Antonio Taschini – Città Sospese
La mostra “Città Sospese” presenta la più recente produzione dello scultore ceramista Antonio Taschini. La ricerca di Taschini è indirizzata prima di tutto al rapporto con la materia, inteso come fisicità del lavoro sulla sostanza umile e informe, ma anche come piacere e scelta di riscattare le infinite qualità delle terre cotte.
Comunicato stampa
CITTÀ SOSPESE
opere di ANTONIO TASCHINI
a cura di Francesco Giulio Farachi e Massimo Rossi Ruben
con la collaborazione di Arché – Arte nel tempo
Via del Pellegrino, 59 – Roma
Ars Imago Dei
26 giugno – 5 luglio 2013
INAUGURAZIONE
Mercoledì 26 giugno 2013 – ore 18,30
La mostra “Città Sospese” presenta la più recente produzione dello scultore ceramista Antonio Taschini. La ricerca di Taschini è indirizzata prima di tutto al rapporto con la materia, inteso come fisicità del lavoro sulla sostanza umile e informe, ma anche come piacere e scelta di riscattare le infinite qualità delle terre cotte. A partire da questa relazione vitale, Taschini modella un vero e proprio mondo in cui la ricorrenza dei solidi geometrici si articola di intrusioni ed estrusioni entro la stessa forma, mentre le superfici si colmano di tracciati grafici e segnici che diventano pattern decorativo e simbolico, a tratti luminoso di smalti, ossidazioni, vetrificazioni, inserti metallici. Prevale infine un’impressione di sogno architettonico e archeologico, quasi queste realizzazioni siano reperti erosi dal tempo di antiche civiltà, resti monumentali e totemici di un passato ignoto eppure permanente nel codice genetico della creatività e del pensiero umani. Alcuni disegni dello scultore accompagnano le opere in esposizione, e in essi i medesimi stilemi e la medesima idealità che ispirano le ceramiche diventano mappe e planimetrie, tratti viari e orientamenti astrali, progetti urbani e codici matematici, in un confronto di piena autonomia e al tempo stesso di costante richiamo e riferimento con la pratica scultorea.
[…] Rêverie di simboli e di alfabeti primari, il repertorio di Antonio Taschini ci si fa incontro nella sua augurale verticalità, a rivelare l’ignoto codice tatuato nella materia tra levità ludica e virtuosismo plastico. […]
Massimo Rossi Ruben
[…] la volontà di inventare un mondo artistico diventa per Taschini il tentativo di capire, ma anche di conservare dentro di sé, il fascino potente del Pensiero che si modella nel modellarsi della materia […]
Francesco Giulio Farachi