Locus Animae ottavo episodio
Diciassette gli artisti invitati, oltre agli eventi collaterali che anche per l’ottava edizione caratterizzano l’evento clou dell’estate culturale jesolana, il cui tema è Dea Madre.
Comunicato stampa
C’è grande attesa per l’ottavo episodio di Locus Animae, il festival d’arte contemporanea che da anni raduna a Jesolo il meglio dell’arte emergente del nostro Paese. L’evento per l’edizione 2013 ritorna al Kursaal, nel foyer degli spazi congressuali, in piazza Brescia, da venerdì 19 luglio a sabato 3 agosto.
Diciassette gli artisti invitati, oltre agli eventi collaterali che anche per l’ottava edizione caratterizzano l’evento clou dell’estate culturale jesolana, il cui tema è Dea Madre.
«Le cose che sorgono hanno un nome - scrive Aldo Trivellato nella presentazione dell’evento - sono il bene ed il male, gli enti, gli esistenti che nascono e muoiono. Narrarli, spiegarli, è ancora compito umano che coinvolge l’antico mistero del dire e del narrare, l’ars poetica che fa essere simbolicamente le cose.
Nel tempo, il racconto si fa composizione e le divinità più possenti sono maschie. Il fare prende il posto del manifestarsi. La creazione ed il suo opposto, la distruzione, divengono le idee con cui il mondo si forma. L’indistinto diventa potenza dell’Io che sa, pensa, nomina e fa essere. Il mistero profondo viene indagato, sfidato, riprodotto, moltiplicato, negandone l’originalità e frantumandolo nell’infinita moltiplicazione di se stesso. Semi archetipali del non-tempo che era, prima che le cose fossero, rimangono nell’arte e nella parola. Gameti generativi che chi non si accontenta intuisce, chiamandoli stupore, poesia, scienza. Cellule germinali che alludono ancora al nascosto, al non spiegato, simboli del non distinto che si fa possibile: quando il pensiero umano si occupa di questo, al di là del fatto che
a farlo sia un chimico, un artista, un ingegnere, un pazzo o un sacerdote, la narrazione attinge all’inconsapevole, intuitivo, prima del tempo. I primi che provarono a dirlo, lo composero femmina, dea madre. L’ottavo episodio di Locus Animae, riaffermando l’idea di un luogo in cui l’anima riflette su se stessa e sul proprio modo di manifestarsi, ritorna alla chance, alla possibilità di attingere ad un oscuro sapere, primigenio e primitivo, forza che precede l’era dei fabbricanti di universi. Perchè l’umano ha un senso, solo quando si racconta».
L’esposizione
Ad esporre, quest’anno sono stati chiamati: Salvatore Alessi, Elisa Anfuso, Franco Anzelmo, Alessandro Attombri, Giuseppe Ciracì, Gabriele Colletto, Roberta Coni, Ignazio Fresu, Federica Gonnelli, Jara Marzulli, Marianna Merler, Stefano Momentè, Daniela Montanari, Murat Önol, Roberta Padovani, Salvatore Pellegrino, Dorian Rex. Ad unirli ancora una volta quel luogo dell’anima da cui l’arte dovrebbe sempre scaturire copiosa.
Gli eventi
Si comincia dalla vernice, curata da Aldo Trivellato, con la presenza di gran parte degli artisti, venerdì 19 luglio alle ore 19.00.
Sabato 27 luglio, ore 21.00: jesoloslampoetry, reading poetico con partecipazione del pubblico presente.
Giovedì 1 agosto, alle ore 21.00, L’annegato più bello del mondo, lettura teatrale con Nives Carli(voce) e Fabio Cecconi (chitarra).
Sabato 3 agosto, alle 21.00, finissage.