David Booker – Onde di cartone
Una vera poesia di immagini, in cui si accosta la duttilità e la resistenza del cartone alla sobria solidità del metallo, per esaltare la dimensione immateriale di questi elementi, a dimostrazione che non è necessario ricorrere a soggetti grandiosi e materiali preziosi, per poter evocare stupore ed emozione.
Comunicato stampa
Inserita nel percorso museale del complesso di Palazzo Ducale e della Rocca Medievale di Castiglione del Lago, tra lo sfarzo dei colori sgargianti degli affreschi del Pomarancio, la mostra 'Onde di Cartone' è una vera e propria celebrazione dell'elemento recuperato.
Cartoni, scatole e pezzi meccanici, sono stati scelti e prelevati dai contenitori del riciclo per essere disegnati in grandi composizioni a matita, grafite e pastelli.
David Booker si serve di luce ed ombra per svelare la bellezza di questi materiali, inaspettata perché completamente ignorata nella quotidianità. In modo assolutamente originale questi rifiuti sono riciclati una volta ancora, e stavolta per sempre: tolti dal loro contesto d'uso e ritratti dal vero si dichiarano dotati di una propria personalità che si realizza nell'adesione visiva e contemplativa alla loro essenza.
Una vera poesia di immagini, in cui si accosta la duttilità e la resistenza del cartone alla sobria solidità del metallo, per esaltare la dimensione immateriale di questi elementi, a dimostrazione che non è necessario ricorrere a soggetti grandiosi e materiali preziosi, per poter evocare stupore ed emozione.
La mostra è patrocinata dal Comune di Castiglione del Lago ed è stata resa possibile grazie al GIFCO (Gruppo Italiano Fabbricanti Cartone Ondulato), il consorzio no-profit che si impegna da anni nella promozione dell'utilizzo del cartone.
David Booker, nato in Australia nel 1954, possiede uno stimolante background culturale con un lungo periodo trascorso in Thailandia e gli studi portati avanti fra Sydney, Tasmania e Italia. Influenze diverse che compenetrano nelle sue opere figurative monumentali, in cui è fondamentale il dialogo tra forma e spazio.
Dal 2008, pur continuando la sua attività di scultore a livello internazionale, ha iniziato ad esporre i suoi disegni a matita, per i quali sceglie soggetti mai scontati che tratta con unicità, senza mai dimenticare quella forza e quella plasticità tipiche della sua scultura. Dal 1989 vive nel suo casale-laboratorio in Umbria.