805928
[email protected] - www.dorothycircusgallery.com

ABOUT AFARIN SAJEDI

Afarin Sajedi è nata nel 1979 a Shiraz.
È venuta a Teheran per studiare all’Università Azad di Teheran, dove ha ottenuto la laurea in Graphic Design.
La creatività, la tecnica ineccepibile e la potenza dei sog¬getti dipinti ad olio su enormi formati, hanno assicurato ad Afarin Sajedi una posizione di grande rilievo nel mondo dell’arte iraniana. Che siano i suoi amati clown o personaggi teatrali ispirati al “Clown” di Heinrich Boll o figure immagi¬narie nate dalla sua passione per Gustav Klimt, Afarin ritrae solo donne.
In tutte le sue opere i volti delle donne sono composti sia dal dolore sia dalla gioia e rappresentano lo stato d’animo della donna che abbandona la sua casa per entrare nel mondo esterno.
“Le donne mi hanno spesso detto quanto piacevole sia truccarsi, perché consente loro di avere un altro volto”.
Sajedi utilizza la profondità di colore di Klimt per vivificare il dolore della donna moderna, qualunque sia il ruolo che essa dedica di perseguire.
Il rosso, come il sangue, svolge un ruolo importante nelle sue opere.
Sajedi ha partecipato a diverse mostre collettive ed è alla sua quarta mostra personale.
Vive e lavora a Tehran.
Afarin Sajedi was born in 1979 in Shiraz.
She came to Tehran to study at the Azad University of Tehran where she got her degree in Graphic Design.
Sajedi’s creativity, technique and powerful presentation are sure to ensure her an elevated position in the world of Ira¬nian art. She has several motifs she enjoys portraying.
However, whether she is depicting her Japanese people, her clowns or her theatrical personages she only portrays wo¬men. In all her works her women’s faces are highly made up be it in pain or joy to show how she visualizes women when they leave the security of their homes to enter the world outside.
“Women have often told me how much they enjoy using make up becau¬se it allows them another face”.
Sajedi exclaims in despair. She confesses that she has been highly influenced by Heinrich Boll’s “Clown” and by Gustav Klimt. She uses Klimt’s depth of color to vivify the pain of the modern woman in any role she decides to thrust her¬self into. Red plays an important role in the works of this painter. “It’s an aggressive color,” Sajedi says, “and I love aggressive colors.” Sajedi has participated in four group and four solo exhibitions.
She is presently living and working in Tehran.
Her Art has recently reached the US West Cost on the oc¬casion of the group exhibition “Painted Sound” curated in collaboration with D.C.G.

COLIN & SAS CHRISTIAN

Colin Christian è nato a Londra nel 1964.
Nel 1982 lavora come DJ e direttore di scena per un grande night club nel sud dell’Inghilterra. Qui incontra sua moglie Sas nel 1989.
Nel 1992 Colin si trasferisce negli Stati Uniti dove insieme a Sas, divenuta sua moglie, crea un’ impresa di abbigliamento in lattice fetish che diviene in breve tempo di culto e viene pubblicato sulle riviste Penthouse e Skin Two. Dall’unione dell’esperienza fatta attraverso il brand di moda e il suo in¬teresse per gli effetti speciali cinematografici, Colin trae ispi¬razione per la sua arte e inizia creando figure in vetroresina dal look fetish.
Le opere di Colin Christian sono ispirate tanto dai film di fantascienza, quanto dalla pin-up Art, dalla cultura manga, dalla musica elettronica e dalla letteratura di HP Lovecraft.
Nel tempo aggiunge alla sua tecnica 3D l’utilizzo del silicone, un materiale difficile da manipolare ma che lo aiuta a rag-giungere il suo obiettivo di fumetto realistico, fatto di carne.
Sas Christian è nata a Londra nel 1968.
Le sue opere sono ispirate dall’arte di Tamara De Lempicka e Mark Ryden, ed hanno un forte legame con l’immaginario giapponese del Manga ed Anime.
Vi è anche un legame con l’arte Europea di Ingres, Bougue¬reau, Peter Paul Rubens nella rilettura del ritratto classico in chiave postmoderna, Sas Christian unisce l’immaginario cinematografico di Tarantino generando un’ insolita ed ori¬ginale tensione. Con i loro occhi dilatati e lo sguardo dritto verso il pubblico, le sue ragazze sembrano affrontare e sfida¬re lo spettatore.
Nell’arte di Sas e Colin Christian si possono trovare: la ritrat¬tistica del 1800, le ragazze dai grandi occhi dei dipinti di Mar¬garet Keane, il cinema degli anni 70, le campiture colorate di Rothko, la fotografia fashion, il movimento superflat giappo¬nese... tutti questi elementi fanno parte degli ingredienti, ma il loro eccezionale talento li amalgama in eguali proporzioni creando un’alchimia perfetta, da cui prendono vita le divinità contemporanee, quasi alter-ego delle guerriere di Kill Bill.
Le gigantesche opere di Colin Christian assieme ai dipinti iperrealistici di Sas Christian sono state esposte in tutto il mondo, presso le presigiose sedi di Opera Gallery nelle qua¬li assieme alla selezione di artsiti della scena pop surreali¬sta compaiono opere originali di Chagall, Picasso, Botero...Nel 2010 sono state esibite nella mostra “Art from the New World” presso il Bristol City Museum e nella mostra “Pop Surrealism” tenutasi al Museo di Palazzo Collicola Arti Vi¬sive di Spoleto, curata dalla Dorothy Circus Gallery in occa¬sione del festival dei due mondi al fianco di Mark Ryden, Joe Sorren, Camille Rose Garcia ed altri ancora.
Colin Christian was born in London on 196.
On 1982 he worked at a record music store and became a DJ and stage manager for a large nightclub in the south of England. This is where he met his wife Sas in 1989.
In 1992 Colin moved to the U.S where he and his wife star¬ted a small business making latex clothing for fetish stores around the country.
Their work was featured in Penthouse and Skin Two maga¬zines. Taking what he had learned from the clothing manu-facturing and combining it with his interest in movie special fx, Colin started to produce fiberglass figures and displays.
Colin’s artworks are inspired by old sci-fi movies, pinup Art, Manga and Anime culture, ambient and electronic music and H.P. Lovecraft literature.
Recently he started using silicone in his sculptures, a difficult material to use but one that helps him achieve his goal of true cartoon realism, a line drawing made flesh.
Sas Christian was born in London in 1968,
Her artworks, inspired by the art of Tamara de Lempicka and Mark Ryden, are linked as well with the japanese imagi¬nary of Manga. Grown up in Europe, there is an extreme¬ly strong undercurrent of its rich history of painting seen in her work. Ingres, Bouguereau, Peter Paul Rubens: their influences can all be seen in her modern slant on portrai¬ture juxtaposed with the motifs and conventions of Taran¬tino movies cinema, she gives her paintings a tension that wouldn’t be there otherwise. With their enlarged eyes and forward gazes, the girls seem to be confronting the viewer and challenging you to keep looking.
In the art of Sas and Colin Christian is possible to find a perfect mix of: 19th century portrait painting, the big-eyed girls of Margaret Keane’s paintings, 70’s cinema, the color fields of Mark Rothko, fashion photography, the Japanese Superflat movement... all of these elements are part of the ingredients, but with the artful hand of Christian, there is no overbearing burden of their weight and amazing modern divinites, as Kill Bill’s warrior alter ego come to life.
Their artworks, exhibited in galleries all around the world, displayed at the prestigious Opera Gallery’s venues nearby original artworks by Chagall, Picasso, Botero...In 2010 had take part to the exhibition “Art from the New World “at the Bristol City Museum and “Pop Surrealism” at the Mu¬seum of Palazzo Collicola Visual Arts Spoleto, edited by Dorothy Circus Gallery during the Festival of Two Worlds featuring Mark Ryden, Joe Sorren, Camille Rose Garcia and many more...

FRANCESCA ROMANA DI NUNZIO

Francesca Romana Di Nunzio è nata a Roma nel 1962. Ha frequentato prima il Liceo Artisti¬co e poi l’Accademia di Belle Arti di Via di Ripetta, dove ha la fortuna di studiare con il maesrto Emilo Greco e presso la quale si è diplomata in scultura nel 1984.
Dopo un’esperienza quinquennale, come ideatrice e realizzatrice di elementi scultorei per negozi e locali pubblici, ha intrapreso, con un proprio “laboratorio”, la libera professione come scultore figurativo nel campo dello spettacolo, della scenografia cinematografica, teatrale e televisiva, della pubblicità, della ritrattistica iperrealista e dell’arte monumentale e ornamentale in generale.
Ha realizzato i modelli scultorei nella squadra per gli effetti speciali di Sergio Stivaletti per tutti i film di Dario Agento dal 1983 ad oggi. Come autore di effetti speciali per il cinema e la televisione ha all’attivo molte collaborazioni con artisti illustri quali: Lamberto Bava per cui crea i personaggi fantastici del film “Fantaghirò”, Francis Ford Coppola, per cui realizza gli ogetti d’arredo e le statue del “Il Padrino”, Werner Herzog per il “Flauto Magico” al Teatro Bellini di Catania, Mi¬chele Soavi per cui allestisce la scenografia ed i modelli per il suo grande successo “Della Morte Dell’Amore”, per Francesca Archibugi nel film “Lezioni di volo,” Marco Risi per il film “La mano di Dio” e Vittorio Sodano per il film “Quando La Notte”.
Partecipa alla progettazione e realizzazione del Dilan Dog Horror Fest al Palatrussardi di Milano per la Bonelli Editore e realizza la statua affiorante di Charlie Chaplin per la catena di negozi Holliwood-Holliwood 3.
Nel 2008 viene premiata come collaboratrice per gli effetti speciali di Sergio Stivaletti da Cinecittà Holding per il film “La Terza Madre” di Dario Argento.Collabora con la Ciars di De Angelis a Cinecittà realizzando alcune sculture per la ricostruzione degli interni del Teatro Petruzzelli di Bari e con l’architetto Arturo Vittori per la creazione della macchina di Santa Rosa realizzando per lui le sculture di nove angeli sospesi.
neHa lavorato alla realizzazione delle sculture per il parco Rainbow Magic Land di Roma.
Nel 2008 per il film “Shutter Island” diretto da Martin Scorsese realizza le sculture iperrealiste per gli effetti speciali di Manlio Rocchetti con cui continua a collaborare anche per il film in uscita di Pupi Avati.
Francesca Romana Di Nunzio inizia a lavorare come artista dopo l’incontro con Alexandra Mazzanti e con la Dorothy Circus Gallery di Roma, per cui realizza un scultura a gettata per esposizione permanente.
Ritrova nei codici del nuovo surrealismo internazionale parte del suo linguaggio e dell’immagina¬rio noir e fiabesco di cui si è nutrita lavorando nel settore cinematorgafico, dotata di una tecnica ineccepibile e raffinata la sua arte è seguita da artisti e galleristi del settore.
ABOUT FRANCESCA ROMANA DI NUNZIO
Francesca Romana Di Nunzio was born in Rome in 1962.
She has attended the High School of Art first, then the Academy of Fine Art in Via di Ripetta, where she had a great master Emilo Greco to teach her and where she graduated
in sculpture, in 1984.
After fifthteen years of of work, as creator and maker of sculptures in shops and public spots, she has started, with an own “workshop”, a journey as figurative sculptor, dealing with show bu¬siness, working as set designer, joining the world of advertising, and approaching the hyperreali¬stic portraiture as well as monumental and ornamental art in general. She has made the sculpture models for Sergio Stivaletti’s special effects in all Dario Argento movies, from 1983 until today. As special effects maker for movie and television, she has several collaborations with well-known artists to her credit, like: Lamberto Bava, for whom she creates the fantastic characters of the film “Fantaghirò”, Francis Ford Coppola, for whom she makes the set furnitures and the statues of “The Godfather”, Werner Herzog in “The Magic Flute” at Teatro Bellini (Catania), Michele Soavi, for whom she makes the set design and the models for his great success “Della Morte Dell’Amore”, Francesca Archibugi in “Lezioni di volo”, Marco Risi in “La mano di Dio” and Vittorio Sodano in “Quando la Notte”.
She takes part in the planning and the making of the Dilan Dog Horror Fest at the Palatrussar¬di (Milano) for Bonelli Editore and she makes also the emerging statue of Charlie Chaplin for Holliwood-Hollywood 3’s chain of stores.
In 2008 she is awarded by Cinecittà Holding, for her collaboration with Sergio Stivaletti and their special effects in Dario Argento’s “La Terza Madre”.
She collaborates also with De Angelis’ Cinears making some sculptures for the inner reconstruc¬tions of Teatro Petruzzelli (Bari) and with Arturo Vittori, creating nine hanging angels for his Santa Rosa wagon.
She has taken part in making the sculpture for Rainbow Magic Land, in Rome.
In 2008, for Martin Scorsese’s “Shutter Island”, she makes the hyperrealistic sculpture used in Manlio Rocchetti’s special effects, with whom she keeps on working also for a Pupi Avati film.
Francesca Romana Di Nunzio begins working as an artist after her meeting with Alexandra Mazzanti and Dorothy Circus Gallery, for whom she makes a sculpture that is permanently exposed.
She finds in the codes of this new international surrealism, part of her own language and the noir and fairy imaginary that has feeded her during her work in the movie business.
Due to her impeccable technique and her refined art, her work is followed by a great number of artists and art dealers.