Gaetano Orazio / Quadri da un mondo perduto
Mostra personale di Gaetano Orazio – Quadri da un’esposizione e mostra collettiva Quadri da un mondo perduto.
Comunicato stampa
GAETANO ORAZIO
Quadri da un’esposizione
Come nelle quadrerie seicentesche, i dipinti rivestono le pareti fino al soffitto. I quadri sono disposti senza seguire criteri cronologici, accostati secondo le loro dimensioni ed i loro effetti cromatici.
A cura di | GIAMPAOLO CAGNIN - collezionista d’arte Galleria Biffi Arte – Piacenza - Giovedì 06 Giugno – Sabato 10 Agosto |2013
Gaetano Orazio è un artista non facilmente classificabile. E’ pittore, abile disegnatore, scrittore, poeta, incisore, regista. Per raccontare chi è l’artista Gaetano Orazio non basta osservare i suoi dipinti, analizzarne i soggetti e le tecniche o leggere le sue poesie; è necessario conoscerlo e condividere con lui parte del nostro tempo.
Gaetano è il pittore che dà vita a potenti immagini nello stato del dormiveglia; Gaetano è il pittore del tempo profondo; Gaetano è il pittore dei quattro elementi, della terra, dell’acqua, dell’aria e del fuoco; Gaetano è il pittore - poeta innamorato dell’aurora. La poliedrica realtà che lo circonda, la Natura, l’incontro con l’altro da sé, lo scambio umano sono continuamente stimolo per dipingere e scrivere poesie: Mi sento realizzato solo se dipingo, dialogo e frequento altro da me, tutto è poesia se diventiamo ciò che già siamo
Nell’ occasione della mostra viene presentato il poemetto SGOMENTO ALL’AURORA, un libero fluttuare di versi che icasticamente si traducono in immagini talmente nitide e vivide che, davanti ai nostri occhi, mentre leggiamo, prendono forma i fili d’erba, le chiocciole, la pioggia e, allo stesso tempo, ne percepiamo il rumore, la consistenza grazie ad una strana forza evocativa dall’effetto sinestetico che coinvolge tutti i nostri sensi. Gaetano vuole condividere la scoperta delle primissime luci del giorno - quelle tra il lilla e il lavanda -, l’immersione in mezzo ai pesci del lago a cui porta briciole di pane, l’umidità in cima al monte dove sale per toccare le nuvole (“Chi guardando le nuvole non desidera toccarle?”), e lo fa dipingendo e scrivendo: i soggetti che catturano il suo sguardo e le sue mani sono gli stessi. Gaetano annulla la distanza tra sé e l’altro: le sue tele, i suoi pezzi di legno bruciati, i suoi disegni, così come le sue poesie, si offrono al “pubblico” come vive ed efficaci visioni.
A cura di | Giampaolo Cagnin Introduzione di | Cinzia Cassinari Progetto espositivo |Carlo Scagnelli Ideazione grafica | Karl Evver Coordinamento | Francesca Tansini
Quadri da un mondo perduto
Antico Nevaio della Galleria Biffi Arte di Piacenza Giovedì 06 Giugno – Domenica 11 Agosto |2013
Gli uomini - e i loro sguardi - sono più importanti delle opere d’arte alle quali questi sguardi sono rivolti. Mal fotografati, appoggiati in fretta al primo supporto che li sostenesse, liberati dal dogma geometrico dell’angolo retto, i quadri eternati in queste antiche immagini scelte nei Fondi Manzotti e Croce del Museo per la fotografia e la comunicazione visiva di Piacenza cessano di essere quegli assoluti estetici che siamo soliti trovare nei cataloghi, e divengono pretesti per pensare a coloro che li tolsero dai muri, che li portarono in un cortile o in un corridoio, che stettero a guardare con curiosità ed ironia il fotografo, là a trafficare dietro il suo apparecchio nato per fermare il tempo.
A cura di Karl Evver Coordinamento Francesca Tansini