Circuito Off
Quattordicesima edizione di Circuito Off, che apre le porte con il concorso International Competition che quest’anno conta 29 video finalisti provenienti da 13 paesi: Italia, Inghilterra, Stati Uniti, Belgio, Irlanda, Germania, Canada, Svizzera, Giappone, Australia, Austria, Francia e Norvegia.
Comunicato stampa
CIRCUITO OFF
14. edizione
Teatrino di Palazzo Grassi, 28-31 agosto
Al via dal 28 al 31 agosto presso il nuovo Teatrino di Palazzo Grassi la quattordicesima edizione di Circuito Off, che apre le porte con il concorso International Competition che quest’anno conta 29 video finalisti provenienti da 13 paesi: Italia, Inghilterra, Stati Uniti, Belgio, Irlanda, Germania, Canada, Svizzera, Giappone, Australia, Austria, Francia e Norvegia.
I video in concorso sono giudicati da una giuria internazionale, composta da Tejal Shah (artista e videomaker, India), Miltos Manetas (artista, Grecia), Daniele Puppi (artista, Italia) Maroussia Rebecq (fondatrice e direttrice del collettivo Andrea Crews, Francia), Géraldine Gomez (direttrice del Festival Hors Pistes/Centre Pompidou), che annunceranno il vincitore il 31 agosto.
Oltre all’International Competition, verranno presentate durante le quattro serate del Festival diverse sezioni dai contenuti sperimentali, con i più significativi nomi dello scenario del video contemporaneo.
La sezione speciale Fil Rouge, curata da Mara Sartore, presenta cinque registe donne molto diverse tra loro, che raccontano cinque universi altrettanto particolari.
Lola Montes Schnabel, talentuosa artista prima che figlia d’arte, presenta in world première un video di dieci minuti che rappresenta l’apice della sua collaborazione artistica con il Maestro italiano della sperimentazione sull’identità Luigi Ontani.
La performer e artista americana Tara Subkoff mostra, anche in questo caso in world première, “Future Perfect”, la sua video-sperimentazione multimediale che vede Milla Jovovich protagonista di una performance in cui è isolata per otto ore.
Tejal Shah, nata in India vive e lavora a Bombay, con il suo visionario e immaginifico “Between the Waves”, presentato a dOCUMENTA (13), presenta un mondo surreale popolato da donne unicorno che raccolgono plastica nella foresta e comunicano in un paesaggio lunare con uno specchio.
La regista greca Athina Rachel Tsangari in “The Capsule” racconta il mondo onirico di sette ragazze, rinchiuse in un castello arroccato su una roccia delle Cicladi in un film che rappresenta il dialogo essenziale tra cinema, moda, e arte.
Nel suo video “Play”, presentato ad Unlimited Art Basel, Dara Friedman, nata in Germania vive e lavora a Miami, sviluppa e riproduce scene della vita intima di alcune coppie. Le situazioni poetiche e il ritmo intenso e divertente delle diverse scene scaturiscono da un lavoro basato sull’improvvisazione teatrale.
E ancora, la sezione speciale di Computer Animation, curata da Alessandro Grandesso, che presenta una selezione dei migliori lavori di due noti autori a confronto: gli imprevedibili mondi dell'irlandese David O’Reilly e il talentuoso italiano Marco Morandi, per uno sguardo senza filtri sulle evoluzioni dell’animazione.
Liquid Asia, curata dal duo artistico MAP Office formato da Laurent Gutierrez e Valérie Portefaix, presenta una carrellata di video legati all’acqua di diversi artisti asiatici tra cui Jun Nguyen-Hatsushiba, Yuan Goang Ming, Jin Shan, Rajorshi Ghosh, e Ken Matsubara .
Da non perdere Future past perfect, sezione curata da Michela Canessa e dedicata all’incontenibile estro del tedesco Carsten Nicolai, conosciuto al pubblico internazionale con lo pseudonimo di Alva Noto per le sue installazioni e performance al crocevia tra video, suono, architettura, scienza e tecnologia.
Altra sezione è The church of the Unconnected: Final Act, in cui l'artista Miltos Manetas e il duo curatoriale Francesco Urbano Ragazzi presentano la storia del terzo Padiglione Internet: Circuito Off è il palcoscenico dove si svolge l'atto finale di questo progetto, un omaggio agli Unconnected, a coloro che ancora oggi vivono una vita 100% offline e che per questo sono i nuovi santi della rete.
Si prosegue con Middle East Now a cura di Roberto Ruta e Lisa Chiari, una sorprendente panoramica di corti prodotti e girati in Medio Oriente: “Baghdad Messi” di Sahim Omar Kalifa, “Noor” di Ahmed Ibrahim e “Though I Know the River Is Dry” di Omar Robert Hamilton.
Il collettivo parigino Andrea Crews, in collaborazione con Hors Pistes - Centre Pompidou, presenta la sezione Fashion, Art, Activism, una selezione significativa delle sue performance degli ultimi dieci anni, che miscela differenti aspetti della creatività contemporanea. Al crocevia tra moda, arte ed attivismo e all'insegna dell'indipendenza e della sperimentazione.
Infine Spot of red, rassegna nella rassegna, premia i 3 migliori video selezionati dalla giuria presieduta da Oliviero Toscani per il contest che promuove la donazione di sangue.
Per tutta la durata del Festival, il foyer del Teatrino ospiterà l’artista Daniele Puppi con la sua installazione video “Godzilla”: un’opera che fa parte di un gruppo di lavori di ricerca sulla rielaborazione dell’esperienza cinematografica e la sperimentazione di nuove modalità di manipolare l’immagine filmica, il suono e lo spazio, stravolgendone i contenuti e i significanti, e creando di fatto una nuova esperienza fisica multisensoriale.