Silvia Fiorentino – L’erbario dell’anima

Un approccio all’arte come una sfida, una continua ricerca, un perenne desiderio di mettersi in gioco, di porsi nuovi confini: Silvia Fiorentino torna al grande pubblico con una personale inedita. Torna ai suoi paesaggi, alle sue architetture sentimentali, facendosi coinvolgere “in uno spazio magnifico, in un’oasi-pausa” rappresentato dalle piante delle serre di Ciavattini Garden.

Comunicato stampa

Un approccio all'arte come una sfida, una continua ricerca, un perenne desiderio di mettersi in gioco, di porsi nuovi confini: Silvia Fiorentino torna al grande pubblico con una personale inedita. Torna ai suoi paesaggi, alle sue architetture sentimentali, facendosi coinvolgere "in uno spazio magnifico, in un'oasi-pausa" rappresentato dalle piante delle serre di Ciavattini Garden. Quasi sgomenta per tutto lo scibile, di argomento letterario e artistico, che esiste su questo tema: le piante, "alcune più contadine, altre più signore, alcune timide, alcune espansive..." sono dappertutto "nelle favole, nella letteratura, nella religione. La loro catalogazione prosegue millenaria nei libri, negli erbari, nei manuali di medicina..."
E Silvia, con la fragile, ma al tempo stesso potente sensibilità che contraddistingue i suoi lavori, in un continuo accavallarsi di emozioni e suggestioni, ricava un suo personale e coinvolgente "erbario dell'anima" come a suggellare un giardino che profuma miracolosamente di poesia.
Quadri, disegni, installazione, arazzi, saranno gli strumenti concreti per delineare i contorni di questo giardino giardino immaginario, di questo

"L'erbario dell'anima"
Silvia Fiorentino - personale
Ciavattini Garden
dal 20 aprile al 12 maggio 2013
Orari: tutti i giorni 10-12/16-19
Domenica solo la mattina
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dal 20 aprile al 12 maggio 2013
Orari: tutti i giorni 10-12/16-19
Domenica solo la mattina

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L’erbario dell’anima
Non ho potuto che confrontarmi con questo luogo che mi ha invaso nella sua prepotenza come spazio magnifico e come oasi-pausa
Mi sgomenta tutto lo scibile, di argomento letterario e artistico, su questo tema e non vorrei confrontarmi con il paesaggio in senso più ampio, come ho fatto in altri lavori
Quindi ho guardato da vicino, cercando uno spazio piccolo piccolo all’interno di questo luogo, che di per sé è già un lavoro
Un lasciarsi andare all’osservazione
Un trovare una spazio franco dall’osservazione sensoriale
Impresa complessa perché sono stata invasa da infiniti progetti, alcuni, naturalmente, irrealizzabili
Lo spazio di rapporto fra me e questo luogo è un erbario dell’anima
Le piante hanno caratteristiche vitali molto più vivaci di quelle che diamo per scontate, parlando del loro corpo, del loro rapporto con il paesaggio, e compartecipano delle relazioni umane da millenni; ognuna di loro è un simbolo e ha una lunga vita storica
Sono nelle favole, nella letteratura, nella religione
Ogni pianta ha un proprio carattere, determinato un po’ dal territorio e un po’ da se stessa, alcune sono più contadine, altre più signore, alcune timide, alcune espansive
La loro catalogazione prosegue, millenaria, nei libri, negli erbari, nei manuali di medicina
E ognuno può scrivere un suo erbario dell’anima
La rosa, ci sarà nel mio erbario
La rosa è una madonna e anche un chiudersi in un cerchio sensuale fecondo, con un ritmo femminile
È un mistero puro ma anche una spina, un dolore. Un peccato
Ha una sensualità esplicita, è rosa nella sua prepotenza
Corona di rose, corona di preghiere
È lei senza nessun’altra
È nel Cantico dei cantici
I giardini, anche quelli immaginari, sono sempre stati un’area franca spirituale
Beatrice mi ha accompagnato nella realizzazione di questa piccola installazione, chiacchierando del carattere delle piante e cercando di identificarne alcune con me
Alcuni lavori son arazzi, giardini immaginari
Altri madonne di rose
E tutto forma il mio giardino
Silvia fiorentino