Premio Babel

Informazioni Evento

Luogo
IL GHETTO
Via Santa Croce 18, Cagliari, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
07/06/2013

ore 18,30

Generi
arte contemporanea, collettiva

Mostra dei vincitori e dei segnalati della I edizione Premio Babel.

Comunicato stampa

Venerdì 7 giugno alle ore 18.30 al Centro Comunale d’Arte e Cultura Il Ghetto si terrà l’inaugurazione della mostra dei vincitori e dei segnalati della I edizione Premio Babel.
VINCITORI
Vincenzo Pattusi (Pittura), Sergio Fronteddu e Carlo Salvatore III Laconi (ex equo Scultura), Veronica Muntoni (Fotografia), Valentina Sani (Grafica), Riccardo Muroni (Installazione), Matteo Campulla (Video).
SEGNALATI
Claudia Matta (Grafica), Simone Loi (Video), Rita Chessa (Fotografia), Alberto Picciau (Installazione), Roberto Pireddu (Fotografia), Mira Caseluis (Pittura)
Il progetto, ideato da Roberta Vanali e co-curato con Efisio Carbone e Carla Deplano con con il contributo della Fondazione Bartoli-Felter e dell’Agenzia Remax Pierini, premierà i vincitori con una mostra personale in sei diversi spazi espositivi a Cagliari (Galleria Meme, Spazio (in)visibile, Galleria La Bacheca, Spazio P, Galleria G28, Art: Found! Gallery) e un corso funzionale all’inserimento nel mercato dell’arte con la collaborazione di Rosanna Rossi.
Mentre le opere (vincitori e segnalati) in mostra al Ghetto fino al 30 giugno faranno il giro della Sardegna per essere ospitate a Oristano dalla Pinacoteca Comunale Carlo Contini; a Sassari dalla Galleria LEM; dalla Stazione dell’arte a Ulassai (Museo Maria Lai); ad Alghero dalla blublauer e a Nuoro dallo Spazio Tribu.
Per l’inaugurazione è previsto un buffet offerto dal Bliss Caffè e dalla Cantina Giuseppe Altea e dalle 19 alle 23 il dj set a cura di Bruno Uda. Il catalogo dell’evento in ebook è gentilmente offerto da Logus Mondi Interattivi e sarà presentato in data da stabilire.
La mostra è organizzata in collaborazione con il Consorzio Camù e il Patrocinio del Comune di Cagliari.

I classificato Video
MATTEO CAMPULLA (Iglesias, 1982) presenta la serie di video They Know it, proseguo della serie landscapes dello Scars che si concentra sul concetto di paesaggio e percezione, stati di allucinazione che hanno come sfondo la città di Cagliari dilaniata dagli insetti per riflettere sulla condizione di città morta.

I classificato Scultura (ex aequo)
SERGIO FRONTEDDU (Nuoro, 1982) utilizza materiali inconsueti come il sapone per restituire oggetti quotidiani e colla a caldo per gli abiti-scultura che diventano scrigni di memorie in antitesi alla frenesia del quotidiano. La sua è una contemplazione onirica che va a ritroso nel tempo attingendo all’antico per ritrovare il presente.
CARLO SALVATORE III LACONI (Cagliari, 1978) si occupa di opere scultoree site specific e land art servendosi di pietre e monoliti sardi ai quali incastona microchip. il progetto Connecting Landscape è un complesso work in progress che ha preso avvio nel 2005 e mira a registrare gli agenti atmosferici per poi essere riprodotti dai ricevitori sonori.

I classificato Fotografia
VERONICA MUNTONI (San Gavino, 1987) affronta il tema dell’identità attraverso il mezzo fotografico, rigorosamente in bianco e nero, riflettendo su chi cela la reale identità dietro false apparenze. Nascosti dalla fantasia è una serie di 10 foto di individui nascosti da maschere di recupero talvolta scelte altre imposte dal pregiudizio che diventa emarginazione.

I classificato Installazione
RICCARDO MURONI (Sassari, 1980) presenta uno dei 100 Frame che fanno parte di un’animazione interattiva, un’istallazione audio-video denominata Simulatore Volumetrico che attinge alla scultura Frame e alle onde sonore prodotte dallo spazio circostante per proiettare un’animazione dinamica che muta ad ogni interazione col pubblico.

I classificato Pittura
VINCENZO PATTUSI (Nuoro, 1978) ha come campo d’indagine il ritratto che utilizza in maniera introspettiva per evidenziare il lato oscuro dell’umanità, la decadenza e la follia. Il suo è uno sguardo allucinato e grottesco che, in questo frangente aggrappandosi al passato, vuole restituire i legami dell’essere umano, legami di sangue, legami affettivi o fisici che intrecciandosi restituisco la personale identità di ogni individuo.

I classificato Grafica
VALENTINA SANI (Sassari, 1980) descrive stati d’animo mediati da una visione infantile della realtà, il suo è un universo che vuole prescindere dal punto di vista adulto. E’ un tentativo di fuga dal presente per recuperare la dimensione infantile come rifugio ultimo da una realtà ostile.

Segnalata Pittura
MIRA CASELIUS (Helsinki, 1984) realizza una serie pittorica dal titolo Crystal Soul, architettura umana fragile e fredda come il ghiaccio, metafora della società contemporanea un tempo lussuosa ora ridotta in cocci la cui decandenza è incarnata dalla figura principesca e austera che si inoltra nel buio della notte.
Segnalati Fotografia
RITA CHESSA (Sassari, 1978) presenta Grand tour, serie fotografica scaturita dall’indagine del corpo come territorio che individua i suoi confini attraverso l’autoscatto immortalando un doppio paesaggio: quello femminile e quello geografico.
ROBERTO PIREDDU (Cagliari, 1984) con Fantasma, serie fotografica che contempla il ricordo come condizione imprenscindibile per l’esistenza, come motivo di connessione a luoghi, sensazioni e persone perdute. In un’ambientazione inquietante fatta di contrasti netti e inaspettate dissolvenze che riconducono alle macerie della memoria.
Segnalato Video
SIMONE LOI (Nuoro, 1982) esplora il lato oscuro attraverso vulnerabilità e fragilità umana. Mirror rappresenta il simulacro di una vita che si riduce in pezzi mentre Last Midnight, realizzato in collaborazione con Anna Secondini, focalizza la decadenza dell’umanità mediante ciò che rimane di un cinema abbandonato col sottofondo appena percepibile di Midnight, the star and you.
Segnalata Grafica
CLAUDIA MATTA (Cagliari, 1983) mette in scena Luminescenze, fotogrammi sospesi tra cielo e terra che indagano lo scorrere del tempo e la sua percezione al momento di un’alterazione inaspettata. Rappresentano reliquie che si ricollegano al passato per restituirne l’attimo perduto in maniera straniante.
Segnalato Installazione
ALBERTO PICCIAU (Cagliari, 1980) realizza un’installazione di tre vinili, con tracce composte dall’artista, su tre giradischi che girano contemporaneamente, con la quale lo spettatore potrà interagire a suo piacimento. L’obiettivo della plunderfonia è coniugare dissonanze e rumori con melodie e armonie minimali.