Fessure
Fessure è una mostra sulla ceramica senza ceramica, fatta di opere che ricorrendo ad altre materie ci parlano di una qualità essenziale della ceramica: la fragilità.
Comunicato stampa
Alis-Filliol, Sergio Breviario, Giulia Cenci, Gianluca Codeghini, Ermanno Cristini, Gabriele De Santis, Alessandro Di Pietro, Maurizio Donzelli, Diana Dorizzi, Samuele Menin, Valerio Nicolai, Giovanni Oberti, Vera Portatadino, Sara Rossi, Agne Raceviciute, Luca Scarabelli, Daniela Spagna Musso, Miki Tallone, Mauro Vignando
A cura di Ermanno Cristini, Samuele Menin, Luca Scarabelli
Fessure è una mostra sulla ceramica senza ceramica, fatta di opere che ricorrendo ad altre materie ci parlano di una qualità essenziale della ceramica: la fragilità.
Perché le cose materiali si spezzano? Si domandava Aristotele. Ma c’è un luogo temporale e spaziale, immediatamente prima dello spezzarsi, del collasso della materia, in cui si vive uno stato di sospensione, di respiro trattenuto: l’istante in cui sta per perdersi la “firmitas” ma ancora la materia non si apre al crollo.
Fessure è una mostra che affronta questa condizione, che per certi aspetti è il luogo in cui si manifesta un campo di possibilità, e si articola tra le collezioni di terraglia del museo assumendole a pretesto per una riflessione intorno ai temi della fragilità come risorsa.
Una ventina di artisti per una mostra “sottrattiva”, fatta di presenze discrete, che disegna un percorso nei percorsi della collezione scandito da elementi da scoprire piano piano, attraverso una sorta di “sguardo secondo”. Opere che quasi non si vedono perché si possano vedere con l’occhio della curiosità, della ricerca e dell’attenzione, e che in questo loro celarsi “parlando sottovoce” forse ci dicono qualche cosa in più di quello che si vede.