Alberto Biasi – Opere dal 1959 al 2013
Per inaugurare la nuova, prestigiosa sede svizzera della sua galleria, nel cuore di Lugano, Allegra Ravizza ha scelto una selezionatissima antologica di Alberto Biasi (Padova 1937), tra i fondatori del Gruppo Enne e uno tra i più importanti esponenti italiani dell’arte cinetica.
Comunicato stampa
Alberto Biasi, Gocce e onde, 1998, rilievo in pvc su tavola, cm 122 x 172 x 4,5
Per inaugurare la nuova, prestigiosa sede svizzera della sua galleria, nel cuore di Lugano, Allegra Ravizza ha scelto una selezionatissima antologica di Alberto Biasi (Padova 1937), tra i fondatori del Gruppo Enne e uno tra i più importanti esponenti italiani dell’arte cinetica. In mostra ci saranno opere rare e scelte tra il ricco percorso dell’artista, avviato nel 1959 con le prime esposizioni del nascente Gruppo Enne, contraltare padovano del milanese Gruppo T.
A questo periodo risalgono le celebri opere intitolate Torsioni e Dinamiche, in cui un raffinato intreccio di lamelle in pvc determina una percezione virtuale e quasi ipnotica del movimento, grazie ai leggeri spostamenti del punto di vista dell’osservatore.
Lo spazio, che già in queste opere, così come nelle precedenti Trame appariva inafferrabile, diventerà caleidoscopico nei celebri Light prisms (realizzati dal 1962), dove un fascio di luce bianca, passando attraverso prismi di cristallo ruotanti, si scompone nelle tonalità dell’iride sempre cangianti, facendosi dell’ambiente in cui lo spettatore è immerso.
Da allora la ricerca di Biasi si sviluppa nell’ambito delle variazioni percettive con la realizzazione dei Politipi, sintesi di geometria e movimento, sino alla produzione più recente dove la collocazione spaziale dell’opera si fa dinamica, infrangendo lo spazio che la circonda.
Di tutta questa vicenda saranno testimoni le opere esposte, scelte tra quelle che maggiormente rappresentano la sua articolata ricerca, sia dal punto di vista storico (molti i lavori che risalgono agli anni Sessanta) che formale-concettuale.
A queste si aggiunge un importante corpus di introvabili documenti storici – manifesti, inviti, locandine, scritti, raccolti grazie alla collaborazione con l’Archivio Alberto Biasi – a sottolineare l’intenzione della galleria di svolgere anche un ruolo di divulgazione scientifica e storica dell’arte recente.
Infine, Alberto Biasi ha ideato per l’occasione il cartoncino d’invito – in edizione numerata - che sarà un vero e proprio multiplo d’arte cinetica.
La mostra e il catalogo, realizzati in collaborazione con l’Archivio Alberto Biasi, sono a cura di Marco Meneguzzo.
Indirizzo e contatti : GALLERIA ALLEGRA RAVIZZA, via Nassa 3A, 6900 Lugano - CH - II floor
Mob: IT: +39 393 335 62 37 • CH: +41 78 97 60 926
Email: [email protected]
Skype: allegra.ravizza.art.project
Website: www.allegraravizza.com
orari: dal 27 settembre al 26 novembre 2013 dal martedì al venerdi dalle 11:30 alle 18 sabato su appuntamento
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PRESS RELEASE
ALBERTO BIASI Curated by Marco Meneguzzo
Works from 1959 to 2013 In partnership with the Alberto Biasi Archive
Opening: Thursday 26 September 2013, 5pm.
27 September-26 November 2013
Tue-Fri 11.30-18, Saturday by appointment only
To launch the new and prestigious Swiss branch of her gallery in the heart of Lugano, Allegra Ravizza has opted for a strictly selective anthology of Alberto Biasi’s work. Biasi (born Padua, 1937) is amongst the founders of Gruppo N and amidst the most important representatives of Italian Kinetic Art. The show will feature rare works selected from the artist’s rich career, which began in 1959 with the first exhibitions of the up-and-coming Gruppo N, Paduan counterpart of the Milanese Gruppo T. The famous works entitled Torsioni e Dinamiche , in which a refined twine of pvc lamellae determines a virtual and almost hypnotic perception of movement thanks to slight shifts of the onlooker’s viewpoint, date back to this period.
Space, in these artworks, as in the earlier Trame, already appeared to be fleeting; and will become kaleidoscopic in the famous Light prisms (executed from 1962). Here a white lightbeam, passing through rotating crystal prisms, breaks up in the ever shimmering rainbow tonalities, drawing on the environment in which the spectator is immersed.
Since then Biasi’s research has been developing within the realm of perceptual variations with the execution of the Politipi, syntheses of geometry and movement, until the more recent productions where the spatial collocation of the artwork becomes dynamic, shattering the surrounding space.
Witnesses of all these events will be the works displayed, chosen amongst those most representative of his articulated research, from the historic (many are works from the Sixties), formal and conceptual points of view.
Adding to those is an important body of unobtainable historic documents – posters, invitations, fliers, texts, collected in cooperation with the Alberto Biasi Archive – to underline the intention of the gallery to act as a scientific and art historical populariser.
Finally, Alberto Biasi has conceived for the occasion the private view invite – in numbered edition – which will be a true Kinetic Art multiple.
Both catalogue and exhibition, realised in partnership with the Alberto Biasi Archive, are by Marco Meneguzzo.