15 fotografi per Anna Magnani

Informazioni Evento

Luogo
CENTRO SPERIMENTALE DI CINEMATOGRAFIA
via Rocco Carabba, 2 , L’Aquila, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

dal 21 al 30 agosto, compresi sabato e domenica, dalle 9.30 alle 16.00.
Dal 2 settembre la mostra sarà visitabile dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 17.30.

Vernissage
21/08/2013
Contatti
Email: alessia.moretti@fondazionecsc.it
Biglietti

ingresso libero

Generi
fotografia, collettiva

La selezione fotografica, composta da oltre cinquanta pannelli, è curata di Sergio Toffetti e restituisce al pubblico la grande capacità interpretativa di Anna Magnani, grazie ad un viaggio nella sua filmografia.

Comunicato stampa

Arriva a L’Aquila, nella sede del Centro Sperimentale di Cinematografia – Scuola Nazionale di Cinema, via Rocco Carabba 2, la mostra “15 fotografi per Anna Magnani” verrà aperta al pubblico mercoledì 21 agosto.

La selezione fotografica, composta da oltre cinquanta pannelli, è curata di Sergio Toffetti e restituisce al pubblico la grande capacità interpretativa di Anna Magnani, grazie ad un viaggio nella sua filmografia. Gli scatti che ritraggono una delle più intense attrici italiane portano la firma di quindici grandi fotografi di scena del cinema italiano - Angelo Frontoni, Osvaldo Civirani, Vincenzo Palmarini, Aurelio ed Ettore Pesce, Raymond Voinquel, Paul Ronald, Rosario Assenza, Francesco Alessi, G.B. Poletto, Nicola Arresto, Franco Vitale, Vittorio Mazza, Divo Cavicchioli, Bruno Bruni -, presenti sui set dei maggiori registi che hanno voluto lavorare con Anna: Alessandrini, Gallone, Mattoli, Camerini, Zampa, Castellani, Rossellini, Visconti, Renoir, Kramer, Monicelli, Pasolini, Fellini.
Alcuni tra i titoli di questi set: Avanti a lui tremava tutta Roma (1946), L'onorevole Angelina (1947), Assunta Spina (1948), Una voce umana (1948), Bellissima (1951), La carrozza d'oro (1952), Siamo donne (1953), Nella città l'inferno (1958), Risate di gioia (1960), Mamma Roma (1962), Roma (1972).

Fare il fotografo di scena sui set di Anna Magnani rappresentava una sfida particolarmente impegnativa, perché si trattava non soltanto di catturare nell'istante l'intensità espressiva di uno sguardo o di un gesto, ma di tenere le immagini "aperte", per ricreare, in un attimo, quella sensazione che "la Magnani" riusciva (e riesce) a dare sullo schermo, la sua capacità di plasmare interamente lo spazio attorno al suo corpo. Perché "la Magnani" aveva bisogno di occupare la scena, di attirare l'attenzione con un gesto, una mossa, un vezzo. Gesti che sempre alludevano al fatto che nella vita il comico e il tragico si intrecciano saldamente.

Le foto esposte provengono dalla collezione di negativi della Fototeca della Cineteca Nazionale.