Lucia Maggio – Column
L’installazione si intitola Column e sarà esposta dentro il museo Polironiano all’interno della abbazia di San Benedetto Po.
Comunicato stampa
LUCIA AMALIA MAGGIO _ column // studio critico
Column risulta dallo sviluppo tridimensionale del reticolo costruito sulle diramazioni di 16 rose dei venti,
usato nelle carte navali del Medioevo come dispositivo di orientamento.
Questo lavoro è una rete fatta di luce e di buio. È un disegno simbolico della nozione di connessione
strutturata e il titolo conduce l’attenzione sul valore costruttivo e, appunto, portante di questa
aggregazione per la vita dell’uomo.
La rete di Column mostra lo schema di un possibile sistema di relazioni e la sua dimensione estetica
riguarda il suo funzionamento. Il disegno tridimensionale di questa tessitura è formalmente elegante in
quanto mostra una connessione armonica tra punti nello spazio, collega vuoti e pieni secondo una dinamica
in perfetto equilibrio: l’orientamento cui conduce, in quanto schema di connessioni, è la sua bellezza. Una
bellezza che coincide con la tendenza naturale dell’uomo di adattarsi all’ambiente, di escogitare sistemi per
comprenderlo e vivere in esso.
Da una ricerca sul sistema cartografico antico, l’artista, infatti, inizia uno studio sulla capacità dell’uomo di
elaborare sistemi in grado di combinare l’osservazione empirica e la proiezione ideale con il fine
dell’orientamento e della comprensione.
Con un profilo d’indagine bottom-up, cioè dall’osservazione della realtà all’induzione della sua forma
metrica, gli esseri umani hanno condotto fin qui il loro studio del mondo, si sono resi capaci di calcolare
distanze e prevedere eventi. Il disegno di queste ricerche costituisce un network aperto e in continua
trasformazione. I nodi della rete di conoscenze, come i punti di un numero senza fine di rose dei venti,
connettono tra loro tutto. Tutto ciò che esiste, vive, pensa, si sgretola, cambia, procede verso l’infinito, nel
vuoto prolifero del cosmo.
Il significato espresso dall’artista in questa ricerca è senz’altro legato al senso vitale della connessione e del
legame tra gli esseri viventi, tra essi e il loro ambiente e tra ogni cosa, la sua conoscenza e il tutto. La vita
alimenta un complesso sistema di relazioni: tout se tient come sostiene il linguista francese Ferdinand De
Saussure. Siamo parte di una rete globale, un organismo vivente fatto di punti di contatto e di legami fra di
essi. Illuminare questi legami e il loro valore come la struttura stessa della vita, elegante e bellissima, è
sicuramente un intento di questo lavoro.
Silvia Petronici
studio critico // riduzione
S i l v i a P e t r o n i c i _ c u r a t o r e i n d i p e n d e n t e | g a v a g a i . a r t @ g m a i l . c o m | w w w . s i l v i a p e t r o n i c i . i t
LUCIA AMALIA MAGGIO _ column
Column risulta dallo sviluppo tridimensionale del reticolo costruito sulle diramazioni di 16 rose dei venti,
usato nelle carte navali del Medioevo come dispositivo di orientamento.
Questo lavoro è una rete fatta di luce e di buio. È un disegno simbolico della nozione di connessione
strutturata e il titolo conduce l’attenzione sul valore costruttivo e, appunto, portante di questa
aggregazione per la vita dell’uomo.
Il significato espresso dall’artista in questa ricerca è senz’altro legato al senso vitale della connessione e del
legame tra gli esseri viventi, tra essi e il loro ambiente e tra ogni cosa, la sua conoscenza e il tutto. La vita
alimenta un complesso sistema di relazioni: tout se tient come sostiene il linguista francese Ferdinand De
Saussure. Siamo parte di una rete globale, un organismo vivente fatto di punti di contatto e di legami fra di
essi. Illuminare questi legami e il loro valore come la struttura stessa della vita, elegante e bellissima, è
sicuramente un intento di questo lavoro.
Silvia Petronici