Marcello Chiarenza – Tra fili di luce
… Le opere di Chiarenza una volta messe lì, vivono la loro vita.
Sono davvero animate. Hanno un’anima. Una sera, uscendo da una sua mostra, mi sono chiesto cosa avrebbero fatto le sue opere finalmente sole, fra loro, la notte, quando tutti ce ne fossimo andati. In realtà, lo sapevo! Potevo per lo meno immaginarle lasciare il loro posto e riunirsi, prima con cautela, per conversare, discutere forse, o addirittura abbandonarsi a chissà quale sabba del quale non ci racconterebbero niente.
Comunicato stampa
Martedì 18 giugno porte aperte all'inaugurazione alle ore 18:
> Concerto per mosche e farfalle - performance
> Flash poetico di Alida Andreoli su testi teatrali di Marcello Chiarenza
> Video intervista all'artista a cura di Patrizia Gioia
Segue aperitivo
> In collaborazione con Dicastero Giovani ed Eventi - Longlake Festival Lugano
Laboratorio open air diretto dall’artista Marcello Chiarenza "Nel bosco dei cervi"
Inaugurazione dell’opera illuminata venerdì 21 giugno al Parco Ciani, Lugano alle ore 21
Che mondo?
Estratti dal testo L’aria nello specchio
di Christian Gaillard
Psicoanalista e Professore presso Ecole Nationale Supériore des Beaux-Arts a Parigi
In che mondo vive dunque Marcello Chiarenza? E soprattutto, in che mondo ci fa vivere?
Che mondo viviamo frequentandolo, scoprendo la sorprendente stranezza, che colpisce pur essendoci familiare, di ognuna delle sue sculture, delle sue opere teatrali, o delle sue installazioni? Ma ecco che le parole già mi tradiscono. O suonano false. L’opera protesta. Dobbiamo chiamare sculture questi oggetti viventi difficilmente identificabili?
Una scala che diventa albero, una fiamma di candela che mi guarda dall’altro lato dello specchio, una barca, una caravella o navicella, che voga nell’aria, appesa al suo filo, guscio di noce sicura e protettrice quanto la cesta di Mosè, portata a filo d’acqua. Oppure come l’arca di legno che ha impedito a Noè di annegare, vogando e attraversando il diluvio al di sopra delle più alte cime, salvando dal disastro lui, i suoi e qualche animale. Ah!... Ecco la parola: creature.
Sono creature.
… Le opere di Chiarenza una volta messe lì, vivono la loro vita.
Sono davvero animate. Hanno un’anima.
Una sera, uscendo da una sua mostra, mi sono chiesto cosa avrebbero fatto le sue opere finalmente sole, fra loro, la notte, quando tutti ce ne fossimo andati. In realtà, lo sapevo! Potevo per lo meno immaginarle lasciare il loro posto e riunirsi, prima con cautela, per conversare, discutere forse, o addirittura abbandonarsi a chissà quale sabba del quale non ci racconterebbero niente.
… Chiarenza coniuga l’aria, l’acqua, il fuoco, la terra. Fabbro del surreale, fa sognare i sensi.
Ci prenderete gusto. E ci troverete slancio.
… La luce di Chiarenza è un momento nella notte. Spesso e volentieri lunare.
La sua luce aspetta l’alba. Chiarenza infatti, è un uomo, è un artista dell’alba. Dunque della nascita. Da qui la freschezza della sua opera. È questa specie di allegria, discreta, che l’abita. Così l’infanzia non è lontana. Sta tornando. Questa opera è giovane.
Questo artista, alchimista, non deve niente ai grandi. E da loro non aspetta niente. Parla ai bambini, ai piccoli. Lo siamo abbastanza per sentirlo?
Ma non inganniamoci. Ci vuole estro. Ampiezza, grandezza vera. Grandezza d’anima, evidentemente. E forza, senz’altro.
Chiarenza sarebbe, o meglio sarà d’accordo con me? Forse no. E poco importa infine.
Perché la sua opera lo supera. Ci supera. Fortunatamente. Intendo dire, con felicità.
… È un evento del nostro mondo, che l’aspettava.
Cordialmente,
Mya Lurgo Antonelli
Omar Antonelli arch dipl. Supsi_Otia
co_progettista Nellimya
Nellimya: light art exhibition nasce nel 2007 per volontà e passione dei coniugi Antonelli. La sede espositiva, tuttora sita in Piazza Riforma 9, nel cuore di Lugano, è uno spazio dedito prevalentemente alla Light Art: Arte di Luce.
Di recente ha preso vita anche il progetto LAB_Oratorium: residenza artistica di ricerca e creazione. Le opere realizzate in questo contesto sono successivamente messe in mostra.
Gli artisti, affermati ed emergenti, sono scelti dai fondatori nel panorama internazionale. La presentazione delle mostre in programma con i relativi eventi collaterali per l’anno 2013/2014 sono a cura di critici d’arte, poeti e scrittori.
Le opere esposte sono in vendita e in taluni casi, anche noleggiabili.
Lo studio di architettura Nellimya commissiona agli artisti della propria pluriennale selezione opere a misura dei singoli progetti, nell’intento d’integrare arte e architettura già nella fase di preparazione all’esecuzione e nell’esecuzione, affinché gli interventi proposti siano anche remunerativi e finanziabili con ipoteca, quale sostanza immobiliare iscritta a registro fondiario.
Periodicamente a scadenze triennali i fondatori presentano al pubblico le scelte mirate della loro crescente collezione privata.