Scripta – Carla Subrizi
L’incontro è dedicato al volume di Carla Subrizi Azioni che cambiano il mondo, edito da postmedia books: un libro che aggiunge un nuovo tassello nella ricerca sui gender studies indagando le relazioni tra corpo, arte e politiche dello sguardo nella situazione storica che dal Secondo dopoguerra, e in particolare tra gli anni Sessanta e Settanta, arriva fino ai nostri giorni.
Comunicato stampa
scripta
l’arte a parole
ciclo di presentazioni con autori e curatori di edizioni sulla critica d’arte contemporanea
a cura di Pietro Gaglianò
Libreria Brac, Firenze
martedì 23 aprile ore 18.00
Carla Subrizi
presenta
Azioni che cambiano il mondo.
Donne, arte e politiche dello sguardo
Edizioni postmedia books
Nuovo appuntamento con scripta l’arte a parole, la rassegna sull’editoria di critica d’arte contemporanea a cura di Pietro Gaglianò, giunta alla seconda edizione e ospitata alla Libreria Brac di Firenze. L’incontro di martedì 23 aprile è dedicato al volume di Carla Subrizi Azioni che cambiano il mondo, edito da postmedia books: un libro che aggiunge un nuovo tassello nella ricerca sui gender studies indagando le relazioni tra corpo, arte e politiche dello sguardo nella situazione storica che dal Secondo dopoguerra, e in particolare tra gli anni Sessanta e Settanta, arriva fino ai nostri giorni.
Il libro: L'azione che ha coinvolto il corpo nell'arte ha rovesciato lo sguardo, ha provocato un radicale capovolgimento della percezione e dei paradigmi culturali. C'è il corpo e con più evidenza nelle azioni di Gina Pane, per trattare il dolore individuale e politico; c'è il corpo nelle performance/azioni di Joan Jonas mentre interagisce con oggetti, ambienti, disegno e tecnologie, ma c'è anche il corpo nella pittura di Nancy Spero, nella scultura di Louise Bourgeois, nel cinema di Chantal Akerman.
Certo è che la premessa dalla quale le artiste sono partite è che ogni cambiamento non può che partire da un cambiamento di sé, dove il sé, all'interno di una fenomenologia del soggetto, è colto nel suo divenire, nelle sue trasformazioni. La domanda, a un certo punto, non è stata più chi siamo ma come siamo diventati quello che siamo e come possiamo diventare.
Questo libro aggiunge un nuovo tassello nella ricerca sui gender studies indagando le relazioni tra corpo, arte e politiche dello sguardo nella situazione storica che dal Secondo dopoguerra, e in particolare tra gli anni Sessanta e Settanta, arriva fino ai nostri giorni.
“Ho scelto di concentrarmi sul rapporto tra arte e emozioni a partire dalla posizione centrale che il corpo ha avuto e ha ancora, anche se differentemente rispetto al passato, nella sperimentazione del Novecento. Ermeneutiche, tentativi di definizione, iconografie diversamente riferiti al corpo e ai poteri simbolici ad esso relativi, hanno avuto un grande spazio nell'arte di tutti i tempi. Ma il problema, sì il problema, che pone il XX secolo e soprattutto la seconda metà del secolo al di là della seconda guerra mondiale, è nel fatto che il corpo entra direttamente in azione. Il corpo diventa pratica significante ovvero produce e agisce processi di significazione. Questo non vuol dire che l'immagine o i processi di simbolizzazione siano finiti. Infatti considerare il corpo soltanto come entità che agisce fisicamente è forse, alla luce di quanto è poi emerso, anche nell'arte, riduttivo. Il corpo è anche traccia, impronta, memoria e immaginazione.”
Carla Subrizi
L’autrice Carla Subrizi, (Roma, 1958), insegna Storia dell’arte contemporanea presso La Sapienza Università di Roma. Dirige la Fondazione Baruchello. Ha curato mostre in Italia e all’estero. Tra i suoi libri: Azioni che cambiano il mondo. Donne, arte e politiche dello sguardo (Milano 2012), Baruchello. Certe idee (Milano, 2011), Introduzione a Duchamp (Roma-Bari, 2008), Europa e America 1945-1985. Una nuova mappa dell’arte (Roma, 2008), Verifica incerta. L’arte oltre i confini del cinema (Roma, 2004), Il corpo disperso dell’arte (Roma, 2000).