Ugo Guidi – Marmo primo amore
Marmo, primo amore. Ugo Guidi nel centenario della nascita rappresenta, con le sue trenta opere, appartenenti alla collezione del Museo Ugo Guidi, un’esaustiva raccolta antologica nel settore lapideo la cui datazione inizia nel 1942 e termina nel 1975.
Comunicato stampa
E’ grazie alla volontà e ideazione degli artisti scultori Stefano Graziano e Luciano Massari, ex allievi di Ugo Guidi, che questa esposizione di opere del Maestro ha potuto vedere la luce a Carrara, città nella quale egli ha studiato alla locale Accademia di Belle Arti e dove, conseguito il diploma in Scultura ed in seguito in Architettura, ha insegnato scultura dal 1948 al 1976.
A cent’anni dalla nascita l’esposizione nell’importante museo “Centro di Arti Plastiche” di Carrara, chiude il ciclo delle commemorazioni svoltesi nell’arco temporale 2012-2013 inserendosi nella terna delle grandi mostre dedicate all’artista.
Marmo, primo amore. Ugo Guidi nel centenario della nascita rappresenta, con le sue trenta opere, appartenenti alla collezione del Museo Ugo Guidi, un’esaustiva raccolta antologica nel settore lapideo la cui datazione inizia nel 1942 e termina nel 1975. In mostra anche disegni preparatori e bozzetti in gesso di opere monumentali scolpite in marmo e pietra dall’artista o realizzate postume come Figura femminile in ambiente, 1983 travertino, ricavata dal bozzetto in terracotta del 1966 per la Scuola media Statale Ugo Guidi di Forte dei Marmi e Buoi, eseguito nel 2012 in marmo arabescato da un bozzetto in gesso del 1975 per il comune di Forte dei Marmi.
Particolare attenzione è stata fatta alla disposizione cronologica delle sculture preferendola a un ordinamento per affinità tematica e dialettica espressiva in quanto si è favorito evidenziare l’aspetto evolutivo nonché di incessante ricerca, sperimentazione materica e stilistica che caratterizza anche il settore lapideo.
Le opere sono suddivise per temi contestualmente alla cronologia delle realizzazioni.
A integrazione della collezione marmorea, poiché fondamentale per la comprensione del percorso dell’autore e della sua poetica, vi sono in mostra opere create in cemento e materiali plasmabili quali la creta, anche tradotta in bronzo, che rimandano, per affinità tematica, soggetto e tecnica utilizzata alle cave e montagne apuane verso le quali l’artista mostrava il suo amore connotando le opere di una incessante ricerca finalizzata all’individuazione di simbolismi primordiali e naturalistici particolarmente evidenti nel ciclo dedicato alle Figure Totem¹ il cui esordio risale al 1964 anticipato nel ’62 da una Testa maschile¹ in bardiglio.
Nell’evoluzione di tale assunto sviluppa una sintesi dialettica mirata a far emergere un “embrione di realtà” dove il segno affiora o s’impone, aderendo alla necessità espressiva dell’autore ora su superfici talmente naturalistiche da apparire frammenti di roccia staccatisi da massicci montani nei quali l’artista vedeva l’origine della vita; ora su blocchi d’argilla modellati a montagne di marmo da cui emergono superfici piane: lastroni di marmo tagliati su cui talvolta scendono rivoli rosso sangue… vite perdute nell’escavazione dei blocchi.
La prima mostra celebrativa del centenario di Ugo Guidi è stata realizzata dal Comune di Pietrasanta a Palazzo Panichi, Pietrasanta, dal 6 dicembre 2012 al 6 gennaio 2013. L’esposizione ha evidenziato le tecniche usate dall’artista, il suo rapporto con la città ospitante e gli artigiani locali.
La seconda, concretizzata dal Comune di Forte dei Marmi dal 8 dicembre 2012 al 14 luglio 2013 a Villa Bertelli, Forte dei Marmi, è stata un’antologica su Ugo Guidi che ha messo in luce temi, materiali e stili affrontati dall’artista durante la sua carriera artistica.
I cataloghi delle tre mostre saranno raccolti in un cofanetto unico e costituiranno l’esclusivo omaggio delle città di Forte dei Marmi, Pietrasanta e Carrara al maestro Ugo Guidi nel centenario della nascita.
Enrica Frediani