Ogni uomo è un’isola
Il progetto, dedicato alla costante relazione tra l’uomo adulto e l’infanzia, prende le mosse da una frase tratta da “Il racconto dell’isola sconosciuta” di José Saramago.
Comunicato stampa
Il progetto, dedicato alla costante relazione tra l’uomo adulto e l’infanzia, prende le mosse da una frase tratta da “Il racconto dell’isola sconosciuta” di José Saramago.
La riflessione dello scrittore sulla necessità di allontanarsi metaforicamente da sé, per potersi davvero conoscere, guida il progetto che muove dalla considerazione dell’infanzia come la parte più profonda dell’adulto, intesa nell’ottica dei suoi condizionamenti e della necessità di guardare, con distanza, a sé stessi per potersi (ri)trovare, scoprendosi fino in fondo.
Gli artisti invitati,
Marina Ballo Charmet
Iginio de Luca
Ottonella Mocellin e Nicola Pellegrini
Elena Nonnis
ognuno secondo la propria ricerca, hanno affrontato il mondo infantile lasciando emergere la duplicità dell’io (bambino e adulto). Talvolta in maniera diretta, talaltra attraverso una proiezione esterna o prospettiva altra, in tutte le opere proposte è centrale l’elemento dell’io e, in certo modo, l’emersione della memoria di ciò che si è stati e si continua ad essere.
Il dialogo tra i lavori, consente di sondare le varie sfumature di un indissolubile rapporto intimo e la tensione tra questo e il tentativo di raggiungere una giusta distanza percettiva.
La mostra rientra nel programma degli eventi a latere del Salone Internazionale del Libro di Torino 2013.