Sirous Namazi
La galleria Erica Fiorentini Arte Contemporanea inaugura la prima mostra personale a Roma dell’artista iraniano Sirous Namazi. E’ presente una selezione di opere che trattano i temi principali della sua ricerca.
Comunicato stampa
La galleria Erica Fiorentini Arte Contemporanea inaugura la prima mostra personale a Roma dell’artista iraniano Sirous Namazi. E’ presente una selezione di opere che trattano i temi principali della sua ricerca.
Namazi si serve di oggetti di scarto della quotidianità spesso riferiti alla società dei consumi, togliendoli dal loro contesto originario e incorporandoli come parti di sculture o strutture fino a creare nuovi ibridi.
Il processo artistico ha molto a che fare sia con la demolizione e la destabilizzazione, che con la creazione e la costruzione costituendo un richiamo al senso di precarietà proprio del mondo attuale nel quale il ritmo frenetico dei cambiamenti e di avvicendamento delle cose, rende fragili i confini tra gli spazi dell’esistenza, da quello intimo e privato, a quello più allargato delle relazioni sociali e istituzionali, mettendo in crisi il concetto d’identità ( serie Interiors).
L’artista dimostra come, in un mondo ossessionato dal mito del progresso, i materiali di riciclo possano andare a costituire le fondamenta di una nuova e originale composizione, visivamente forte e convincente (Patterns of Failure).
Per comprendere il lavoro di Namazi, è interessante stabilire un collegamento con il processo di integrazione che l’artista ha dovuto affrontare come rifugiato politico all’età di quindici anni, e il suo ingresso nel mondo dell’arte.
Il tema ossessivo del paesaggio urbano sintetizzato in un modulo abitativo, ripetuto in modo seriale e assemblato fino a costruire differenti sculture multicolori (Modules, Collages 3D), costituisce un ulteriore esempio emblematico di questo processo, così come i grandi Containers, presentati alla 52° Biennale di Venezia, possono essere letti come pure forme, ma anche - aperti verso il “mondo” - come rovesciamento della prospettiva che ne dissolve il volume definito in uno “spazio naturale”.
Sirous Namazi (1970, Kerman - Iran)
All’età di quindici anni, a causa della Rivoluzione Iraniana, lascia il suo Paese natale e si trasferisce a Malmö, in Svezia. Nel 1998 Namazi consegue il diploma di Master in Fine Arts alla Malmö Art Academy ed inizia ad esporre nei più importanti musei e gallerie di tutto il mondo.
Nel 2012 espone alla mostra inaugurale “Place” all’Artipelag di Värmdö ed è presente nel 2010 con una personale alla Fundacio Joan Mirò di Barcellona (Spagna) e nel 2009 alla Lunds Konsthall (Lund, Svezia).
Ricordiamo inoltre la partecipazione a “Fragile” Musée d’Art Moderne di Sant-Etienne (Francia), Art Berlin Contemporary (2008 - Germania), “Eurasia” al MART- Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto e “Moto Proprio” al Palazzo Ducale di Sassuolo. Alcuni suoi lavori sono presenti anche nella Collezione La Gaia di Busca (CN).
Nel 2007 rappresenta la Svezia nel Padiglione Nordico della 52° Biennale di Venezia (2007); inoltre nel 2004 partecipa all’Attraktion Art Fair di Stoccolma e a numerose edizoni di Art Basel. Tra i premi citiamo l’Edstrandska Award del 2012 e il Carnegie Art Award, come Miglior Giovane Artista Emergente, nel 2006.