Chen Gong – La Cina è…vicina
Il suo è un lavoro al crocevia tra il concettuale, il materico e il pop, con delle evidenti risonanze politiche. Si tratta di un percorso, seppur iniziale, molto originale e indicativo di quell’area del mondo da cui proviene, la Cina.
Comunicato stampa
Chen Gong, è nato a Shangai (Cina) nel 1984 Vive e lavora a Milano . Ha studiato al Liceo Artistico ed all’Accademia di Belle Arti di Hangzhou (Cina) dal 2001 al 2006 , dal 2008 frequenta L’Accademia di Belle Arti di Brera, e adesso fa il tutor di scuola decorazione nella Accademia di Brera.Da quando è in Italia ha partecipato a numerose mostre collettive in Italia e nel 2012 una sua mostra personale si è svolta alla Galleria Arrivada, Coira, Svizzera. Durante il suo periodo Italia, ha vinto anche alcuni premi.
In una diversa temperatura storica e culturale di Chen Gong, dirige oggi le sue attenzioni creative al superamento delle categorie percettive e di pensiero determinate non tanto dalla tradizione quanto dall’innovazione continua della tecnica e dell’informazione che soffoca questo nostro mondo ed i suoi archetipi junghianamente intesi per lasciare spazio alle censure politiche praticate tecnologicamente dal suo stesso paese di origine su personaggi ed eventi sensibili a cui il giovane artista rende omaggio con il suo lavoro “I nomi che non esistono”.
Il suo è un lavoro al crocevia tra il concettuale, il materico e il pop, con delle evidenti risonanze politiche. Si tratta di un percorso, seppur iniziale, molto originale e indicativo di quell'area del mondo da cui proviene, la Cina. A causa del contenuto del suo lavoro (denuncia dei radicali mutamenti politico-culturali in Cina) dubito che Chen Gong possa esporre il proprio lavoro nel suo Paese. Penso sia quindi l'Occidente il luogo dove maggiormente potrebbe trovare accoglienza, benché anche verso l'Occidente non sia meno critico.