Settantotto persone, settantotto ritratti, settantotto modi di essere.
Una mostra fotografica mette a nudo l’anima umana di fronte all’obiettivo.
Comunicato stampa
Milano, 15 luglio 2013 – Due giovani fotografi, un angolo di Milano dalla storia industriale e oggi intriso di creatività, i volti delle persone che abitano questi luoghi e li rendono vivi, una macchina fotografica e uno sguardo che arriva dritto al fondo dell'anima: questi gli ingredienti di C o l i b r ì, la mostra fotografica di Francesco Secchi e Luca Iovino, aperta per un'unica eccezionale serata il prossimo 25 luglio.
Settantotto ritratti in primo piano: uomini, donne, giovani, anziani, ognuno con la sua storia e la sua personalità. Attraverso il valore re-interpretativo della fotografia, Luca Iovino e Francesco Secchi imprimono ai loro ritratti una forzatura visiva che permette al soggetto ripreso di esprimersi, e la violenza della luce diviene il punto nevralgico della loro reazione.
La chiave di lettura di questi ritratti si esprime in una luce non più narrativa, che non racconta la persona e non influenza il metro di giudizio, ma che al contempo lascia trasparire decisivo il canale di rappresentazione adottato. La luce diviene scientifica, e tutto è palesato, tutto illuminato, in una condizione "asettica" che permette al soggetto di manifestarsi. La luce tramuta il mistero dell'individuo in creazione, in versione soggettiva della realtà. Ciò che viene catturato nell'istante velocissimo dello scatto altro non è che una sfumatura, un veicolo di sublimazione ed esagerazione della verità attraverso occhi altrui, come uno sguardo che non si posa mai ma che lascia palesare comunque una delle sue infinite e cangianti sfaccettature, come il battito d'ali di un colibrì.
Il progetto è innestato all'interno di un'area storica di Milano sud, in via Pietrasanta, all'interno di un Temporary Café ribattezzato dal suo ideatore Giacinto Le Pera la "scatola bianca". In una delle zone di Milano dove le industrie hanno ceduto spazio a studi di designer, architetti e fotografi, oggi nascono e si sviluppano le nuove idee che infondono nuova vitalità e creatività al contesto urbano. All'interno di questa realtà permeata di stimoli innovativi prende forma una concezione nuova di bar: una scatola bianca con un caffè all'interno, dove i nuovi creativi possono incontrarsi, scambiarsi idee e far nascere nuovi progetti. La sfida è stata raccolta da Francesco Secchi e Luca Iovino, che proprio qui hanno visto nascere, svilupparsi e infine mostrarsi al pubblico il loro progetto.
LUCA IOVINO
Nasce a Verona nel 1983, ma pochi anni dopo si trasferisce a Napoli, città natale dei suoi genitori e, come egli stesso la definirà, la sua vera scuola di fotografia.
Verso i sedici anni si avvicina al mezzo fotografico, scendendo per strada e fotografando ciò che la città gli offre. Questa esperienza lo avvicinerà alla fotografia di architettura e al reportage urbano. Nel 2005 collabora attivamente con l'arkfotolab, un laboratorio di fotografia in bianco e nero e camera oscura presso il terzo piano autogestito della Facoltà di Architettura di Napoli, dove avrà la possibilità di promuovere workshop e mostre collettive. Nel 2007 diventa il fotografo ufficiale di Largo Baracche, presso l'associazione culturale SABU, uno spazio artistico dove entrerà in contatto con numerosi artisti, sia affermati che emergenti, del panorama culturale italiano. Nel 2009 si dedica al giornalismo collaborando con la testata giornalistica online pressagency.it in qualità di fotoreporter. Dal 2010 vive a Milano dove ha frequentato il CFP Bauer, ottenendo nel 2012 il diploma del corso biennale di fotografia. Attualmente lavora come fotografo, collaborando con lo studio Famiglia 38 Fotografi di Mimo Visconti, Francesco Di Loreto e Paolo Mazzo.
FRANCESCO SECCHI
Nato a Milano nel 1982, si appassiona alla fotografia nel 2003 grazie a dei corsi seguiti presso il Politecnio di Milano durante gli studi in Urbanistica. Entra in contatto con Giovanna Silva (fotografa professionista per Abitare), per poi approfondire le tecniche nello studio fotografico F38F di Milano (still life, indossato, architettura e landscape). Conseguita la laurea fa diventare questa passione il suo mestiere e inizia ad esercitare la professione di Fotografo Professionista. Nel 2009 espone alla mostra "Parkinson Italia". Dal 2010 collabora con Paolo Mazzo (fotografo di F38F) che lavora, tra gli altri, per l'Alta Scuola Politecnica, ISSI, Oliva e Associati, lo studio Pogliani-Mangoni, l'Accademia di Mendrisio. Nel 2012 segue il progetto Nomi Cose Città Milano e partecipa al workshop di fotografia a San Pietroburgo (photographyworkshopspb.wordpress.com) organizzato da Y'art Project e tenuto dal collettivo Terra Project. Dal 2013 collabora con l'Architetto Alessandra Formato. Si occupa di fotografia digitale e analogia, piccolo e medio formato, fino al banco ottico.
CONTATTI
Francesco Secchi - [email protected] 349 3783481
Luca Iovino - [email protected] 340 3163989
Stampa: Maria Giulia Ganassini – [email protected]