Sandro Rinaldi – Intorno alla Mail Art
La mostra propone un’esposizione personale di quasi un centinaio di opere di piccole dimensioni e su carta in forma di buste, post-card e francobolli disegnati e dipinti da Sandro Rinaldi secondo l’uso della Mail Art o Arte Postale.
Comunicato stampa
La mostra propone un’esposizione personale di quasi un centinaio di opere di piccole dimensioni e su carta in forma di buste, post-card e francobolli disegnati e dipinti da Sandro Rinaldi secondo l’uso della Mail Art o Arte Postale.
E’ questa una pratica d'avanguardia che consiste in invii di lettere, cartoline, buste e simili elementi extra-artistici innalzati al grado di artisticità da manipolazioni ad hoc– dipingendo, decorando graficamente, usando il collage, inventando francobolli fantastici etc. – e recapitati a uno o a più destinatari tramite posta ma, oggi, anche utilizzando Internet e il vettore fluido della Rete. Tale consuetudine prevede un’interazione con i fruitori destinatari e un loro coinvolgimento più diretto.
Essa affonda le sue radici in pionieristiche attuazioni futuriste (per esempio, le cartoline e le epistole ludiche di Balla, Depero, Cangiullo e i collage spediti da Ivo Pannaggi) e Dada (le cartoline rettificate di Max Ernst e George Grosz oltre che alcune risoluzioni di Marcel Duchamp) per giungere fino a Fluxus, in particolare a Ray(mond) Johnson e al Concettuale con On Kawara, per toccare le controculture e tante esperienze diversificate e di gran pregio anche in Italia.
Le piccole opere di Rinaldi adottano come superficie pittorica buste di carta di vario tipo specialmente di alberghi nei quali egli – grande viaggiatore non solo per diletto – ha soggiornato e ancora si reca. Questo e la stessa scelta dell’invio postale on online rimanda proprio al concetto di viaggio, di soggiorno e di ospitalità che distingue le opere di Sandro Rinaldi da altra produzione di Mail Art.
Possiamo quindi ammirare buste-fiocco, buste illustrate con ghirigori immaginifici, accenni di panorami, lacerti di griglie cromatiche, immersioni nelle nuance più vivaci, buste polimateriche, con calligrafismi o strutturate in forma geometrica: la progettualità pittorica di Rinaldi è irrefrenabile, essenzialmente astratta, dai tratti gestuali liberi ma calibrati, appena curvilinei o più lineari, organizzati in composizioni-texture talvolta giocose, arricchite talora da micro-colpi di pastello, da luminescenze acquerellate oppure più dense o dal polimaterismo e il collage. Rinaldi fa uso di tinte diverse a forgiare quasi matasse di energia cromatica costruendo un ritmo visivo vincolato solo alla propria poetica interiore. Un po’ di sano lirismo non guasta e il nostro autore ci si consegna, assorbendo gli stimoli che coglie dall’esterno e che, abbiamo sottolineato, sono anche legati alla seduzione di input dati dai luoghi in cui risiede in quel momento, ma anche alle persone che riceveranno i suoi dispacci creativi. Sono, queste in mostra, opere preziose nella loro semplicità, belle e fortemente comunicative ad ogni livello e per tutti come nel più puro spirito della Mail Art.
La mostra, curata da Barbara Martusciello, prevede una conversazione inaugurale sul tema trattato a partire dalle opere; partecipano, con il curatore e l’artista, Patrizio Roversi.