Le copertine di Testori
Quanto le copertine dei libri raccontano di uno scrittore? Quelle di Giovanni Testori, di cui quest’anno ricorrono i 20 anni dalla morte, certamente raccontano molto di lui. E saranno proprio le copertine, nate spesso dalla collaborazione con maestri della grafica come Albe Steiner, Bob Noorda, Massimo Vignelli e John Alcorn, l’oggetto della mostra in questione.
Comunicato stampa
Quanto le copertine dei libri raccontano di uno scrittore? Quelle di Giovanni Testori, di cui quest’anno ricorrono i 20 anni dalla morte, certamente raccontano molto di lui. E saranno proprio le copertine, nate spesso dalla collaborazione con maestri della grafica come Albe Steiner, Bob Noorda, Massimo Vignelli e John Alcorn, l’oggetto della mostra che si apre il 3 settembre alla Biblioteca Sormani di Milano.
Testori, aveva un’attenzione appassionata alla confezione dei suoi libri. Un’attenzione coltivata in quello straordinario laboratorio che era stata l’Ivrea di Adriano Olivetti. Ma sui gusti e le scelte di Testori incise sempre la grande passione per la pittura, e per gli artisti che più amava. Così si spiega come nella straordinaria serie di copertine disegnate da Albe Steiner per i Segreti di Milano spunti un particolare della Resurrezione di Lazzaro di Caravaggio, uno dei quadri più amati da Testori. Caravaggio, Géricault, Tanzio da Varallo spuntano dalle copertine disegnate negli anni 70 da John Alcorn per Rizzoli. Invece sono Masaccio, Picasso e Foppa a segnare una svolta più pacificata negli anni 80, sempre per libri Rizzoli.
Sui testi d’arte invece Testori interveniva direttamente, spesso suggerendo (o imponendo) tagli straordinariamente efficaci, e spesso anche arditi. Come nel caso del volume su Spanzotti, scritto per Olivetti, nel 1958, in cui scelse il particolare di una guardia sullo sfondo di una scena della passione. Ma sono folgoranti le scelte per copertine, studiate insieme a Roberto Montagnoli, per i volumi sulla Cappella del Sacramento di Romanino e Moretto e per quello sullo scultore Beniamino Simoni.
Copertine come quadri, in un certo senso. Sempre stando rispettoso delle regole e degli equilibri che la grafica imponeva.
La mostra alla Biblioteca Sormani apre un ciclo di mostre realizzate dall’Associazione Testori con l’Assessorato alla Cultura del Comune e il Settore Biblioteche, che toccherà sette biblioteche rionali milanesi. A tema di ciascuna mostra un aspetto del rapporto tra Testori e la città.