Mimmo Paladino – Xilografie 1983 – 2013
Le grafiche di Mimmo Paladino a Palazzo dei Pio per il Festivalfilosofia raccontano un possibile dialogo tra antico e contemporaneo: gli affreschi rinascimentali del Palazzo e le xilografie cinquecentesche di Ugo da Carpi faccia a faccia con una quarantina di fogli di Paladino.
Comunicato stampa
Le grafiche di Mimmo Paladino a Palazzo dei Pio per il Festivalfilosofia raccontano un possibile dialogo tra antico e contemporaneo: gli affreschi rinascimentali del Palazzo e le xilografie cinquecentesche di Ugo da Carpi faccia a faccia con una quarantina di fogli di Paladino. Sono le donne piangenti, Olympia, Le lacrimose, Elpodbomool, oltre a una serie di grafiche inedite realizzate appositamente dall’artista, a riconnettere le opere al tema del Festival. Donne che piangono per l’amore di un figlio partito, di un uomo perduto, per le difficoltà dell’amare.
Temi così forti presuppongono in Paladino un’attenzione particolare alla tecnica. A partire dagli anni ’80, nella grafica soprattutto, l’artista recupera un riutilizzo forte della manualità e di tecniche, come la xilografia, che accrescono la carica espressiva delle opere.
Mimmo Paladino (Paduli, 1948) è considerato tra i maggiori esponenti della Transavanguardia, movimento teorizzato da Achille Bonito Oliva, che nasce ufficialmente alla Biennale di Venezia del 1980. Mimmo Paladino dagli anni ‘80 espone nei maggiori musei di arte contemporanea internazionali, da New York a Londra, da Amsterdam a Roma a Parigi fino a Pechino. Artista aperto, ha realizzato interventi architettonici e urbanistici, oltre a installazioni in tutto il mondo, anche in collaborazione con altri artisti. Nella produzione artistica, alla pittura e alla scultura ha alternato opere di grafica (numerosi i suoi libri d’artista), oltre a scenografie teatrali, fino ad approdare nel 2011 all’attività di regista cinematografico con Quijote, nel quale Peppe Servillo e Lucio Dalla recitano le parti di Don Chisciotte e Sancho Panza.