Que(e)rdenker
Il tema queer declinato nel concetto di Querdenker è la base con cui i 4 studenti dell’Accademia di belle arti di Düsseldorf si sono confrontati.
Comunicato stampa
Que(e)rdenker
“Sostenere che un tema possa ritornare idea, e che di nuovo da idea si possa trasformare in concetto, e che da concetto si concretizzi e venga declinato in espressione artistica, è questo l’intento della mostra Que(e)rdenker. Il tema queer e glbt che il festival da due anni affronta non è altro che il precipitato di un’idea molto più vasta che riguarda tutta la società e, diagonalmente, attraversa la storia della cultura occidentale. L’idea della lotta al pensiero costituito, al pensiero quadrato all’interno del quale far entrare tutta la società. Chi resta fuori da questo quadrato è necessariamente reietto, rifiutato e non riconosciuto. Chi si unisce a questa lotta è un Querdenker, un pensatore diagonale secondo la definizione di De Bono, che si pone in termini oppositivi alle logiche dominanti e oppressive. Il pensiero Querdenker ammette la possibilità di non pensare in termini binari, vero/falso, giusto/sbagliato, ma di aprire a una terza possibilità, a una quarta, a infinite e non relativizzanti possibilità di espressione. Il tema queer declinato nel concetto di Querdenker è la base con cui i 4 studenti dell’Accademia di belle arti di Düsseldorf si sono confrontati. Eredi ed epigoni della scena artistica che ha formato e promosso Querdenker come Beuys, Hoehme, Royen, gli artisti Katharina Madethaner della classe di Richard Deacon, Niko Ikonomeas, Liza-Julie Rüpling e Talisa Lallai della classe di Georg Herold presentano opere che hanno un punto di partenza comune, quello di lavorare su materiali e idee semplici, su oggetti quotidiani riconoscibili e comuni – carta millimetrica, immagini pubblicitarie, ombre, casse di birra, utensili domestici, linee — ma di mostrarli dimostrando la possibilità di concepirli e farli osservare attraverso nuove prospettive, non ordinarie, non quadrate, di osservarli diagonalmente, lateralmente, nel senso meno consueto, non cercando il nuovo né il perturbante ma per mostrare semplicemente un’altra via di osservazione, un’altra luce, quella Que(e)r.”
Alessandro Pinto
La mostra è un evento all’interno del Queer Sicilia Film Festival ed è promossa dallo scambio artistico e culturale Düsseldorf-Palermo in collaborazione con Temporary Museum