Festina lente
Ogni artista fa nascere le propria opera seguendo il proprio “lento” ritmo naturale, così ogni essere si sviluppa secondo il proprio ritmo biologico.
Comunicato stampa
Una gran quantità di persone ha un'anima che adora nuotare. Volgarmente vengono chiamati pigri.
Henri Michaux
Sabato 15 giugno, presso lo spazio EXVUOTO di Roma, inaugura la mostra FESTINA LENTE
(affrettati lentamente), che vede riunite, nell'ambiente sonoro di Luca Bellomo, le opere di Lucia Crisci, David Fagioli, Cristiano Gabrielli, Giuseppe Graziosi, Elena Pinzuti e Ascanio W. Renda.
Ogni artista fa nascere le propria opera seguendo il proprio “lento” ritmo naturale, così ogni essere si sviluppa secondo il proprio ritmo biologico.
La lentezza custodisce la memoria del saper fare, implica il ricordo, la realtà che preme sull'esistenza fino a lasciarvi un'impronta. La lentezza d'esecuzione è come un cammino lento che l'artista percorre come se fosse un “cammino verso se stesso”.
E' migrazione invisibile della coscienza, distacco dal superfluo, alternativa esistenziale. E' un tempo “naturale” che scorre e varia a seconda dell'essere, umano o animale, che con esso crea anche il suo spazio.