Diego Angelico Escobar – Play the city
Il progetto “Play the city” nasce con l’intento di dare spazio al suono e creare un immaginario di spazi sonori. La riflessione analizza il rapporto tra l’architettura, capace di mutare l’aspetto delle città romperne gli schemi e migliorarne la qualità, e lo spazio dei sensi, la spazialità dell’ascolto, il tempo del suono, il suono come arte.
Comunicato stampa
Continuano a Interno 14, lo spazio dell’AIAC – Associazione Italiana di Architettura e Critica, gli eventi incentrati sul tema del grado zero_la dimensione dell’impossibile con le opere dell’italo-messicano Diego Angelico Escobar. Giovane artista-architetto attivo tra Milano, New York e Città del Messico.
Il progetto “Play the city” nasce con l’intento di dare spazio al suono e creare un immaginario di spazi sonori. La riflessione analizza il rapporto tra l’architettura, capace di mutare l’aspetto delle città romperne gli schemi e migliorarne la qualità, e lo spazio dei sensi, la spazialità dell’ascolto, il tempo del suono, il suono come arte. Lo spazio pubblico posto al centro delle ricerche, sensibile, mutevole, comunicativo esteticamente e socialmente, è esemplificato nelle sale espositive. Le opere sonore e video pongono nuovi interrogativi e cercano di dare risposte a una riflessione artistica che induce al cambiamento della percezione e indaga le possibilità dell’ascolto collettivo.
L’esposizione include un’opera in collaborazione con l’architetto Giulia Margherita Dalla Bona.
OPENING: 29 APRILE 2013 ORE 18,30
L’iniziativa non si prefigge finalità commerciali di alcun genere, ma fa parte delle attività culturali dell’associazione AIAC.