Trisha Baga – Gravity
La mostra da Peep-Hole prende le mosse dal cinema commerciale hollywoodiano, in particolare dal nuovo film 3d Gravity di Alfonso Cuarón – proiettato in anteprima mondiale a Venezia il 28 Agosto – che dà il titolo all’intero progetto.
Comunicato stampa
La ricerca di Trisha Baga è contraddistinta da una poliedricità di linguaggi che spaziano dalla performance al video, dalla pittura alla scultura e all’animazione in 3-D, e dalla costruzione di immaginari stratificati che implicano un coinvolgimento plurisensoriale dello spettatore. L’approccio sperimentale alla base del suo lavoro la avvicina ad artisti pionieri della ricerca video, per l’estrema libertà dei riferimenti e delle visioni prodotte, che passano fluidamente dal sogno alla realtà, dall’indagine sociale alla storia, dal mito all’immaginario pop.
Attraverso le sue articolate “composizioni” dove casualità e intenzionalità si intrecciano senza soluzione di continuità, Trisha Baga genera un vortice di informazioni che sfidano le capacità cognitive, nell’intento di amplificarne il potenziale e di decostruire ogni tipo di gerarchia, sia essa visiva o valoriale.
La mostra da Peep-Hole prende le mosse dal cinema commerciale hollywoodiano, in particolare dal nuovo film 3d Gravity di Alfonso Cuarón – proiettato in anteprima mondiale a Venezia il 28 Agosto – che dà il titolo all’intero progetto. Il film di Cuarón è però soltanto uno dei molteplici riferimenti rintracciabili all’interno del nuovo film dell’artista e dell’intervento site-specific che trasforma lo spazio di Peep-Hole in un articolato paesaggio fatto di proiezioni 3D, oggetti e dipinti.
La combinazione di questi elementi sviluppa una narrazione frammentata, in cui le relazioni tra spazio e tempo, individui e oggetti si intersecano in modo apparentemente accidentale, generando una polifonia di ambienti e materiali che, come spesso accade nei lavori di Baga, crea percorsi immaginifici di grande potenza evocativa.