Asta Meldal Lynge
Lavorando con diversi media ma con la prevalenza di video e collage, cerca di esplorare l’immagine navigando tra parametri diversi di rappresentazione al fine di analizzare la costruzione e la produzione dell’immagine stessa.
Comunicato stampa
Luce gallery e' lieta di ospitare la prima mostra personale di Asta Meldal Lynge.
Lavorando con diversi media ma con la prevalenza di video e collage, cerca di esplorare l'immagine navigando tra parametri diversi di rappresentazione al fine di analizzare la costruzione e la produzione dell'immagine stessa.
Nella mostra viene costruito un muro addizionale di collages di grandi dimensioni, svolto su drywall, che si distanzia dalla parete originale. L'installazione è allo stesso tempo immagine e muro, in un contesto autonomo ma anche di variazione architettonica dello spazio della galleria. Come parte di un'immagine più grande, i collages sono un tentativo di espansione dell'immagine nel riesame della tradizione del collage astratto stesso.
L'artista presenta un nuovo video in cui l'immagine documenta il reale attraverso la cornice del suo obiettivo, distorcendo e filmando il soggetto in una sorta di compromesso tra materiale ed immateriale, il video enfatizza una serie di sequenze di registrazione, ma la telecamera viene mossa violentemente. L'immagine viene restaurata dall'artista nel montaggio del film, in cui viene ripristinato ogni singolo fotogramma nel tentativo di sostenere il video stesso in modo indipendente dalla registrazione originale.
Le riprese che appaiono in Camera Shake fluttuano tra l'astrazione e la rappresentazione del oggetto, rivelando nel video il confine dell'immagine stessa identificato dal margine nero che compare sullo sfondo.
Considerazioni di differenze temporali si manifestano nei due tipi di lavori presentati dall'artista: l'impulsività e l'intuizione della gestualità nei collages contrastano la manipolazione lenta e meticolosa del lavoro presente nel video.
La diversa condizione di materialità della cornice nei collages è messa a confronto con quella immateriale della cornice presente nel video, alludendo alla metaforica abilità di essere formalizzate, offrendo un'analisi sulla nostra capacità di comprendere l'immagine.
Asta Meldal Lynge e' nata a Copenhagen nel 1988. Si è recentemente trasferita a New York dove vive e lavora. Ha partecipato alle mostre collettive tenutesi al Kunsthal Charlottenborg di Copenhagen e alla 55 Sydenham Rd. Gallery di Sydney.
English version
Luce Gallery is pleased to announce the first solo show by Asta Meldal Lynge.
Working with various mediums but predominantly with moving images and collage, Asta Meldal Lynge's work explores the topos of the image. Navigating the representational parameters, much of the work is concerned with the constructs of image production relative to its indigenous medium and creation.
In the exhibition an additional wall of works on sheetrock is installed. The installation is at once image and wall, autonomous and self-contained in its dismissal of the existing architecture of the gallery. Ruminating on the system of display, this intervention presents itself as part of a greater system of images. Returning to the idea of the topos of the image, the collages are attempts to expand on this by re-examining the tradition of abstract collage considering the current cultural context of an arguably saturated image production and distribution.
In Camera Shake the artist document reality and its ability to frame, distort and direct a subject is negotiated through an increased awareness of (im-)materiality. The video encompasses a sequence of recordings of different facades and buildings but the camera is violently shaken and this distorts the image which is then somewhat restored in the editing of the video; here Asta re-positions every single frame (25 fps) in an attempt to sustain a still shot of the subject independent of the initial composition of the original frame of the video. The video-image appearing in Camera Shake fluctuates between surface-abstraction and object-representation, revealing the edge of the video-frame at times.
Different temporal considerations are presented in the works: the impulsiveness and intuitive action within the collages contrasts the painstaking manipulation of the video Camera Shake. The conditions of the frame (be that one from a video or an actual physical boundary) allow the materials of the works and their inherent metaphorical abilities to be formalized, thus offering a view into our understanding of images as well as technological acuity in obtaining visible impressions.
Asta Meldal Lynge was born in Copenhagen in 1988. She has recently moved to New York where she works and lives. She was included in group shows at Kunsthal Charlottenborg in Copenhagen and 55 Sydenham Rd. Gallery in Sydney.