Frida Kahlo e Carol Rama. Tenerezza rivoluzionaria
L’idea di mettere a confronto, partendo dalla lettura di due loro biografie recentemente pubblicate, Frida Kahlo e Carol Rama come artiste e come donne, nasce soprattutto dalla assoluta attualità del loro essere rivoluzionarie nel senso di aver affrontato il processo artistico della creazione in modo originale trasformando elementi di debolezza in punti di forza devastante.
Comunicato stampa
FRIDA KAHLO E CAROL RAMA
Tenerezza rivoluzionaria
Mercoledì 8 maggio alle 18.00
presso il Circolo dei Lettori
via Bogino, 9 A (Torino)
Incontriamo
Gianna Besson,
autrice di
“Carol Rama, casta sfrontata stella” Edizioni Prinp
Gérard Roero di Cortanze*, autore di
“Frida Kahlo, la bellezza terribile” Gaffi Editore
Interverranno
Maria Cristina Mundici
Storica dell'arte,
Archivio Carol Rama
Silvio Valpreda
Artista pop concettuale,
scrittore e curatore.
*(interverrà attraverso una videointervista esclusiva di Silvio Valpreda)
L’idea di mettere a confronto, partendo dalla lettura di due loro biografie recentemente pubblicate, Frida Kahlo e Carol Rama come artiste e come donne, nasce soprattutto dalla assoluta attualità del loro essere rivoluzionarie nel senso di aver affrontato il processo artistico della creazione in modo originale trasformando elementi di debolezza in punti di forza devastante.
È passato più di un secolo dalla nascita di Frida Kahlo, undici anni in meno dalla nascita di Carol Rama, ma la loro carica eversiva, in un mondo solo apparentemente cambiato, è ancora utile e moderna.
Frida Kahlo era contemporanea, e se ne sentiva profondamente parte tanto da falsificare alcuni suoi dati biografici, delle tre grandi rivoluzioni (Messico, Russia e Spagna) dell’inizio del XX secolo, ciascuna a suo modo abortita e istituzionalizzata; attualmente attraverso una banalizzazione folclorica ed una riduzione di genere anche la sua arte rischia l’istituzionalizzazione nella definizione esotico femminile. È invece molto interessante approfondire il suo lavoro e la sua biografia per non perderne la capacità di comunicazione.
Così come avviene nella pittura di Frida Kahlo, anche nelle opere di Carol Rama vi è una forte componente autobiografica. Nei lavori di Carol Rama ogni personaggio, ogni oggetto che compare sulla scena dell'opera trova il suo riscontro nella storia e nella memoria personale. Corpi femminili troncati, dentiere, letti di contenzione, sedie a rotelle, animali, scarpe e altro, sono i soggetti dei primi acquerelli, che negli anni della loro esecuzione (1936-1946) furono talmente anacronistici da risultare inaccettabili (la sua prima personale nel 1945 fu bloccata, le opere sequestrate). Questi lavori riflettono le angosce e le fantasie di una giovane donna, che ha dovuto di colpo confrontarsi con gli aspetti più traumatici della vita, dopo un'infanzia piuttosto protetta nella casa paterna.