Nobuyoshi Araki
Le opere presentate dalla giovane galleria milanese, specializzata in fotografia e video arte, sono una selezione di 26 fotografie della più recente produzione dell’artista, di cui 25 sono polaroid della serie sterminata di nature morte floreali, di cibi, di cieli, e la serie più discussa della sua produzione, le opere di denuncia sociale e di riscatto sessuale a favore delle donne giapponesi, i “bondage” o più appropriatamente “shibari”.
Comunicato stampa
Araki
Sabato 29 Giugno 2013, alle ore 18:30, lo Studio Raffaello Giolli arte contemporanea, sito in Vicolo Lavandai (Alzaia Naviglio Grande) 4, 20134 - Mi- inaugura la mostra di uno dei più popolari fotografi in ambito internazionale: il maestro Nobuyoshi Araki. Le opere presentate dalla giovane galleria milanese, specializzata in fotografia e video arte, sono una selezione di 26 fotografie della più recente produzione dell'artista, di cui 25 sono polaroid della serie sterminata di nature morte floreali, di cibi, di cieli, e la serie più discussa della sua produzione, le opere di denuncia sociale e di riscatto sessuale a favore delle donne giapponesi, i “bondage” o più appropriatamente "shibari". La mostra è curata da Giuseppe Giacobino. Le opere presenti sono state scelte tra quelle della collezione Composti della Ca' di Fra' di Milano.
Termine mostra: Sabato 27 Luglio 2013.
Orario: dal Lunedì al Venerdì dalle 10:00 alle 21:00 Sabato dalle 16:00 alle 22:00.
Info: 3479870075.
Ingresso libero.
G.G.
Nobuyoshi Araki nasce nel 1940 a Tokyo dove vive e lavora ed a cui è dedicata la sua opera fotografica. Nel 1963 Araki completa gli studi di fotografia e cinematografia alla Chiba University. Nel 1965 Araki realizza la prima mostra al Shinijuku Station Building di Tokyo. Nel 1971 sposa Yoko Aoki. Insieme pubblicano “Sentimental Journey”, il diario fotografico privato realizzato durante la loro luna di miele. Nel 1972 la sua opera viene presentata in numerose mostre a Tokyo ed in altre città giapponesi, ottenendo un notevole successo di critica e l'attenzione del grande pubblico. Dagli anni '80 le sue fotografie vengono esposte in Europa. Sono gli anni del boom dell'industria del sesso e Araki diventa il protagonista della vita “a luci rosse” di Tokyo. Al contrario del porno la sua opera esplora esteticamente la verità fittizia dei locali notturni, dell'esibizionismo nei sexyclub, della mercificazione del corpo femminile. La sistematica esposizione della di Araki, con apparizione dello stesso artista nelle scene fotografiche, raggiunge il suo culmine nel 1990, anno della morte della moglie Yoko. Da allora Araki fotografa ossessivamente ogni momento di ogni giorno, confrontandosi con il tema della morte e con un nuovo desiderio e una tensione di vivere.
Manuela Composti