Grandini
Una fotografa, una scrittrice e un illustratore dialogano con un muro e battezzano, fissano, inaugurano una realtà possibile. La fotografia, la scrittura e l’illustrazione come lingue in continua osmosi e dipendenza una dall’altra.
Comunicato stampa
perAspera / drammaturgie possibili
presenta il progetto speciale
g r a n d i n i ::
occhi di Futura Tittaferrante | parola di Maria Cristina Sarò | segno di Gaetano Dimauro
vernissage. martedì 11 giugno, a due giorni dall'apertura
del festival di arti contemporanee nei luoghi storici.
Squadro Stamperia e Galleria d'Arte, ore 19.00
grandini è una ricerca fotografica, un racconto fatto di molte storie già narrate. L'immergersi nel legame vivo con la materia documentata. Di un'interpretazione che vive del valicare i confini documentari, mostrando la parte più sensibile ed i movimenti intimi del teatro: quel suo donarsi che trova risposta nel sentire dello spettatore, nel vivere dell'interprete.
Una fotografa, una scrittrice e un illustratore dialogano con un muro e battezzano, fissano, inaugurano una realtà possibile. La fotografia, la scrittura e l'illustrazione come lingue in continua osmosi e dipendenza una dall’altra.
grandini è un invito a guardare con i sensi, portati dal desiderio di possedere tutti i punti di vista. La possibilità di essere umani, di essere immuni e in muri, di essere U man I.
grandini è un progetto speciale di perAspera, festival di arti contemporanee nei luoghi storici, realizzato in collaborazione con Squadro Stamperia e Galleria d'Arte, che ospiterà la mostra nei suoi spazi (via Nazario Sauro 27, Bologna) da martedì 11 a sabato 22 giugno, ultimo giorno del festival.
"Mi muovo nella memoria, mi controllo gli organi, trittici movimenti mi dividono in pezzi.
Catalogo, a ranghi di tre.
Comprata, bloccata dall’interno, cerco di trovare sistemazione.
Mi muovo, scrivo, mi atrofizzo, mi congelo.
Ho disgusto. Barcollo. E allora provo soddisfazione. Ero soddisfatta, ero contro-luce.
Crollo nel silenzio, profondo rumore di memorie sofferte e rielaborate, scucite e ricucite a mano.
Tocco qualcuno, riconosco me stessa, la mia propria me stessa, nella stanza, nei pezzi, nel caos.
Sento l’odore del mare e la sabbia. Fuori grandina.
E lei? butta giù il muro e si fa il terrazzo."
(Futura Tittaferrante)