Nomicosecittà. Guardare passeggiare raccontare
Mostra di chiusura della terza edizione di Nomicosecittà. Guardare, passeggiare, raccontare, ciclo di passeggiate guidato da artisti organizzato dall’Agenzia Informale di Sviluppo Locale Aste e Nodi con la direzione artistica di Mary Cinque.
Comunicato stampa
Sabato 15 giugno alle ore 19.30 appuntamento alla Controra Hostels in piazzetta Trinità della Cesarea, 115, a Napoli, per l’inaugurazione della mostra di chiusura della terza edizione di Nomicosecittà. Guardare, passeggiare, raccontare, ciclo di passeggiate guidato da artisti organizzato dall’Agenzia Informale di Sviluppo Locale Aste e Nodi con la direzione artistica di Mary Cinque. L’ostello adagiato alle spalle di via Salvator Rosa ospiterà l’esposizione dei materiali (pensieri, schizzi, fotografie) prodotti dai partecipanti in modo perenne.
A raccontare la terza edizione di Nomicosecittà, insieme ai taccuini dei passeggiatori (offerti da Moleskine e distribuitI tra i partecipanti prima di ciascuna partenza), le immagini del fotografo Lucio Carbonelli e del videomaker Pasquale Napolitano.
Il vernissage del 15 giugno sarà accompagnata dal live dei La Rua Catalana, band emergente napoletana.
Un po’ pratica estetica, un po’ rito collettivo, Nomicosecittà ha condotto alla riscoperta di Napoli, nel corso degli ultimi due anni, oltre 500 persone. Flanêur o aspiranti tali, catturati dalla possibilità di guardare con occhi inediti la propria città.
Nomicosecittà nasce dalla volontà di riscoprire la città attraverso sguardi molteplici, di provare a vivere luoghi e spazi urbani come un’esperienza continua e inaspettata.
Nomicosecittà è un’occasione, un percorso durante il quale punti di vista diversi e parziali si incontrano e, contaminandosi a vicenda, restituiscono un’immagine complessa e inusuale di luoghi e spazi familiari e in quanto tali, spesso tralasciati e condannati all’invisibilità.
Nomicosecittà è un racconto collettivo in grado di tessere, attraverso le venature della città, un rapporto affettivo e pulsante tra chi l'abita o semplicemente l'attraversa.
L’ingresso alla mostra è gratuito.
Per maggiori info: www.nomicosecitta.org/ [email protected]
Le uscite:
• sabato 23 Marzo con Aniello Barone, fotografo, partenza da Piazza Garibaldi
• sabato 3o Marzo con Maurizio De Giovanni, scrittore, partenza da via Toledo adiacenze Banco di Napoli
• venerdì 5 Aprile con Diego Miedo, street artist, partenza da stazione Metropolitana di Gianturco
• sabato 13 Aprile con Lello Esposito, artista, partenza da Porta S. Gaetano
• sabato 20 Aprile con Giuseppe Fontanella, chitarrista dei 24 Grana, gruppo musicale, partenza da stazione Metropolitana di Piscinola
_info &BIO_
ASTE E NODI: è un’associazione nata nel 2009 da un gruppo di studenti, laureati e ricercatori di diverse discipline (Architettura, Ingegneria, Urbanistica, Sociologia) e di diverse provenienze geografiche con lo scopo di costruire un approccio complesso, capace di comprendere maggiormente le dinamiche e le trasformazioni dei territori; proponendo una chiave di lettura capace di occuparsi sia della sua struttura fisica che delle relazioni sociali che li compongono. La definizione “Agenzia informale di sviluppo locale” sta proprio ad identificare l’atipicità di questa esperienza che racchiude in sé diverse professionalità con lo scopo di promuovere dei processi di sviluppo altri rispetto a quelli istituzionali, soprattutto nel sud Italia. L’informalità che ci caratterizza sta nella natura associativa e non istituzionale o istituzionalizzata, nelle pratiche che utilizziamo, lontane da quelle limitate alla promozione del territorio o alla captazione di finanziamenti pubblici e nel tipo di sviluppo che proponiamo distante dai parametri attuali di misurazione della ricchezza.
Mary Cinque giovane artista di origini campane, trascorre l’infanzia tra Pompei ed Addis Abeba. Si trasferisce a Napoli dove si forma all'istituto d'arte Boccioni e all'Accademia di Belle Arti. Dopo la Scuola di Comix di via Atri completa il suo percorso formativo a Milano presso l'Accademia di Belle Arti di Brera, dove si diploma cum laude nel 2008. Ha esposto in mostre collettive e personali a Napoli, Ravello, Trieste, Londra, New York, Milano, Atene e Bolzano.
Lucio Carbonelli: Traduttore “letterario” dall’inglese (ha tradotto svariati libri, malpagato!), fotoamatore appassionato (mai stato pagato!) e giornalista (soprattutto critico musicale/cinematografico) «sempre meno praticante, domani chissà!».
Romantico come nessuno mai lo è stato, egli ha tuttavia rinunciato a innamorarsi sempre della ragazza sbagliata e ha smesso di cercare impavidamente e imperterritamente l’anima gemella che mai lo vorrà, l’illuso. Ormai la cosa più importante per lui non è più l’amour (ma il lavoro!), anche perché egli ha definitivamente alzato bandiera bianca verso sentimenti come questo e l’amicizia: per lui gli umani sono esseri davvero troppo complicati, incomprensibili.
_Le 5 Guide_
Aniello Barone Stimato tra i più bravi fotografi italiani, è nato e vive a Napoli. Compiuti gli studi di sociologia, ha cominciato a dedicarsi alla sua ricerca etnografica sulle realtà urbane e suburbane dell’area metropolitana, con uno sguardo speciale agli sviluppi e ai processi evolutivi dell’immigrazione e delle periferie. Ha esposto i suoi lavori in varie e prestigiose sedi italiane ed estere.
Maurizio De Giovanni nato a Napoli nel 1958, è indissolubilmente legato alla propria città, nella quale vive e dalla quale non ha nessuna intenzione di muoversi. Lavora come funzionario di banca, e nel 2005, per puro caso, ha partecipato a un concorso per giallisti esordienti che ha vinto, inventando il personaggio del commissario Ricciardi, poliziotto napoletano dei primi anni Trenta. Oltre ai romanzi con questo protagonista, tradotti in diverse lingue, è autore di racconti e di testi teatrali; collabora con varie testate nazionali per editoriali di costume, cultura, sport.
Diego Miedo: street artist, vive a Napoli facendo fumetti e disegnando sui muri della città.
Lello Esposito vive e lavora tra Napoli e New York. Scultore e pittore, lavora sulla città di Napoli e i suoi simboli (Pulcinella, la maschera, l’uovo, il teschio, il vulcano, il cavallo, San Gennaro e il corno…). Ama definirsi “artista di culto” per l’indagine portata avanti sugli archetipi, sui simboli della città, sull’immaginario culturale che dal profondo emergono in superficie, vengono restituiti ed assumono nuove forme e raffigurazioni, contribuendo significativamente alle nuove interpretazioni della tradizione.
24 Grana nascono a metà degli anni ’90, anni caratterizzati da un grande fermento sociale e culturale, che musicalmente trova a Napoli la sua migliore espressione nelle posse e nel dub. Il nome del gruppo si ispira alla moneta in uso nel regno di Ferdinando D’Aragona: moneta povera, a sottolineare tanto il legame con la tradizione artistica partenopea, quanto l’appartenenza alla cultura underground. In questo senso il legame con la città d’origine è e rimane forte, ed aiuta molto il gruppo a digerire e virare fortemente le pur chiare influenze internazionali riscontrabili negli arrangiamenti e nel songwriting. Questo forte legame con la città, che si esprime anche in un caparbio utilizzo del dialetto in buona parte dei testi, non ha loro impedito di esibirsi a Londra, Parigi, Barcellona, Tokyo, ed ultimamente a Chicago, dove hanno anche realizzato il loro ultimo lavoro. Tutto questo nella speranza, anzi consapevolezza che una strada altra alla globalizzazione selvaggia esista.
I PROTAGONISTI DELLE SCORSE EDIZIONI:
#1 edizione/2011
Antonella Cilento – scrittrice; Bianco-Valente – visual artists; Kaf &Cyop – street artists; Daniele Sepe- musicista; Luciano Ferrara – fotografo
#2 edizione/2012
Simonetta Capecchi- Urban sketcher; Maurizio Bracci- scrittore e sceneggiatore; Antonio Biasiucci– fotografo; Ryan Spring Dooley – artista; Atari – duo musicale