Chiara Dynys – Più luce su tutto
La Galleria Nazionale d’Arte Moderna inaugura l’ampliamento della sua collezione grazie alla donazione dell’opera di Chiara Dynys, Più luce su tutto. L’opera del 2010, un’installazione composta da 150 libri in vetro illuminati e dipinti a mano, è stata donata dall’artista e dalla Galleria Marie Laure Fleisch.
Comunicato stampa
La Galleria Nazionale d’Arte Moderna dedica alla sua collezione un nuovo spazio esponendo il lavoro di Chiara Dynys, Più luce su tutto del 2010. L’opera, una libreria di grandezza modulabile per l’ambiente espositivo, è composta da 150 libri in vetro suddivisi in gruppi, alcuni dei quali, illuminati internamente, emanano luce. L’installazione è nata con l’obiettivo di privilegiare le opere su carta alle quali la libreria luminosa dell’artista rimanda. E’stata creata specificamente per la mostra dal titolo omonimo presso la galleria Marie-Laure Fleisch. L’opera trovava il proprio senso in rapporto agli spazi della galleria e rappresentava anche l’approdo concettuale di un percorso espositivo che contemporaneamente si sviluppava presso l’Archivio Centrale di Stato. Le due mostre complementari Labirinti di memoria e Più luce su tutto intendevano infatti riflettere sui significati di memoria e di oblio, passato e presente, come fattori primi per la determinazione dell’esistenza.
L’opera, donata dall’artista e dalla Galleria Marie Laure Fleisch, rappresenta una libreria ideale, la costruzione della propria memoria personale, interpretata dall’artista come una raccolta di libri illuminati internamente da luci che ne esaltano i colori dipinti a mano e la trasparenza dei materiali.
Nella nuova installazione, Più luce su tutto diventa il collegamento tra la fine del percorso espositivo del museo e il bookshop.
Biografia
Chiara Dynys lavora a Milano. Sin dall'inizio della sua attività, all’inizio degli anni 90 ha agito su due filoni principali, entrambi riconducibili ad un unico atteggiamento nei confronti del reale: identificare nel mondo e nelle forme la presenza e il senso dell' anomalia, della variante, della "soglia"che consente alla mente di passare dalla realtà umana ad uno scenario quasi metafisico. Per fare questo utilizza materiali apparentemente eclettici, che vanno dalla luce al vetro, agli specchi, alla ceramica, alle fusioni, al tessuto , al video e alla fotografia. Tra le presenze museali ricordiamo la partecipazione in mostre personali e collettive quali: Museo di Saint Etienne , Ciac di Montreal, Kunstmuseum di Bonn, Museo di Bochum, Pac di Milano, Museo Pecci Prato e Milano, Rotonda della Besana Milano, Museo Bilotti, Centro D'arte Italiana a Foligno,Museo Mart di Rovereto , ZKM Karlsruhe e al Museo Poldi Pezzoli Milano e inoltre in importanti gallerie e fondazioni italiane e straniere.