Eva Gerd – Oblio lento
Il curatore della mostra, Antonio Arevalo, ha scritto: “Giocare con i concetti di vita e di morte, assottigliare il limite tra repulsione e attrazione, sono queste le mosse tattiche con cui Eva Gerd muove la sua ricerca artistica, la costruzione di un alfabeto della forma, l’enigma della femminilità che cela in sé un linguaggio arcano, genesi, origini.
Comunicato stampa
La Galleria Miralli di Viterbo, nella sua sede di Palazzo Chigi, in via Chigi 15, è lieta di ospitare la personale di Eva Gerd intitolata “Oblio lento“, dal 28 aprile al 18 maggio 2013. 28 le opere presenti in galleria: 15 ossa rivestite, 16 disegni, 5 strumenti chirurgici rivestiti e 2 vestiti rielaborati.
Il curatore della mostra, Antonio Arevalo, ha scritto: “Giocare con i concetti di vita e di morte, assottigliare il limite tra repulsione e attrazione, sono queste le mosse tattiche con cui Eva Gerd muove la sua ricerca artistica, la costruzione di un alfabeto della forma, l'enigma della femminilità che cela in sé un linguaggio arcano, genesi, origini. Gli oggetti utilizzati per la costruzione dell'opera sono ossa animali, femori, teschi, omeri, clavicole, elementi per loro natura inerti e silenti, raccolti dall’artista che ne ha fatto il proprio, privilegiato, veicolo d' espressione. Tornano alla luce, come svegliati da un letargo durato un giorno, un mese o un anno, per poi vestirsi e divenire parte d'un incantesimo in bilico tra bianco e colore, tra vita e morte. Questi oggetti acquistano una nuova esistenza grazie a leggerissime trame ricamate che l’artista opera su di essi; un connubio di estrema suggestione che suggerisce la natura vibrante dell’uomo così come la sua caducità. Una metafora, vita e trapasso, splendore e declino, eleganza e nudità. Un appello all’inquietudine presente costruita scavando nel passato. Le varie parti di un tutto disperso. Eva Gerd guarda dunque al corpo nei suoi più essenziali elementi come strumento di elaborazione della memoria, riveste le inerti nudità, le nobilita, le colora, le anima, attraverso raffinati merletti interamente realizzati a mano su pregiati tessuti, seta, organza e tulle, restituendo palpito a queste tracce dimenticate e consunte ed una dignità di aspetto e contenuto. In questa mostra pensata appositamente per la Galleria Miralli di Viterbo, presenta i disegni a matita e le sue ormai conosciute forme/Osse/sculture. Queste opere sono qualcosa che ha vissuto sulla terra e che ora continua a vivere in forma diversa nel suo significato più sublime, perché l'arte comprende ogni attività umana creativa di espressione estetica, priva di qualsiasi pregiudizio da parte dell'artista che compie l'opera rispetto alla situazione sociale, morale, culturale, etica e religiosa”.
Eva Gerd è nata a Copenhagen, in Danimarca, nel 1963. Ha studiato scultura e installazione presso la Royal Academy of Art nel suo paese. Ha vissuto quattro anni in Sicilia, a Catania e tre anni a Città del Messico, per poi trasferirsi in Italia, dove vive e lavora.