Glocal Tales – Ciprian Muresan
I’m protesting against myself (2011) presenta un teatro di marionette allestito in un bidone della spazzatura, una sorta di teatro mobile che passa attraverso la città e si mescola con il paesaggio urbano.
Comunicato stampa
GLOCAL TALES
Regina José Galindo / Oliver Ressler / Ciprian Mureşan / Teresa Margolles
a cura di Francesca Guerisoli
Terzo appuntamento:
CIPRIAN MUREŞAN
sabato 08 giugno, ore 18.30
Motel b, Via Montebello 21 - piano cortile
Alti giorni su appuntamento
[email protected] - +39 3403697983
Motel b inaugura la nuova sede espositiva con GLOCAL TALES, rassegna video a cura di Francesca Guerisoli che si sviluppa in quattro mostre personali di Regina José Galindo, Oliver Ressler, Ciprian Mureşan, Teresa Margolles.
Di diversa provenienza – dal Guatemala all'Austria, dalla Romania al Messico – gli artisti di GLOCAL TALES sono accomunati da una presa di posizione netta nei confronti della realtà politica e sociale di specifici contesti, così come da un'osservazione critica delle dinamiche globali del mercato e della finanza che impattano a livello locale. Considerando l'arte come un'azione politica che aspira a innescare e a contribuire al cambiamento sociale, i quattro artisti, utilizzando in modo diverso il mezzo video, trattano le relazioni tra la vita, i diritti umani e l'arte, affrontano i temi della violenza legata al potere politico ed economico. I video in mostra sono dunque incentrati su particolari situazioni locali che si relazionano con l'ambito globale, narrando in modo differente il conflitto politico, sociale, economico, finanziario di cui gli autori sono diretti testimoni.
CIPRIAN MURESAN Dej, Romania, 1977 – vive a Cluj presenta i video I'm protesting against myself (2011) e Untitled – Poteto Peelers (2009)
I'm protesting against myself (2011) presenta un teatro di marionette allestito in un bidone della spazzatura, una sorta di teatro mobile che passa attraverso la città e si mescola con il paesaggio urbano. Le piccole scene realizzate dal burattinaio-attore Pilo Adrian Ilea vertono sulla condizione dell'individuo che vuole protestare in un contesto, come quello della Romania, in cui le masse come soggetto politico non hanno più potere. Il burattino cita numerose ragioni per cui dovrebbe protestare contro se stesso: “Protesto contro me stesso perché io sono un burattino”, “Protesto contro me stesso perché in realtà non sono un burattino”, “Protesto contro me stesso perché mi nascondo dietro a un burattino”.
Untitled – Poteto Peelers (2009) è monotonia e ripetizione. Nulla accade, se non un'azione banale e ripetuta: quella di sbucciare un grande mucchio di patate. Per un'ora, cinque soldati sbucciano le patate, silenziosamente ma tenacemente. Nonostante gli innumerevoli scandali in Romania che hanno portato l'esercito sulle prime pagine dei giornali, la fiducia in questa istituzione è rimasta in piedi. Il video evoca la distanza che separa l'immagine di gloria dei soldati dalla realtà banale.
La rassegna ha avuto inizio sabato 11 maggio con i video di Regina José Galindo ¿Quién puede borrar las huellas?, 2003 e Paisaje, 2012 per poi proseguire il 25 maggio con i Video di Oliver Ressler Robbery, 2012 e The Bull Laid Bear, 2012 (realizzato con Zanny Begg). Il quarto ed ultimo appuntamento sarà il 22 giugno con Teresa Margolles i i sui video Mujeres bordando junto al Lago Atitlán, 2012 e ¿Cómo salimos?, 2010.