Omar Galliani – Il sogno della Principessa Lyu Ji
Il Caffè più antico del mondo, presenta la dodicesima edizione di “Temporanea – Le Realtà possibili del Caffè Florian”, con la mostra “Il Sogno della Principessa Lyu Ji” di Omar Galliani, curata da Stefano Stipitivich.
Comunicato stampa
Dal 30 maggio al 30 settembre il Caffè Florian di Venezia, il Caffè più antico del mondo, presenta la dodicesima edizione di “Temporanea - Le Realtà possibili del Caffè Florian”, con la mostra “Il Sogno della Principessa Lyu Ji” di Omar Galliani, curata da Stefano Stipitivich.
Dopo Bruno Ceccobelli, Mimmo Rotella, Fabrizio Plessi, Gaetano Pesce, Luca Buvoli, Arcangelo, Irene Andessner, Fausto Gilberti, Botto&Bruno, Marco Tirelli e Pietro Ruffo, ecco il turno del celebre artista emiliano il quale reinterpreterà la “Sala Cinese” tanto amata da Henri de Régnier.
Il Florian continua così da più di vent’anni ad essere protagonista, durante la Biennale d’Arte Contemporanea, di un’iniziativa artistica con la quale si vuole ricordare che proprio all’interno dello storico locale di Piazza San Marco nel 1893 nacque l’idea, grazie a Riccardo Selvatico e ad altri intellettuali veneziani, di organizzare la Prima Esposizione della Città di Venezia, conosciuta poi internazionalmente come la Biennale.
Per quattro mesi la Sala Cinese del Florian, dal pavimento al soffitto, tavolini, divanetti e sedie comprese, sarà costellata da una pioggia di simboli, il regno di una Principessa da sogno: fiori, libri, pergamene, strumenti musicali, carte di un regno di terra e di acque, insieme all’occorrente per rendere ancora più affascinate una bellezza che è già assoluta perfezione.
L’istallazione dedicata a Lyu Ji, meravigliosa Principessa d’Oriente, è un vero atto d’amore da parte dell’artista. In Lyu Ji Omar Galliani focalizza i suoi ricorrenti personaggi femminili e, insieme, la sua passione per l’Oriente. L’istallazione al Florian è un sublime, intenso omaggio alla femminilità, alla magia di uno sguardo dagli occhi color della notte, all’immagine reale e a quella evocata, potremmo dire all’aura, di ogni donna. Un atto d’amore sensualissimo, pregnante e insieme etereo di ogni uomo innamorato per la sua donna. E insieme un omaggio all’Oriente e alla Cina, territorio dove l’artista emiliano è da anni protagonista con mostre nei grandi musei dei diversi Paesi.
Niente meglio di Venezia e dell’unico Caffè che negli anni di Casanova e Goldoni ammetteva anche le donne, per dar conto di questo profondo innamoramento, del legame tra l’artista e il femminino, tra l’uomo e quel meraviglioso, eterno mistero che è la donna.
La magica stanza "disegnata" avrà come destino il viaggio in quanto si sposterà poi negli altri Florian del mondo. Lyu Ji continuerà il suo viaggio quale ambasciatrice tra oriente e occidente.