Arte nell’Orto
Dopo il meritato successo delle edizioni precedenti, anche quest’anno l’artista Claudio Marini ci accoglie nella sua residenza di Velletri per la VII edizione dell’evento Arte nell’Orto.
Comunicato stampa
Dopo il meritato successo delle edizioni precedenti, anche quest’anno l’artista Claudio Marini ci accoglie nella sua residenza di Velletri per la VII edizione dell’evento ARTE NELL’ORTO.
La residenza dell’artista è ormai diventata un vero e proprio “museo a cielo aperto”, dimostrazione tangibile di un fenomeno di riappropriazione degli spazi pubblici e privati che avviene attraverso l’arte ed espressione del desiderio avvertito dagli artisti e dal pubblico, di liberare l’arte dagli spazi ad essa deputati, per inserirla e viverla in un contesto sociale, collettivo, condivisibile.
Ciò che nasce dall’uomo per l’uomo, sulla stessa terra, si afferma.
Il 12 Luglio saranno inaugurate due nuove installazioni: “Sagoma” di Stefano Trappolini, una tavola di legno alta circa 3 metri, incisa dalla silhouette della Sagoma viaggiante dell’artista, elemento riconoscibile in tutta l’ultima produzione del maestro e “Cacciato dalla porta rientra dalla finestra” di Enzo Lisi, intervento in site specific. Lisi installa una Sagome-segnaletica di legno rappresentata nell’atto di una fuga, sulle parteti della cantina preesistente di Marini ridipinta di verde, rendendola parte integrante del suo lavoro. La cantina stessa quindi, diventa contenitore e contenuto di simbolo segnaletico.
Interessante è l’affinità del soggetto Sagoma, che con diversa caratterizzazione, viene adottata da entrambi gli artisti, in ambedue le opere e sempre rappresentata nel lampo in cui si libera da un cliché e cammina, corre, viaggia. La comunicazione che si realizza per analogia del tema, diventa un discorso capace di coinvolgere lo stesso spettatore in un invito all’azione come risposta ad un presente che troppo spesso ci vede immobili, passivi.
L’opera di Trappolini e quella di Lisi, sono dunque un appello ad assumere un comportamento responsabile, militante, sollecitazione che si rivela nell’istante in cui le opere vengono percepite dall’osservatore come “specchio”: quelle Sagome, siamo noi.
Vogliamo ricordare tutti i lavori che sono stati realizzati nelle sei edizioni precedenti di Arte nell’Orto, ringraziando ancora ogni maestro che negli anni permette che da terra fertile, nasca altra bellezza, tra la bellezza: “L’albero del sole” di Fausto Roma; “Non c’è difesa” di Claudio Marini; Giancarlo Soprano autore di “ La valigia degli angoli retti”; Sergio Gotti autore di “Oltre la porta”; “Alberi e alberi” (sette guardiani di un piccolo giardino) di Francesco Pernice; “ Nuvola” di Giorgio Galli; “Totem e totem” di Roberto Pruneddu ; il “Centro della sfera” di Carmine Mario Muliere e “L’organo ad acqua” di Manfred Vogt; infine l’opera di Vincenzo Pennacchi che di anno in anno viene modificata riuscendo sempre a sorprendere i visitatori.