Shaul Knaz

Informazioni Evento

Luogo
ERMANNO TEDESCHI GALLERY
Via Del Portico D'ottavia 7, Roma, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
24/09/2013

ore 18,30

Artisti
Shaul Knaz
Generi
arte contemporanea, personale

La Ermanno Tedeschi Gallery di Roma riaprirà la stagione espositiva con una mostra dell’artista israeliano Shaul Knaz, per la prima volta in Italia.

Comunicato stampa

Il 24 Settembre la Ermanno Tedeschi Gallery di Roma riaprirà la stagione espositiva con una
mostra dell’artista israeliano Shaul Knaz, per la prima volta in Italia.
Artista grafico cresciuto nel Kibbutz, ha sempre creduto in un’arte che prendesse in
considerazione la comunità, trasmettendo visivamente i segni della vita, i ricordi, la natura.
Knaz prende ciò che ha intorno – persone, oggetti, azioni – e lo traduce in un dizionario
abbreviato di termini che include figure umane rappresentative, oggetti familiari e, spesso,
parole e stralci di frasi.
Le sue opere traboccano di immagini disposte casualmente, che sembrano galleggiare su di una
superficie senza limiti spaziali, immagini che talvolta ripete con infinite varianti quasi a creare un
dipinto murale primitivo. Nella tela non c’è spazio per il vuoto: tutto rappresenta la sua vita, una
vita fatta di ricordi, di frutteti così com’erano, del Kibbutz di un tempo, di un esercito che era
una volta.
Queste rappresentazioni trasmettono messaggi contrastanti della condizione umana: l’unità del
gruppo in mezzo a una società brulicante di persone in contrapposizione all’individuo che,
inghiottito dalla folla, è solo, alienato, alla ricerca di piaceri momentanei. Quello che sembra
cercare Knaz nella sua pittura è un non facile equilibrio tra gli opposti. Figure centrali delle sue
opere sono l’uomo e la donna, raffigurati spesso con gli stereotipi del fucile e del bambino in
grembo, rappresentano il bisogno umano di connessione che sembra sempre impedito da una
forza invisibile.
“Se dovessi descrivermi, direi che quello che cerco di fare è un’arte sociale, non un’arte politica,
cerco di contemplare la gente in un mondo sempre più pieno di tentazioni, nel quale abbiamo
difficoltà a mantenere la nostra libertà” (Shaul Knaz).