Creativita’ Performante
“Creare è dare una forma al proprio destino” scriveva Albert Camus, filosofo e saggista francese, e proprio plasmando le vicende della fatalità emergono esecuzioni di grande impatto. L’arte contemporanea sempre meno è propensa ad accettare restrizioni poste ed imposte dai soliti supporti e dai mezzi più comuni: per questo, ogni ricerca nasce da studi, passioni stimolate, percepite ed attuate seguendo inclinazioni primordiali.
Comunicato stampa
La creatività è il cardine della vita
Artisti: Roberto Andreoli, Roberto Bovi, Dario Galante, Andrea Zuppa
"Creare è dare una forma al proprio destino" scriveva Albert Camus, filosofo e saggista francese, e proprio plasmando le vicende della fatalità emergono esecuzioni di grande impatto. L’arte contemporanea sempre meno è propensa ad accettare restrizioni poste ed imposte dai soliti supporti e dai mezzi più comuni: per questo, ogni ricerca nasce da studi, passioni stimolate, percepite ed attuate seguendo inclinazioni primordiali. Il concetto di ‘performante’ è legato all’ambito automobilistico tendenzialmente, noi lo applichiamo all’arte per la prima volta, per questo sono stati selezionati artisti ed opere d’arte ‘performanti’ come un motore potente, affidabili, che alimentino idee propulsive ed originali. Roberto Andreoli, Roberto Bovi, Dario Galante, Andrea Zuppa si sono espressi con astrazione e figurazione contro a tutto ciò che è formale e ripetitivo: un inno alla creatività a tutti i costi, quella indecifrabile; ‘innovazione ed estro’ al di là degli schemi. Roberto Andreoli crea solo con acquerello figurazioni sempre differenti attinenti l’ambito musicale e quotidiano: orientandosi tra figure femminili e paesaggi la sua arte è particolareggiata, minuziosa, ricercata, precisa ed elegante sempre individuata con toni soavi, leggeri e leggiadri. Roberto Bovi si avvale di diverse tecniche, disparati supporti, approcci figurativi e astrattisti per esprimere le sensazioni e l’unica passione artistica che lo regola. Artista poliedrico, spesso affida alle opere ‘il senso di incompiuto’ lasciando, così, all’osservatore la libertà di interpretare la completezza dell’opera. Dario Galante parte da geometrie astratte e gestuali con delineazioni nette e tonalità definite per giungere all’astrattismo geografico e, poi, alla ‘figurazione astratta’. La materia è parte integrante dell’opera e, avvalendosi di stucchi ed eco malta, si creano superfici tridimensionali sino ad arrivare a creazioni in cui si squarcia la tela e si usano diversificati materiali con innovazione e genilità. Andrea Zuppa si avvale dell’acquerello per creare sia opere figurative che astratte. Il mondo circostante lo ispira, dalla notizia al telegiornale alle confessione delle sue amiche: ed ecco che tra figurazione ed astrazione emergono toni soavi e forme definite e soavi; con una grande ed abile capacità di ‘dominare l’acqua’ Zuppa spontaneamente compie il primo passo e si avvale della libertà espressiva per la creazione finale.