Asta 21
Saranno quattro gli appuntamenti di maggio alla Casa d’Aste Pandolfini. Nella sede di palazzo Ramirez Montalvo, in Borgo degli Albizi a Firenze, si terranno infatti quattro giorni di vendita.
Comunicato stampa
Saranno quattro gli appuntamenti di maggio alla Casa d’Aste Pandolfini. Nella sede di palazzo Ramirez Montalvo, in Borgo degli Albizi a Firenze, si terranno infatti quattro giorni di vendita: il 21 maggio andranno all’incanto Argenti, Monete, Gioielli e Orologi da polso, il 22 maggio il neo Dipartimento di Stampe e Disegni, diretto da Antonio Berni, proporrà la prima asta Pandolfini interamente dedicata alle opere su carta, mentre il 23 e 24 maggio, in chiusura, si terrà la vendita di Dipinti antichi e del secolo XIX, mobili ed arredi provenienti da una collezione milanese e da altre proprietà private. L’esposizione si terrà a Firenze, nelle sale di Pandolfini, da venerdì 17 a lunedì 20 maggio, dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 19 mentre la settimana precedente, dal 9 all’11 maggio, nella sede milanese di via Manzoni 45, dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18, sarà esposta una selezione dei lotti.
21 maggio
Apre la tornata di aste, una giornata di vendita di Argenti, Monete, Gioielli e Orologi da polso. Tra gli argenti, 130 lotti circa, sono di notevole interesse i serviti di posate: da segnalare un servito di manifattura londinese entro scatola in legno composto di centocinquantasette pezzi (stima 4.000/6.000); uno di manifattura italiana con punzoni del fascio (stima 3.500/4.500 euro), anch’esso entro scatola, composto di centodiciotto pezzi; uno, modello San Marco, composto di centotrentaquattro pezzi (stima 5.000/7.000 euro) ed infine un altro importante servito in argento sterling riccamente cesellato, composto di centonovantaquattro pezzi (stima 6.500/8.000 euro). Di notevole pregio anche un servito da tavola firmato Settepassi, in argento sterling, composto di novantotto pezzi tra coppette lavadita, piatti e tazze da brodo (stima 20.000/25.000 euro). Molti saranno poi i vassoi e le guantiere proposte in questa sessione di vendita. Tra le altre cose, si segnalano una coppia di guantiere in argento sterling (stima 4.000/6.000 euro) e un grande vassoio centrotavola di manifattura inglese del Settecento (stima 3.500/5.000 euro). Anche per l’argenteria sacra saranno presenti degli esemplari di pregevole fattura fra cui un’acquasantiera del secolo XVIII (stima 3.000/5.000 euro).
Nel catalogo dei gioielli e orologi ci saranno circa 300 i lotti. Per chi cerca nell’acquisto un modo per investire, segnaliamo due lotti costituiti da nastri in oro puro (24 kt), rispettivamente di 284 e 315 grammi, stimati rispettivamente 7.000 e 8.000 euro, e i vari lotti costituiti da diamanti con certificato Gemmologico. Fra questi, un diamante taglio brillante di ct 4,67, colore J purezza VS1, stimato 30.000/35.000 euro. Tra i gioielli d’autore, segnaliamo invece due gioielli realizzati rispettivamente da Franco Cannilla e Uncini per la storica gioielleria romana Masenza, che a partire dagli anni ’50 dette nuovo impulso al gioiello d’autore, realizzando, mediante la collaborazione di pittori e scultori una serie di pezzi unici. Si tratta rispettivamente di un bracciale in oro giallo a grandi maglie marine sbalzate realizzato su disegno dello scultore Franco Cannilla, stimato 3.000/4.000 euro, e di un bracciale in oro giallo, smeraldi e diamanti, stimato realizzato da Masenza su disegno del pittore e scultore Giuseppe Uncini, stimato 3.000/4.000 euro. Fra i gioielli antichi segnaliamo infine un bracciale del sec. XIX, realizzato con cammei in conchiglia elegantemente intagliati a figure classiche e montati in oro giallo, stima 2.500 /3.500 euro.
Fra gli orologi da polso, infine, il top lot è senz’altro il Rolex Daytona Paul Newman Ref. 6239, in acciaio, prodotto nel 1968, stimato 40.000/50.000 euro. Interessante per la complicazione del movimento è il Daniel Roth Tourbillon, Numero 7, 1990 circa, in platino, con scatola e garanzia, stimato 15.000/20.000 euro. Numerosi poi gli orologi-gioiello per signora: fra questi il Patek Philippe Ref. 4117, prodotto negli anni ’70, in oro bianco, diamanti e ali di farfalla. La particolarità di questo orologio, per altro di forma più che classica, è data dall’uso delle ali di farfalla con cui sono rivestite le maglie del bracciale ed il quadrante, ciascuno montato in oro bianco e profilato in brillanti per ct 8 circa. La stima è di 10.000/14.000 euro. E ancora: il bracciale-orologio Vacheron & Constantin, anni ’60, la cui cassa in oro bianco è montata entro un bracciale a doppia fila di brillanti per ct 6,50 circa, stimato 6.000/8.000 euro; la collana-orologio Piaget, anni '70, Ref. 6865P63, in oro giallo 18 kt e lapislazzuli, realizzata ad una lunga fila di maglie ad anello in oro martellato a cui è sospeso il quadrante ovale in lapislazzuli, stimata 5.500/6.500 euro.
22 Maggio
Il secondo giorno è dedicato alla Stampe e Disegni Antichi e Moderni, prima asta interamente dedicata alle opere d’arte su carta che, come dicevamo, inaugura il neo Dipartimento di Stampe e Disegni diretto da Antonio Berni. Andranno all’incanto circa 280 lotti, fra stampe e disegni dal XVI secolo ai primi anni del XX, per una panoramica di opere dei grandi maestri che hanno fatto la storia della grafica. Fra le stampe, segnaliamo un Sant’Eustachio di Albrecht Dürer, bulino del 1501 stimato 7-9.000 euro; un raro bulino di Giovanni Paolo Cimerlini, raffigurante Europa nel paesaggio fluviale proveniente dalla Collezione di Federico Augusto II di Sassonia (2.500/3.000 euro); il Ritratto di Jan Uytenbogaert di Rembrant, acquaforte del 1635 (5.000/5.500 euro) e una rarissima acquaforte di Gaetano Gandolfi, Studio di 5 teste (1.000/1.200 euro).
Fra i disegni antichi, nucleo centrale del catalogo, due importanti inediti: uno Studio per volto di donna di Alessandro Allori (stima 5.000/7.000 euro) e una rara Caricatura di uomo barbuto con grande cappello del Guercino (stima 5.000/6.000). E ancora, Francesco Fontebasso, Giandomenico Tiepolo, Donato Creti, Gaetano Mauro e Ubaldo Gandolfi e numerosi fogli di Scuola emiliana del XVIII secolo.
Nella sezione dedicata ai Disegni di Scuola Neoclassica e del XIX secolo, un noto disegno di Pelagio Palagi, Scenografia con Roma in fiamme da una collezione bolognese e un grande pastello di Antonio Fontanesi, Sole di primavera del 1875/78.
Infine una menzione particolare merita la collezione di 191 disegni di Cipriano Efisio Oppo (Roma 1891 – 1962) per la rivista “L’idea nazionale”, importante ed ampia documentazione sui disegni della Grande Guerra, vero highlight dell’asta. La collezione, proveniente da un’importante collezione fiorentina e già in Collezione Ojetti, completa il corpus conservato al Gabinetto Nazionale delle stampe dell’Istituto Nazionale per la Grafica. Già presentata in prestigiose mostre pubbliche.
Per il XX secolo opere, fra gli altri, di Morandi, Giacometti e Grosz.
23 e 24 Maggio
Giovedì 23 e venerdì 24 maggio, andranno all’incanto Dipinti antichi e del secolo XIX, mobili ed arredi provenienti da una collezione milanese e da altre proprietà private. Il catalogo, di circa 400 lotti, raccoglie opere ed arredi di tre proprietà. La prima giornata, il 23 maggio, è dedicata ad una collezione milanese, mentre il 24 maggio include opere e arredi da una proprietà torinese ed una fiorentina.
La prima giornata l’attenzione verterà soprattutto sulle opere pittoriche, dipinti antichi e dell’800, incentrate su opere di scuola lombarda , piemontese e veneta. Tra le opere più importanti, tra i dipinti antichi, un Noli me tangere e Gesu’ tentato nel deserto, attribuiti ad Alessandro Magnasco e Clemente Spera, olii su tela, stimati 20.000/30.000 euro ciascuno. Interessante poi un nucleo di opere di Bernardino Bison, tra cui un piccolo rame raffigurante la Sacra Famiglia con San Giovannino, stima 8.000/12.000, e due importanti olii su tela: L’Atelier dell’antiquario, stima 40.000/60.000 euro e Il Coro dei Cappuccini, stima 40.000/60.000 euro. Il nucleo più importante è costituito dalle opere del XIX secolo. Molti gli autori lombardi, veneti e piemontesi presenti, tra cui Giuseppe Bisi, Federico Faruffini, Giacomo Trecourt, Giuseppe Molteni, Giovanni Carnovali, Antonio Fontanesi, Luigi Scrosati, Angelo Morbelli, Tranquillo Cremona, Daniele Ranzoni, Luigi Conconi, Giuseppe Pellizza da Volpedo, Emilio Longoni, Carlo Fornara e Mosè Bianchi. Tra le opere più importanti, segnaliamo il Tramonto sul canale di Mazzorbo di Angelo Morbelli, olio su tela, firmato e datato 1912 (stima 50.000/70.000 euro), un Ritratto dell’avvocato Pier Ambrogio Curti di Tranquillo Cremona, olio su tela, stima 20.000/30.000 euro, lo Chalet svizzero e l’Autoritratto di Federico Faruffini, olii su tela, stimati entrambi 20.000/30.000 euro e un Paesaggio con albero di Pellizza da Volpedo, tempera su cartone (stima 25.000/35.000 euro). Infine un bel nucleo di disegni e stampe tra cui un bel disegno di Giovanni Segantini, L’ ultima fatica del giorno, penna ed inchiostro su carta (stima 8.000/10.000 euro) e un nucleo di acqueforti di Conconi.
La proprietà piemontese si caratterizza per molte opere di scultura e di pittura che documentano la passione del proprietario: la caccia. Poi dipinti, disegni e stampe a carattere storico e alcuni bozzetti e manifesti francesi del primo ‘900. Tra gli altri segnaliamo due Jules Cheret: Fleur de lotus, litografia a colori (stima 2.000/2.500 euro) e Paris Cancan, litografia a colori (stima 1.500/2.000 euro).
Nella proprietà fiorentina, infine, oggetti e arredi di alta epoca, ma soprattutto un bel nucleo di trenta disegni di Lorenzo Viani. Tra gli altri, spiccano Due figure maschili, penna e inchiostro su carta (stima 1.500/2.000 euro) e un Uomo con cappello, penna e inchiostro su carta.