Serge Brignoni – (1903-2002) artista e collezionista
Al m.a.x. museo saranno esposte un centinaio di opere realizzate da Brignoni fra il 1920 e il 2000 che spaziano dal collage alla litografia, dall’acquarello al dipinto, dalla xilografia alla gouache, dal bassorilievo alla scultura in ferro.
Comunicato stampa
La stagione espositiva del m.a.x. museo di Chiasso (Svizzera) si inaugura venerdì 27 settembre 2013 alle ore 18.30 con la mostra Serge Brignoni (1903-2002) artista e collezionista. Il viaggio silenzioso che va a celebrare il 110° anniversario dalla nascita di Brignoni, fra i maggiori surrealisti svizzeri, in contatto con importanti esponenti delle avanguardie europee, che ebbe i natali in Ticino.
L’esposizione che si inserisce nel filone dei “maestri del XX secolo” nasce da un’intensa collaborazione con il Museo delle Culture di Lugano e presenta al pubblico un centinaio di opere provenienti da musei, istituzioni pubbliche, gallerie e collezionisti fra i più importanti di tutta la Svizzera. In risalto non solo la passione per il collezionismo di Brignoni, ma anche il suo essere artista a tutto tondo: pittore, scultore come pure grafico.
Il tema scelto per la stagione del Centro Culturale Chiasso 2013-2014 - il viaggio come metafora e come reale incontro fra culture - è, quindi, nel caso di Brignoni, perfettamente calzante, ma anche in qualche modo “silenzioso” - come recita il titolo della mostra - poiché l’artista viaggia molto durante tutta la sua vita, ma non visiterà mai i paesi dai quali giungono le opere della sua celebre collezione d’arte etnica e dai quali trae ispirazione per il suo percorso artistico: Estremo Oriente, Sud-Est asiatico, Indonesia e soprattutto Oceania. Eccezionale quindi la conoscenza e la competenza che sviluppa sul tema attraverso letture e frequentazioni, dimostrando sensibilità e lungimiranza.
Nato a Vacallo il 12 ottobre 1903, appartenente alle avanguardie del Novecento, affascinato fin da giovane dal surrealismo di André Breton e Tristan Tzara, intimo di Alberto Giacometti con il quale condivide un appartamento a Parigi, in mostra presso Odette Luce (poi divenuta Pétrides) nel 1926 con una personale insieme a Joan Mirò, amico di Georges Braque, Salvador Dalì e Pablo Picasso, Brignoni attraversa i vari momenti artistici a partire dagli anni ’30 fino al 2000.
Parallelamente, Serge Brignoni si appassiona sin da giovane a quella che era allora chiamata “arte primitiva”, di cui diventerà collezionista di alta levatura acquistando opere poi donate alla Città di Lugano e ora conservate al Museo delle Culture all’Heleneum.
Dalla Svizzera a Berlino e Parigi, e poi di nuovo in Svizzera, Serge Brignoni muore a Berna il 6 gennaio 2002 all’età di 99 anni.
Al m.a.x. museo saranno esposte un centinaio di opere realizzate da Brignoni fra il 1920 e il 2000 che spaziano dal collage alla litografia, dall’acquarello al dipinto, dalla xilografia alla gouache, dal bassorilievo alla scultura in ferro; non mancheranno inoltre gli schizzi, i disegni e le prove d’autore.
Sarà quindi possibile scoprire anche la sua attività nel campo dell’incisione - ambito finora poco studiato - dove Brignoni dà prova di un alto livello di ricerca, oltre a fantasia, invenzione, virtuosismo nel disegno e maestria tecnica.
Ma l’esposizione, nell’ambizioso intento di voler mostrare la più significativa ricerca artistica di Brignoni, farà pure dialogare le sue opere con ventisei opere della sua collezione di arte etnica, oggi patrimonio del Museo delle Culture della Città di Lugano.
La mostra, accompagnata da un ricco catalogo, è promossa dal m.a.x.museo di Chiasso in collaborazione con il Museo delle Culture di Lugano ed è a cura di Francesco Paolo Campione (direttore del Museo delle Culture) e di Nicoletta Ossanna Cavadini (direttrice del m.a.x.museo).
Si articola d’altronde in un progetto espositivo integrato dove il pubblico potrà avvicinarsi all’universo di Brignoni che comprende sia la sua passione per l’arte etnica, sia il suo personale percorso artistico; infatti, se il m.a.x. museo accoglierà opere della collezione - fra cui le maschere-moneta dall’Oceania e dall’Africa e pilastri decorati della Melanesia -, il Museo delle Culture presenterà anche quindici opere pittoriche di Brignoni della collezione di Marlyse Haller Brignoni, in un vero e proprio riflettersi fra ispirazione e creazione.
Per l’occasione è prevista una sinergia di rete museale che costituisce una prima sul territorio ticinese; sarà perciò possibile acquistare un biglietto cumulativo per visitare entrambe le mostre: quella al m.a.x. museo di Chiasso e quella presso il Museo delle Culture di Lugano - biglietto intero per le due mostre CHF 16.-, ridotto CHF 10.-.
LA GRAFICA di Serge Brignoni
Poco studiato nell’ambito della tecnica dell’incisione, seppur la sua ricerca abbia raggiunto alti livelli, dell’artista si vedranno una trentina di opere grafiche. Brignoni si avvicina alla grafica non ancora ventenne, nel 1922, lavorando dall’incisore Hans Meid. Paesaggi, ritratti, scene d’interni sono i temi delle sue prime incisioni su rame. Poi, nel periodo parigino fino agli anni ’50, attingendo al surrealismo raffigura cerchi, spirali e forme originarie della natura spaziando dalla puntasecca all’acquaforte, dalla xilografia alla litografia. In mostra saranno presenti anche le sue matrici xilografiche in rame e zinco con le relative stampe di prove d’artista. Si segnala la presenza di rare incisioni quali Il pittore e la sua modella (1922) a puntasecca, o L’arcangelo (1950) in bulino e acquatinta con relativa matrice in rame, o ancora l’acquaforte intitolata Composizione surreale del 1955.
LA SCULTURA di Serge Brignoni
Delle duecento sculture realizzate da Brignoni tra il 1927 e il 1940 e dopo il 1950, in mostra al m.a.x. museo una decina scelte con criterio cronologico. In ogni creazione artistica i problemi formali sono questioni di spazio da risolvere sul piano tridimensionale; da qui l’autoconsapevolezza dell’artista svizzero che, nella sua produzione, accentua il senso di apertura che prende possesso, appunto, dello spazio. Come nella grafica e nella pittura, l’esperienza surrealista ha riverberi nelle sue sculture, così come attinge riferimenti e ispirazione creativa da tutte le opere di arte primitiva che incontra nei suoi “viaggi teorici e non reali”. I materiali usati nella realizzazione di sculture sono il legno, il ferro, il bronzo, il rame e alcuni materiali sintetici. Si segnala la presenza della scultura Figura femminile con bambino del 1933 considerata la prima scultura in ferro di carattere astratto in Svizzera.
IL PITTORE e COLLEZIONISTA Serge Brignoni
Il trasferimento a Parigi nel 1923 fa conoscere a Serge Brignoni il cubismo, le cui stilizzazioni gli consentiranno di avvicinarsi, proprio in quegli anni, all’arte primitiva africana. In mostra si segnala un’opera che circostanzia anche l’incontro di Brignoni con Picasso avvenuto nel 1937. Di grande valore per la critica risultano pure i quadri Germination (1937) e Engrenage embryonnaire (1949) provenienti dal Kunsthaus di Zurigo, o Metamorphose (1957) della collezione del Museo Civico Villa dei Cedri di Bellinzona, e Pollution atomique (1979) da una collezione di Basilea fino ad arrivare al dittico Croissances (1993) da Berna - tutti presenti nella mostra di Chiasso.
Nel 1926 inizia la sua carriera d’intenditore d’arte etnica aggirandosi per i marchés aux puces parigini.
Grazie al surrealismo si avvicina in particolare agli oggetti provenienti dall’Oceania che, secondo tale corrente artistica, incarnano il lato spirituale della creazione e la manifestazione di ogni desiderio. L’impulso dei commerci negli anni ’30 fa arrivare nei mercati europei oggetti da tutto il mondo.
Brignoni collezionista conclude affari in Germania, in Belgio, in Olanda. Dal 1946 si dedica alla ricerca di opere e collezioni di arte etnica. Annoverata fra le principali in Svizzera, la sua collezione vanta numerose opere rare. In mostra si segnalano: una serie di maschere-moneta talipun del Sepik impiegate in ambito cerimoniale; un palo blontang del Borneo scolpito nel legno del ferro e raffigurante probabilmente un dignitario; una coppia di tavole gope originarie del Golfo di Papuasia che ritraggono entrambe uno spirito guardiano; e una scultura uli della Nuova Irlanda, dalla natura androgina, appartenente a una particolare tipologia di opere cui André Breton ha dedicato una poesia.
INAUGURAZIONE
All’inaugurazione della mostra Serge Brignoni (1903-2002) artista e collezionista. Il viaggio silenzioso che si terrà venerdì 27 settembre 2013 alle ore 18.30 al m.a.x. museo di Chiasso saranno presenti:
- Patrizia Pintus, Capodicastero Cultura di Chiasso
- Giovanna Masoni Brenni, Capo Dicastero Attività Culturali di Lugano
- Marco Fagioli, storico dell’arte
- Luigi Sansone, critico d’arte
- i curatori: Francesco Paolo Campione e Nicoletta Ossanna Cavadini
Per gli “amici del m.a.x. museo” (associazione che sostiene le iniziative promosse negli spazi espositivi di Chiasso) è organizzata la preview della mostra il giorno prima dell’inaugurazione, ovvero giovedì 26 settembre alle ore 18. L’entrata è possibile esibendo la tessera di socio.
EVENTI COLLATERALI
Come di consueto il m.a.x. museo propone due visite guidate gratuite (pagando unicamente il biglietto d’entrata) che saranno offerte a tutti coloro che si recano al museo domenica 29 settembre 2013 alle ore 11 e domenica 19 gennaio 2014, in occasione del finissage, sempre alle 11.
Nell’ambito delle attività del “Circolo di cultura di Mendrisio e dintorni”, il direttore del Museo delle Culture di Lugano, prof. Francesco Paolo Campione, terrà una conferenza dal titolo Le due vite del “Beau Serge”. Brignoni artista e collezionista mercoledì 6 novembre 2013 alle ore 20.30 presso il Centro scolastico Canavée di Mendrisio.
Inoltre, il critico d’arte Luigi Sansone terrà una conferenza dal titolo Serge Brignoni artista martedì 12 novembre 2013 alle ore 20.30 presso il foyer del Cinema Teatro di Chiasso (di fronte al m.a.x. museo), cui seguirà l’apertura straordinaria serale del m.a.x. museo dalle ore 21.30 alle 23.30.
Infine, il m.a.x. museo propone laboratori per bambini e adulti secondo il metodo Bruno Munari su tre diversi temi. Sono pure possibili laboratori durante tutto il periodo espositivo per classi oppure, su appuntamento, per gruppi specifici. Per informazioni si prega di contattare il m.a.x. museo (tel. +41 91 682 56 56 ore 10-12 e 15-18, [email protected]).
Il m.a.x. museo è aperto tutti i giorni tranne il lunedì. Resta aperto il 1° novembre (Ognissanti), l’8 dicembre (Immacolata), il 26 dicembre (Santo Stefano) e il 6 gennaio (Epifania). Sarà, invece, chiuso il giorno di Natale e il 1° gennaio.
Il Museo delle Culture è aperto tutti i giorni tranne il lunedì e il 23, 24, 25 e 30 dicembre. Martedì 31 dicembre il museo resterà aperto dalle 10 alle 16, mentre il 1° gennaio sarà accessibile dalle 14 alle 18. Sarà invece aperto normalmente (dalle 10 alle 18) dal 26 al 29 dicembre così come il 6 gennaio.
CHI HA VOLUTO E SOSTENUTO LA MOSTRA
La mostra è resa possibile grazie al Dicastero Cultura del Comune di Chiasso e al Dicastero Attività Culturali della Città di Lugano, grazie all’AGE SA, con il contributo del DECS-Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport della Repubblica del Cantone Ticino - Fondo Swisslos, di Pro Helvetia, Fondazione svizzera per la cultura, e con il sostegno del Percento culturale Migros Ticino.
LA MOSTRA IN CIFRE
All’interno della mostra al m.a.x. museo sono presenti: 39 dipinti, 78 disegni, 16 collage, 59 grafiche, 9 matrici in legno e rame, 14 sculture, 26 opere di arte etnica per un totale di 241 opere visibili grazie al prestito di:
Collezione d’arte del Comune di Chiasso; Fondazione Huber-Kono, Chiasso; Museo Cantonale d’Arte, Lugano; Museo delle Culture, Lugano; Museo Civico Villa dei Cedri, Bellinzona; Kunstmuseum Winterthur; Kunsthaus Zürich; Aargauer Kunsthaus, Aarau; Kunsthalle Basel; Emanuel Hoffmann Foundation, permanent loan to the Öffentliche Kunstsammlung Basel; Collezione privata Marlyse Haller Brignoni; Fondazione Serge Brignoni e Graciela Brignoni-Aranis, Berna; Galerie Carzaniga GmbH, Basel; Comune di Reiden Collezione d’Arte Robert Spreng; Collezione Vera von Falkenstein, Oberwil; Collezione d’arte Nationale Suisse, Basel; Collezione Migros Ticino; Collezione privata Cometta; Fondazione Matasci per l’Arte, Tenero; Collezione privata Fernando Cantoni.
CATALOGO
A cura di Francesco Paolo Campione e Nicoletta Ossanna Cavadini, con saggi di Marco Fagioli, Luigi Sansone, biobibliografia di Alessia Borellini e apparati di Barbara Gianinazzi e Günther Giovannoni, pubblicato da Silvana Editoriale, bilingue italiano-inglese, 24x24, pp. 216, tutte le immagini in mostra sono riprodotte, CHF. 36.-.